Fix me / ~Bokuto×Akashi~

Capitolo 16: È ora di prendere le redini

Bokuto's pov

-oh no, oh no, oh no. Ok Bokuto rilassati, basta che spieghi le cose con calma e chiarezza e vedrai che non accadrà niente-

Ero seduto su una panchina in un punto abbastanza nascosto del cortile della scuola. Ero nervoso. Continuavo a fare su e giù con le ginocchia col tentativo di scacciare le formiche nelle gambe che mi dicevano di alzarmi e correre il più lontano possibile.
Mi sudavano le mani, la fronte, le ascelle. Stavo diventando una fontana vivente. Più tempo passavo e più rimpiangevo la mia scelta, quanto ero stato sciocco e impulsivo, ma non ero capace di non complicare ancora di più le cose? Scorsi in lontananza due figure famigliari e abbassai immediatamente lo sguardo. Sapevo che si stavano avvicinando ma era come se non guardandole fossi in qualche modo protetto dai loro sguardi che in quel momento mi preoccupavano tanto.

"Oi Bokuto, cosa c'è di tanto urgente da dirci?"

Disse l'alto ragazzo vestito di rosso, ciuffo corvino, con un borsone sportivo con la scritta Nekoma, il nome del liceo vicino al nostro.

"Datti una mossa tra 1 ora ho un impegno"

Continuò per lui il quattrocchi biondo dallo sguardo serio, con indosso delle cuffie per la musica e la divisa della squadra di pallavolo della Karasuno.

L'unica cosa che riuscii a fare fu sollevare di poco le pupille giusto per far vedere che non stessi dormendo, ma non riuscii a dire niente. Entrambi si sedettero uno da un lato e uno dall'altro e anche se non li guardavo in faccia riuscivo a sentire bruciare sulla mia pelle la loro espressione confusa.

"Bro tutto bene? Ma sei bollente! Sicuro di non avere la febbre?"

Esclamò Kuroo mettendomi una mano sulla spalla e subito dopo in portando l'altra sulla mia fronte. Cercai di sforzarmi di parlare, ero venuto lì apposta per quello.

"S-si... ecco. Devo dirvi una cosa e... e poi chiedervi u-un consiglio..."

Tsukishima si tolse le cuffie dalle orecchie per dimostrarmi che aveva intenzione di ascoltare ciò che stavo per dire. Presi un grande e rumoroso respiro, così intensamente che credo mi avessero sentito anche gli studenti al secondo piano. Trattenni per dei lunghi secondi l'aria inspirata con tanta avidità per elaborare la frase più giusta. Non mi è mai piaciuto dire le cose con tanti giri di parole e la cosa che mi avrebbe aiutato sarebbe stato buttare tutto fuori. Non erano solo i miei amici, erano i miei compagni, erano loro che mi aiutavano nel momento del bisogno e quello era un momento di bisogno.

"Mi sono innamorato di Akaashi"

Non sentivo risposta. Oh Dio come ero stato stupido, ormai avevo vuotato il sacco e non c'era nessun modo di rimangiarmi ciò che avevo detto! Ero completamente rovinato.

Stavo ancora cercando di trovare altri modi per aiutoinsultarmi quando finalmente sentii la voce di Kuroo.

"Sinceramente ci vedevo di più il contrario."

A quel punto sollevai di scatto la testa fissandolo dritto negli occhi. Era incredibile come riuscivo a cambiare approccio così velocemente, quella era una parte di me che non ero ancora riuscito a capire, non che fossero tante quelle che comprendevo. Ma era come un istinto, era come se fiutassi un cambiamento nelle mie aspettative, perché era proprio quello che era appena successo. Cosa intendeva Kuroo? Non dovetti dirlo ad alta voce, forse perché lo stavo guardando così intensamente che sembrava glielo stessi urlando col pensiero.

"Insomma notavo come ti osservava, pensavo che fosse lui quello a cui piacevi. E tu eri così stupido da non accorgertene"

Era già la seconda persona che me lo diceva.