Eccomi qua, davanti allo studio del padre di Nicolas. Non ho mai tremato così tanto in tutta la mia vita. Sono in ansia sia perché mi sento vicino alla verità, sia perché ne sono spaventato, e mi preoccupa anche la reazione di Nic.
Vedo un uomo avvicinarmisi: è alto, con i capelli ricci brizzolati e gli occhi gentili, come quelli di Nicolas.
"Buongiorno, tu devi essere Nelson. Piacere, Giovanni"
"Piacere mio"
"Prego accomodati. Devo dire che sono rimasto molto sorpreso dalla tua telefonata e sono davvero curioso"
"Già, non è il primo che me lo dice" mi fa sedere su un divanetto di pelle e mi guarda, in attesa di capire cosa mai questo strambo ragazzo potrebbe volere da lui.
"Le sembrerà assurdo, ma sono qui per parlare di mia madre. So che lei la conosceva, quando lavorava qui, si chiama Irene Venceslai e..."
"Tu sei il figlio di Irene?" mi chiede quasi emozionato, come se avesse di fronte il fantasma di un passato felice.
"In carne e ossa"
"Oddio, questa non me la aspettavo proprio. Tua madre è qui? Come sta?"
"No, mia madre è a Verona, non è al corrente di... tutto questo. È la mia ricerca personale"
"E cos'è che stai cercando su di lei, senza che lei lo sappia?"
"Sto cercando mio padre"
Giovanni mi guarda come se gli avessi dato uno schiaffo. "Tuo padre? Mi stai dicendo che tu non conosci tuo padre? E che lui è qui?"
"La realtà è che mia madre mi ha nascosto la sua identità e soprattutto mi ha mentito su di lui. Mio padre non sa di esserlo. È qui, era qui in questa città, ventisei anni fa, ma non sa di avere un figlio"
L'uomo che mi sta di fronte continua a guardarmi impietrito. È sbiancato e sembra sul punto di svenire.
"E sei venuto da me perché..."
"Perché mi hanno detto che eravate molto amici, mia madre la chiamava sempre per gli eventi all'hotel, e vi hanno sempre visti insieme, quindi speravo potesse dirmi qualcosa in più, sicuramente lei saprà se mia madre stava con qualcuno... o se stava con lei"
Giovanni si alza e si passa le mani nei capelli. Cammina avanti e indietro per la stanza e io sto iniziando a pentirmi.
"Senta, io non voglio sconvolgere lei e la sua famiglia e soprattutto non voglio niente da nessuno, vorrei solo sapere una volta per tutte chi è mio padre e fargli saper che esisto, perché credo meriti di saperlo"
"Hai perfettamente ragione...meritavo di saperlo"
"Come scusi?"
Giovanni mi guarda e adesso i suoi occhi mi sembrano così simili ai miei: tormentati e distanti. Torna a sedersi accanto a me e mi dice "ero io. Il ragazzo di tua madre all'epoca, ero io. Non credo vedesse qualcun altro, in realtà eravamo abbastanza innamorati. Tua madre per me era... avrei fatto di tutto per lei"
"Questo vuol dire che..."
"Lei è sparita all'improvviso. Ha smesso di rispondermi, mi evitava, non si faceva trovare. Col passare dei giorni ho ipotizzato che volesse lasciarmi, che non volesse più avere a che fare con me, e ho smesso di cercarla. Non la vedo né sento da allora"
"Ma perché? Perché si è comportata così?"
"Io... credo si sia spaventata dopo aver conosciuto la mia famiglia. I miei genitori purtroppo erano un po' snob, volevano che sposassi una donna di buona famiglia, non accettavano nemmeno l'idea che volessi fare il fotografo..."
STAI LEGGENDO
Fuga nel passato
FanficAU! Quando la vita che conoscevi si sgretola in mille pezzi, non resta altro da fare che tornare alle origini per ritrovare te stesso e la tua verità. Questa è la storia di una fuga, di una ricerca, di una rinascita, di una sorpresa, di un nuovo ini...