Beloved

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"Non posso credere che hai questa voce e ce l'hai tenuta nascosta!"

"Io lo sapevo già invece"

"Oh smettila Cesare, lo sappiamo che tu lo senti cantare nella doccia bla bla bla"

"Sei solo invidioso Tonno"

"Effettivamente Cesare è privilegiato... e lui adora sentirmi urlare" dico facendogli l'occhiolino, gesto a cui Cesare fa seguire un sorriso malizioso.

"No vi prego!" urla Nicolas

"Nelson! A furia di stare con Cesare ti sei trasformato in lui!"

"Ti sbagli caro Tone, Nels era così già da prima, solo che lo teneva nascosto"

"Posso confermare"

"Allora è proprio vero che Dio li fa e poi li accoppia"

Mentre ancora ridiamo delle espressioni sconvolte di Tonno e Nic, il resto della band ci raggiunge e Stiva corre ad abbracciarmi "ecco il nostro Freddie Mercury"

"Non ti sembra di esagerare Stiva?"

"Perché mai? Lo hai sentito cantare. Abbiamo fatto un affare invitandolo nella band"

"Mi fa piacere sapere che per te sono una fonte di guadagni"

"Sei la mia gallinella dalle uova d'oro" mi dice dandomi un bacio sulla guancia e facendomi sorridere.

"Dovrei preoccuparmi di questa vostra vicinanza?" chiede Cesare e Frank interviene dicendo "io mi preoccuperei, hanno fatto troppo comunella ultimamente"

"Sicuramente sarei un degno avversario per te, ma per il momento non ho intenzione di rubarti il ragazzo" gli risponde Stiva ridendo e facendomi ridere a mia volta. Questo ragazzo è davvero singolare, riesce a farmi ridere come pochi.

"Scherzi a parte Nels, sei stato davvero bravo, non so dirti quanto siamo felici che tu abbia accettato di provare a cantare con noi" mi dice Marco e io sorrido contento e orgoglioso di me stesso. Mi fa piacere sapere di essere apprezzato dai rovere e di essere stato accettato subito nella band, mi mancava così tanto cantare, fare musica, arrivare alle orecchie e al cuore della gente attraverso la mia voce.

"Grazie a voi per avermi permesso di farlo"

"Vabbè adesso basta coi sentimentalismi e andiamo a riscuotere la serata" e come al solito Frank ci riporta coi piedi per terra, ma ormai lo conosco abbastanza da sapere che è super felice anche lui.

Faccio per andare con loro, quando vedo Cesare perso nei suoi pensieri.

"Andate voi, io vi raggiungo subito" e nel frattempo vado dal mio Cesi ad accertarmi che stia bene. Gli do una leggera spallata e gli faccio un sorriso, che lui ricambia, ma i suoi occhi continuano a essere altrove.

"Va tutto bene?"

"Sì certo"

"Sicuro? Non dirmi che è per Stiva, che sei davvero geloso"

"Ti sembra strano che io possa essere geloso?"

"Beh, ma di Stiva?"

"No, non sono geloso di lui. Ciò non toglie che ho visto come ti guardava la gente stasera. Ragazze e ragazzi"

"E allora?"

"E allora li hai conquistati tutti"

"L'unico che mi interessava conquistare è già mio ed è la stessa persona per cui ho cantato stasera"

Cesare sorride, finalmente un sorriso che raggiunge anche i suoi occhi, e mi chiede "lo conosco questo fortunato?"

"Sì, credo ti sia familiare" e ancora sorridendo si sporge verso di me e mi bacia, in modo dolce ma possessivo, come se volesse mostrare a tutti che solo lui può vantare il privilegio di baciarmi, e sinceramente a me sta bene così, non vorrei le labbra di nessun'altro sulle mie.

Fuga nel passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora