Capitolo Otto

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┌───── •✧✧• ─────┐
𝒅𝒂𝒕𝒆 -𝒇𝒊𝒍𝒍𝒊𝒆
𝒄𝒉𝒂𝒑𝒕𝒆𝒓 𝒆𝒊𝒈𝒉𝒕
└───── •✧✧• ─────┘
I mean surround me like a waterfall
And there's no stopping us right now
I feel so close to you right now
———
Millie's pov.

Mi avvicino a lui, ma voglio solo farmi notare.
Comincio a ballare e ogni tanto faccio scontrare i nostri corpi. Sono girata di schiena, non può guardarmi in faccia.
Ad un certo punto, però, qualcuno mi fa girare di scatto, è Finn. Lo guardo un po' stranita e comincio a ridere, contagiando anche lui.
Noto che anche lui ha bevuto un po', ma sa controllarsi sicuramente meglio di me.
Stiamo ballando insieme, i nostri sguardi sono incrociati e le nostre mani ogni tanto si toccano. Ma io voglio di più...

Porto le mie braccia intorno al suo collo e lui, automaticamente, mi cinge i fianchi.
I nostri volti si toccano, ho i miei occhi puntati sui suoi e sto sorridendo, proprio come lui.
Muovo i fianchi e lui mi stringe di più a sé;
guardo le sue labbra e mi lascio andare,
tanto sono ubriaca...
;And there's no stopping us right now
I feel so close to you right now;
Faccio scontrare le nostre labbra in un bacio lungo, senza pensarci due volte. Lui mi accarezza i fianchi, poi le guance, poi i capelli.
In questo momento è come se accanto a noi non ci fosse nessuno, tutti sono scomparsi.
Solo io e lui. Forse è questo che desidero? Forse quello che voglio davvero è proprio lui?

Mi allontano lentamente e mi guardo intorno, ma che ho fatto?
«Mi fa male la testa.» mormoro, massaggiandomi le tempie.
Sto per cadere da tutte le spinte che sto prendendo, non ne posso più.
«Vieni qui.» Finn porta il braccio sul mio fianco, aiutandomi a camminare verso una poltrona.

Mi siedo velocemente e poggio i gomiti sulle ginocchia, mentre con le mani mi massaggio la fronte.
Sento lo sguardo di Finn puntato su di me, questa cosa mi fa ridacchiare.
«Sei molto allegra oggi..» comincia a ridere anche lui.
«Sì... si.» affermo tra le risate, guardandolo poi negli occhi.
Decido di alzarmi, voglio bere qualcosa.
«Ma dove vai?» Finn mi sta seguendo.
Mi fermo al bancone e chiamo il ragazzo di prima, chiedendogli uno shot di vodka lemon.
«Eccoti di nuovo...» il barman scuote la testa, porgendomi lo shot.
«Sei ubriaca, Millie. Basta.» Finn mi ha raggiunta e con lui c'è anche Sadie.
«Questo lo bevo io, grazie!» la mia migliore amica mi ruba il bicchiere e questa cosa mi fa arrabbiare, volevo berlo io.
«Ora vieni con me.» il ricciolino decide di aiutarmi a camminare verso l'uscita, non riesco nemmeno a capire dove metto i piedi.

Abbiamo raggiunto l'uscita, sto finalmente respirando aria nuova. Mi affretto a togliere i tacchi, ho i piedi distrutti, e mi siedo a terra con la schiena appoggiata al muro; Finn mi raggiunge e si siede di fianco a me.

Da fuori si sente la musica, dopo Feel So Close è partita una playlist lenta, con canzoni sdolcinate.
«Hai ancora male alla testa?» mi domanda mentre sposta lo sguardo su ogni parte del mio viso.
«Si... sta girando tutto.» sorrido leggermente e mi strofino gli occhi ripetutamente.
Lo sento ridacchiare, poi cade un silenzio imbarazzante che mi fa sentire a disagio.
«Vuoi andare a casa?» mi domanda dolcemente mentre si alza in piedi.
Annuisco e lui mi aiuta ad alzarmi, successivamente mi accompagna alla sua auto.

Mi siedo sul sedile del passeggero e lui mette in moto.
«Ti porto da me, ti riprendi un attimo e poi ti riaccompagno a casa, d'accordo?» mi lancia un'occhiata gentile e io annuisco velocemente, poi chiudo gli occhi e muovo la gamba a ritmo della canzone che passa per la radio.
Dopo un po' l'auto si ferma, siamo arrivati.
Finn mi aiuta a scendere e a entrare in casa, accompagnandomi in camera sua.

Mi siedo subito sul letto, altrimenti rischio di cadere. Lo osservo entrare e uscire dalla stanza, prendere il suo pigiama, dell'acqua, del cibo e un secchio in caso dovessi vomitare.
«Tieni, devi mangiare qualcosa.» mi porge un pacchetto di crackers e io, pur non avendo fame, comincio a mangiarli per riprendermi presto.
Sono silenziosa, non gli rivolgo la parola da quando siamo entrati in macchina, mi limito solo ad annuire o scuotere la testa.
Penso sia ora di aprire bocca...
«Grazie...» abbasso la testa e mi alzo per buttare la carta dei crackers nel cestino che ha sotto la sua scrivania.
«Tranquilla... ti senti meglio?» si avvicina a me e mi fa sedere di nuovo, poi mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio; siamo faccia a faccia.
«Si, credo di si.» annuisco e comincio a guardarmi intorno, ha davvero una bella camera.
«Suppongo che ora dovrei, insomma, accompagnarti a casa, no?» si alza e mi guarda, come se stesse aspettando qualcosa.
Mi alzo a mia volta e lo vedo dirigersi verso la porta, ma non volevo questo:
«Posso dormire qua?» lo vedo irrigidirsi.
Si gira verso di me e mi rivolge un sorriso dolce:
«Come vuoi...» ridacchia e esce dalla stanza per prendermi qualcosa di comodo da indossare. In effetti non posso dormire con questo vestito attillato che mi ritrovo addosso.

Dopo un po' ritorna con un pantalone della tuta e una t-shirt bianca e me li porge, poi esce di nuovo dalla camera così che io possa cambiarmi.
Tolgo lentamente il vestito e infilo i pantaloni, poi la maglietta.
«Puoi entrare.» affermo e mi siedo sul letto.
«Dormirò sul divano, ti lascio il mio letto. Sentiti onorata!» gli scappa una risata e questo mi fa sorridere:
«D'accordo.» rispondo, mentre mi metto comoda sul suo letto.
«Buonanotte Millie.» si avvicina alla porta e mi spegne la luce.
«Notte Finn.» mi giro su un lato e chiudo gli occhi.

»»————- ★ ————-««
spazio autrice!
heyy, nuovo capitolo!
come, penso, abbiate notato, all'inizio del capitolo mi sono ispirata a una scena di
The Vampire Diaries che amo!
Spero tanto che questo capitolo vi sia piaciuto, se vi va potete farmelo sapere con una stellina e un commento!
⭐️

𝑫𝑨𝑻𝑬 -𝒇𝒊𝒍𝒍𝒊𝒆 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora