Capitolo 2

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Kirishima POV
Iniziare la giornata guardando fuori la finestra e vedendo la pioggia non è proprio il massimo. Io sono triste, il cielo piange anche per me, ho gli occhi secchi. Anche se avessi voluto piangere non ci sarei riuscito.
Guardo il calendario, primo giorno di scuola, primo giorno alla UA.
Merda. Non ho voglia di uscire. Non ho voglia di fare niente.
Mi metto un paio di jeans neri e un felpone rubato da Bakugo, anch'esso rigorosamente nero.
Vado in bagno e mi guardo allo specchio, che occhi rossi, sembra che mi sono fumato una canna, ma quelle se le fuma Baku quando sta morendo dalla rabbia.
Prendo le cuffie, mi metto le mie amate Nike airforce e scendo in cucina dove ci sta... Denki...Denki in crop top che imita Mina. Qui non sono io ad aver fumato.
Ha il crop top rosa con delle stelle azzurre con i brillantini, una mini gonna abbinata, una pelliccia bianca e degli occhiali da sole. Aveva provato anche a mettersi il rossetto e il mascara, ma aveva ottenuto degli scarsi risultati. È ridicolo. Inizio a fargli in video.
Denki che imita Mina, Mina che imita Denki e Bakugo che urla come un matto facendo esplodere la cucina. Questi sono i mei amici, questa è casa.
-Hey capelli di merda di loro di muoversi che altrimenti arriveremo in ritardo alla UA!
MUOVETEVI STUPIDE COMPARSE!
Sospiro e la mia bocca si apre in un mezzo sorriso,sempre i soliti.
-Io esco prima
Voglio stare da solo.
-Io vado con Kiri
Bakugo mi sta seguendo. Merda. Non viene quando voglio compagnia, ma quando non ne voglio. Pace.
Mentre camminiamo verso la scuola lui mi fissa e io mi nascondo nel cappuccio della felpa. Stavo arrossendo quando lui mi chiese:
-Come stai?
Attenzione signori, vedere un Bakugo preoccupato accade una volta ogni 10 anni, un'avvenimento assai raro quanto unico.
-Mh.
Non avevo ho di parlare, soprattutto con lui.
-La scorsa notte ho sentito che piangevi
Merda mi ha sentito chissà a cosa ha pensato.
-Mh si ero un po' triste
Baku mi si para davanti e mi prende la testa tra le mani, mi alza il viso e mi guarda negli occhi.
-Se vuoi parlarne, io ci sono
Poche e semplici parole che tutti direbbero a un amico in difficoltà, ma dette da lui sembrano surreali.
-Guarda siamo arrivati
Lo guardo per un attimo.
Il solito ragazzo biondo incazzato, nervoso e incontrollabile è diventato un dolce bambino.
È di fronte all'ingresso della UA e la sta guardando con occhi sognanti e ambiziosi. Che bello che è.
Oltre ad avere un fisico fantastico ha anche parecchio stile nel vestirsi.
Ama le felpe oversize, ne ha di tutti i tipi. Monocolore, pastello, fluo o con qualche stampa particolare.
Per i pantaloni non adora i jeans, preferisce le tute o quei pantaloni larghi e un poco stretti alla fine con un elastico. Anche le cinture gli piacciono parecchio e ne ha un cassetto intero.
Il pezzo forte oltre alle felpe sono le scarpe. Ha un botto di scarpe di tutte le marche, ha le Adidas, le Nike, le Jordan e le Vans. Tutte snikers. Per lui i sandali sono alieni, vengono da un altro mondo. Sono messe tutte abbastanza bene le sue scarpe, tranne le vans, per l'amor di Dio.
Sono tutte sfasciate. Ne ha almeno 3 paia, tutte rotte per l'usura e per il brusco trattamento che subivano da Bakugo. Oltre allo skate devono subirsi anche le sue scazzate e quando vengono lanciate dietro a Kaminari perché lo fa arrabbiare.
Baku non presta i suoi capi d'abbigliamento a nessuno, l'unico che può prenderli sono io.
Generalmente prendo delle felpe oversize, sono tutte belle. L'unica pecca è che già sono grandi perché oversize, in più bakugo è più alto e più muscoloso di me. Io dentro a quelle felpe che profumano di lui posso nuotarci o semplicemente nascondermici dentro.
Una volta Baku mi disse che con su i suoi vestiti sono tremendamente carino. Io stavo tipo morendo, ma ok.
Fu la prima e ultima volta che me lo sentii dire da lui.

Bakugo POV
Meraviglioso. Ora sono nella mia nuova scuola per diventare hero. C'è la metterò tutta. Diventerò il numero 1.
-Allora che ne dici di entrare?
Mi chiede Kiri che è tornato normale, meno male.
-Eh me lo chiedi pure? L'ultimo che arriva in classe paga il pranzo!
E mi fiondo verso il 5 piano dove c'è la nostra aula, la 1A.
-Uh sono arrivato prima io Kiri, il pranzo lo paghi tu.
Era da tanto che non mi sentivo così eccitato, mi sembra di essere tornato bambino e la cosa non mi dispiace, anzi mi diverte. Tornare bambini vuol dire non avere preoccupazioni e pensare solamente al divertimento. L'unico sentimento che si prova è la felicità. Che bello, voglio tornare indietro nel tempo e rivivere tutti i bei momenti con i mei amici. Soprattutto quelli con Kiri.
Spesso nella mia mente ci si fionda un episodio di me e il rosso in mezzo a un prato. Avevamo 6/7 anni credo.
Stavamo giocando a rincorrerci e dopo un po' ci fermammo ansimanti per la stanchezza. Ci sedemmo a terra, io abbracciavo Kiri come un orsacchiotto di peluche e lui era arrossito. Mentre io lo coccolavo un po' lui stava raccogliendo dei fiori, voleva portarli alla sua cara mamma. A un certo punto mi chiese
-Baku qual è il tuo fiore preferito?
-Bho non lo so, forse il dente di leone perché assomiglia un po' a un esplosione. Il tuo?
-La margherita
-Perché?
-Perché è il fiore dell'amore, del primo amore. Sai no la storia del m'ama o non m'ama. Ecco quella.
-Bella storia, dissi sarcastico.
Diciamo che fin da bambino non ho mai creduto nell'amore, mentre il rosso era un romanticone.
Poi Kiri voleva dire qualcos'altro ma si bloccò e divento bordoux. Io non capivo che cosa avesse o cosa volesse dirmi. Era strano.
Torno alla realtà, ora sono alla UA, non ho tempo di pensare a quei momenti.
Aspetto il rosso davanti all'entrata e quando arrivò entrammo insieme.
Il mio cuore si ferma di colpo per poi riprendere a battere molto velocemente, sta letteralmente impazzendo. Un angelo, ho ritrovato quel fottutissimo angelo.

DAISIES -kiribakuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora