< Se sei tu a parlare, no.>
< se sei tu a parlare noo.> disse il ragazzo biondo che si era accomodato alla mia destra imitandomi.
< io non faccio così.> risposi alla provocazione, ma subito dopo vengo ripresa in giro.
< la smetti? Sei assillante.>
< perché dovrei smetterla? È così divertente copiarti..>
< per me non lo è!> risposi piuttosto calma, provocando un sorriso misto ad un ghigno al ragazzo. Rimasi per alcuni secondi a fissarlo, aveva degli occhi bellissimi. Dopo qualche secondo tornai con lo sguardo sul lago.
< Mi lasci in pace o preferisci continuare ad infastidirmi?> chiesi sospirando.
< Voglio rimanere qui a darti fastidio.> disse lui mettendosi seduto a braccia conserte. Volevo che se ne andasse tanto quanto volevo che rimanesse. Volevo stare un po' sola tra i miei pensieri, non avevo ancora elaborato il tutto, però accanto a lui, anche se odiavo tanto quel ragazzo, mi sentivo più tranquilla, mi sentivo strana, ma era comunque una bella sensazione.
E pensare che due settimane prima avevo dato fuoco alla sua toga.
No, non avevo dato io fuoco alla sua toga, giusto.
< Che ci fai qui tutta sola bambolina?> mi chiede il biondo.
< smettila di chiamarmi in questo modo, non fai ridere e in più quel soprannome mi fa ribrezzo tanto quanto te.> ma perché ero così arrogante?
< uhuhuhu, la bambolina qui è arrabbiata.> Gli tiro istintivamente un lieve pugno sulla spalla. Speravo gli facesse più male.
< Non hai niente di meglio da fare che stare qui impalato a non fare assolutamente alcuna cosa?>
< Vabene, se ti faccio così schifo me ne vado.> disse lui posizionando le mani dentro le tasche dei pantaloni per poi alzarsi.
< Perchè ti comporti così?> chiesi io improvvisamente, con aria dubbiosa.
< così come?>
< due settimane fa ci riempivamo di insulti e adesso ridi e scherzi con me. Perché?> continuo io. La faccia di Draco diventa ancora più bianca del normale.
< Mi annoiavo e son venuto qui. Nient'altro, stupida sangue sporco.> continua il ragazzo per poi riprendere la sua strada con la solita aria fiera che assume ogni volta. Bah, quanto è odioso.Il pomeriggio passa molto lentamente, in realtà è sempre così: le lezioni sono molto divertenti, interessanti e tutto, ma qui ho solo Pansy e Hermione come amiche. Non voglio dire che siano noiose, o che non mi bastino, ma con Herm passo i pomeriggi a studiare, quando invece sto con Pansy l'unica cosa di cui parliamo è di quanto siano carini Oliver Buston -un Grifondoro che tra l'altro gioca a Quidditch- e Blaise, di cui lei è follemente innamorata. Io in quel ragazzo non ci vedo niente di normale, ma forse a lei piace proprio per questo.
Dopo due orette passate al lago torno in camerata, dove stranamente c'era solo Astoria.
< hai visto Pan-> non riesco a terminare la frase che la stronza davanti a me mi tira uno schiaffo in faccia. Ricambio.
< Che cazzo vuoi?>
< Puttana vieni qui!> urla lei prendendomi per i capelli, cosa che faccio anch'io, per poi farla roteare e farla finire per terra. Poverina, si era fatta così male che non riusciva ad alzarsi. Finisco il mio capolavoro con un calcio nel naso, prendo le mie cose ed esco, chiudendo la porta a chiave da fuori. Bastarda.
< Ehi, Ellie... cosa ti è successo ai capelli?> mi chiede la Granger che era appena arrivata davanti all'aula di pozioni.
< niente, mi sono solo picchiata con Astoria Greengrass.> dico io stringendi i pugni. Quando mi arrabbiavo non c'era divinità che potesse fermarmi.
< ma come!> esclamò Pansy dirigendosi verso di me. Hermione si allontana, dato che le due non vanno molto d'accordo.
< che hai fatto. Raccontami TUTTO!>
< allora, io entro in camera, lei mi tira uno schiaffo, io ricambio, lei mi tira i capelli, io la strattono per terra, le tiro un calcio nel naso ed infine chiudo la porta a chiave lasciandola là dentro.>
< Draco ti ucciderà.> rispose Pansy ridendo come un canguro avente un attacco epilettico.
< che ci provi.> dissi io roteando gli occhi.
Spazio autriceEcco a voi un altro capitolo💕✨ spero vi piaccia!
Vi avverto, il prossimo capitolo sarà più lungo e più spinto di questo, preparatevi :)