Capitolo 8

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Lele

Mi affretto ad arrivare e quando lo vedo corro e lo abbraccio forte <<smettila di scappare da me>> gli dico e lo sento solo annuire, ma tiene la faccia sul mio petto <<Tanche che ti succede? In questi giorni sei distrutto>> <<troppe cose tutte insieme>> mi dice solo e questo mi basta per adesso, lo voglio solo portare a casa <<andiamo che Gianmarco è preoccupato>> <<va bene, e scusa>> dice e finalmente lo vedo in viso e alla vista dei suoi occhi rossi non ci riesco a trattenermi e gli do un bacio sulla guancia <<tutto bene, andiamo>> e mentre camminiamo sento che stringe la mia mano e di certo io non la levo.

Tanc

Arriviamo a casa e subito vengo stritolato da entrambi i ragazzi <<non farlo più cazzo>> mi dice Gian guardandomi in faccia <<scusate ragazzi, non so che mi prende>> <<invece si Tanche, perché non parli con noi>> dice Diego e in quel momento capisco che non sto distruggendo solo me, ma anche le persone che mi sono intorno. Noto che siamo solo noi quattro e allora decido di parlare, mi siedo sul divano e tiro fuori tutto quello che penso, o quasi tutto <<è un periodo di merda, sono incazzato con lui perché finalmente la mia vita stava andando bene e mi ha dovuto rovinare di nuovo. Lo so che continuo a dire che voglio andare a Roma, ma non riesco a trovare il coraggio, ho paura e non ci posso fare niente. Mamma dice che non lo ha fatto rimanere a casa, ha detto che è a Roma semplicemente per lavoro e che è voluto passare perché dice che fa ancora parte della famiglia. Io sto esagerando e ne sono consapevole, tra qualche giorno andrà via, ma solo questo mi ha rimesso in testa tutte le cose che ci ha fatto e soprattutto quello che ha fatto a me. Stronzo quanto volete, ma tranne l'episodio con mamma non le ha mai toccate, ha sempre e solo picchiato me dicendo che essendo l'unico figlio maschio dovevo essere forte come lui. Non so quanto ci metterò a tornare con il sorriso, sicuro starò più tranquillo quando mamma mi confermerà che è andato via, ma io non riesco, non ce la faccio, non lo voglio rivedere>> dico e scoppio a piangere e subito tutte e tre mi abbracciano forte <<c'è altro vero?>> dice Gian conoscendomi troppo bene <<io non volevo farvi sapere questa parte del mio passato perché vi conosco e so che fareste di tutto per proteggermi e non vi voglio mettere nella merda come me>> dico e finalmente mi sento meglio, ma ho deciso di dire TUTTO <<principalmente te Lele, sei così puro e ti conosco. Se ti scontri con papà ti rovinerai, ti prego quindi non intrometterti>> e qui mi rivolgo a lui e lo guardo negli occhi <<non ci provare a chiedermi una cosa del genere chiaro?! Non lo farò mai>> <<lo so, ma ci dovevo provare...>> e dopo decidiamo di guardare la tv e finalmente riesco a farmi due risate e rilassarmi un pò <<vado a letto che ho sonno, vieni?>> dico a Lele e lui subito annuisce così salutiamo gli altri e andiamo in camera per poi cambiarci e buttarci sul letto <<sto morendo di sonno>> dice Lele <<allora dormi>> <<e tu?>> <<sto un pò con il telefono e poi spengo anche io>> <<va bene>> e poi silenzio; convinto che si era addormentato mi spavento quando sento la sua voce <<lo sai che non ti liberi di me vero?>> <<non volevo che mi vedessi in questo stato di merda>> e si gira verso di me <<non sei in uno stato di merda, sei sempre bellissimo. Sei solo un pò giù di morale per il ricordo di quello schifo, è normale, sei umano>> <<grazie>> dico per poi spengere il telefono e poggiare la testa sul suo petto <<notte cucciolo>> mi dice <<notte orsetto mio>>
ME
Grazie mille a tutti voi che state leggendo la mia storia 🦋

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