11. Rivalitá inaspettate *contenuto esplicito*

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- Gave... - esitai.

- È solo un pranzo a mensa insieme. Voglio solo la tua compagnia - disse con tono dolce per convincermi.

- Ma non devi lavorare? - gli chiesi.

- Anche io ho la pausa pranzo, sai? - disse ridacchiando.

- Ho sempre pranzato con i ragazzi... - gli dissi sperando che si rimangiasse l'invito.

- Voglio recuperare quello che ho perso di te, lasciami almeno provare - disse prendendomi la mano.

Indietreggiai.

- Hai visto Dev passare di fianco a noi, non è vero? Credo che se ci vedesse insieme a mensa, potrebbe togliermi il saluto - risposi.

- E allora vieni nella mia camerata a pranzo. Così non ci vedrà nessuno insieme - continuò insistendo.

Lo guardai con uno sguardo perso e teso. Avrei davvero voluto dirgli subito di sì, ma la situazione con Dev non mi rassicurava per niente.

- Gave, ci devo pensare. Ho bisogno che mi lasci capire cosa sia giusto, perchè al momento io davvero non lo so... - risposi facendo qualche passo indietro.

- Elena, ti prego. Voglio solo parlare con te, non ti sto chiedendo di tornare insieme. Questo pranzo non significherá nulla, te lo prometto - cercò di convincermi. Si avvicinò a me e mi abbracciò improvvisamente.

Sentii il calore del suo corpo e il suo profumo invadere le mie narici. Mi sentivo così piccola e protetta nel suo dolce abbraccio.

Ricambiai il suo gesto, stringendolo dalla schiena - Va bene Gave... -.

Gave si staccò lentamente da me e mi sorrise.

- Grazie - disse.

- In che camerata ti hanno messo? - chiesi.

- La ventinove! - rispose.

- Davvero? La camerata prima di quella di Victor! - dissi pensando ad alta voce.

- Chi è Victor? - chiese incuriosito.

- Il mio professore di lettere e scrittura - risposi.

- Non so chi sia... domani avrò il primo consiglio istituzionale. Così conosceró anche i professori - disse.

Gli sorrisi, continuando a guardare il suo bellissimo sorriso.

- Allora, prendi la chiave della mia stanza. Tanto ne ho un'altra. Ti aspetto da me appena finisci le lezioni - disse, lasciandomi un bacio sulla guancia ed infilando lentamente la chiave nella tasca posteriore dei miei Jeans.

- A dopo - gli dissi, rabbrividendo al suo tocco.

Guardai Gave allontanarsi e sentii la campanella della fine della ricreazione suonare. Rientrai in classe camminando lentamente avvolta nei miei pensieri e sistemai il banco per l'ora successiva.

I miei compagni iniziarono ad entrare in classe uno dopo l'altro.

- El, non sei venuta fuori... Perché sei rimasta qua? - mi chiese Hayley, sedendosi al suo posto.

- Gemini, mi ha trattenuta - risposi.

- Gemini era nel cortile a fumare... Gave ti ha trattenuta - disse Dev, interrompendo la conversazione e sedendosi al banco accanto a me.

- Sì, ma all'inizio è stato il professore - risposi.

- Cosa voleva mio fratello? - chiese Dev con tono scontroso.

- Niente - risposi mentendo.

- Se devi mentirmi, piuttosto preferisco che tu mi dica di farmi gli affari miei - disse voltandosi per prendere il quaderno di arte.

Professore, può ripetere? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora