In prigione! Di lotta, giudizio e... la guardiana di Loki

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In prigione.

Pensavo che avessero più considerazione di me, di noi. In fondo siamo pur sempre i sovrani di Jotunheim, non è lesa maestà?

"Non arrovellare la tua bella testolina con questi pensieri streghetta... era quasi prevedibile quello che hanno fatto..." "Ma sono dei completi imbecilli!" sorridi restando sdraiato su uno dei letti. "Non ascolteranno Sio, loro non lo fanno mai..." "Come mi hai chiamato?" "Sio – ti metti a sedere facendomi segno di mettermi al tuo fianco – Sio, Siobhan, ho sempre pensato che avessi un nome bellissimo..."

Ah

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Ah...siamo in una situazione di m...a! E lui è in vena di complimenti e... è una cosa bellissima. "Lo pensi davvero?" "Sì. Davvero. Hai avuto un grande coraggio nell'affrontarmi..." "E' stato istintivo, sapevo che dovevo farlo e quello era l'unico modo..." "Hai cambiato una profezia che mi riguardava streghetta, te l'avevo detto, il destino non è mai lineare..." "Che cosa accadrà?" mi guardi "Il Giudizio del Padre di tutti..."

**

Sei nervosa, è normale, le prigioni di Asgard fanno questo effetto ma qui nessuno ci sentirà. Sono fatte apposta affinché le grida dei prigionieri non vengano udite da altri. Mi chiedi del drago e del fuoco.

"Il fuoco è l'elemento che più difficilmente può essere domato. Ma io sono fiamma come lo sei anche tu. Fiamme intrappolate nel ghiaccio. Il drago beh – sorrido tra me e me – nessun Jotun ricorda più le sue vere sembianze, noi siamo draghi. E da quello che ricordo, solo io posso ancora farlo ma questo richiede uno sforzo enorme..." "Draghi? – mi accarezzi la mano – avevo paura di ucciderti" "Ma non lo hai fatto, hai usato Harad e..." sfioro la cicatrice che sarebbe rimasta li in eterno a ricordarmi di non farla mai arrabbiare ma soprattutto, a quanto sia stata coraggiosa nell'affrontarmi.

La sfiori anche tu con la punta delle dita, socchiudi gli occhi e sento la tua magia fluire nel taglio. Taglio che si richiude ma resta sempre il segno. Prendo la tua mano guardandola e guardandoti. "Per gli Antichi, tu sei..." sbatti le palpebre e quegli zaffiri lucenti tornano a essere normali e mi guardi interrogativamente. Mi sorridi come se non fosse successo nulla, come se ci fosse un'altra te che prende la parola. "Draghi... e io?" "No, tu no. Essere drago è la forma primordiale di uno Jotun, nessuno di noi lo ricorda. Essere drago è essere liberi. Quando divento lui faccio confluire tutti i sentimenti che ho provato per millenni, odio, rancore, umiliazioni e poi... quello che Heimdall ti ha detto"

Cambi espressione irrigidendoti "Heimdall è stata una sorpresa e uno shock allo stesso tempo, non avevo idea che..." "Nemmeno io. Il Dio che vede tutto e tutti ha nascosto la cosa più importante a me e a tutti gli altri. Joni e Heimdall..." "E' assurdo... tutta la mai vita è stata una bugia fin dalla mia nascita e..." "Ehi – ti prendo le mani accarezzandone i dorsi – non pensare che tu non sia stata amata Sio, sei stata creata e sei venuta a me, certo attraverso i sogni e le Norne ti hanno messo sul mio cammino. Benedico gli Antichi per averti con me. Benedico gli Antichi perché tu sei qui, con me" mi butti le braccia la collo baciandomi e ti stringo a me. E per un attimo dimentico che siamo in prigione.

Zaffiri, ghiaccio e... un cuore da proteggere Loki & SiobhanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora