Capitolo 23

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Tanc

Non riesco a capire se questa è la realtà o il mio ennesimo sogno, ma non mi importa, quando approfondisce il bacio poi non so nemmeno descrivere le mille emozioni che provo in questo momento, il mio stomaco sembra uno zoo. Ad un certo punto siamo costretti a staccarci e io subito sorrido e lui ricambia <<ti prego credimi che ti amo Tanche, perché è così e non ci posso fare niente>> <<anche io ti amo Lele e non puoi capire la felicità che mi stai facendo provate in questo momento>> dico non riuscendo a smettere di sorridere e mi butto addosso a lui venendo stretto forte, mi prende in braccio e si siede sul letto con me a  cavalcioni, ma non abbiamo ancora finito di parlare <<Lele io però ti devo andare dire una cosa>> gli dico guardandolo serio e lui capisce subito di cosa parlo <<sei sicuro? Non sei costretto, riguarda il passato>> <<te lo voglio dire, devo dirlo a qualcuno>> << va bene, però rimaniamo così>> dice e io non mi sarei mai spostato <<avevo 10 anni, ero tornato a casa da scuola insieme a papà, ma appena arrivato ho notato subito che non c'era nessuno a casa. Papà mi aveva messo il pranzo e io stavo mangiando tranquillamente quando arriva una donna che dice di essere un'amica di papà, ma io non l'avevo mai vista prima>> dico e già sento le prime lacrime rigarmi il viso e lui mi stringe forte le mani e questo mi da la forza di continuare <<all'inizio si erano messi a parlare e io tutto tranquillo avevo finito di pranzare e mi ero messo a vedere la tv sul divano, poi papà si è allontanato un attimo e quella donna si è seduta vicino a me, troppo vicino.-.>> dico e scoppio a piangere, troppo forte come ricordo << si è avvicinata a me e subito ha posato la mano, io non capivo niente, cazzo avevo solo 10 anni>> dico urlando in lacrime << poi è avvenuto tutto così velocemente, ma l'unica cosa che ricordo così bene sono le mie urla, io che supplico di finirla e mio padre che ci guarda come se niente fosse>> urlo e lui mi stringe forte a se <<Tanche adesso sei qui con me, rilassati>> mi dice massaggiando anche la mia schiena e cerco di calmarmi e dopo minuti di pianti finalmente ricomincio a respirare normalmente << va meglio?>> dice a bassa voce e io rispondo in modo affermativo <<che dici se adesso ci riposiamo un po'>> <<ci sdraiamo e tu mi tieni stretto?>> <<non ti lascerò un attimo>> dice e così facciamo e in poco tempo sono già nel mondo dei sogni, libero di un grande peso che mi ha accompagnato in tutti questi anni.

Me
Può non sembrare, ma manca ancora un po' per arrivate alla fine. Spero che vi stia piacendo

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