Caricai la pagina. Nulla. Ricaricai ancora una volta. Nessuna differenza.
Il piede sbatteva ritmicamente a terra, dando sfogo al mio nervosismo. Possibile che non fossero ancora usciti? Diedi un'occhiata all'orario, nell'angolo destro dello schermo. Erano esattamente le 9:32. Due minuti di ritardo. Tirai con forza i capelli, sopprimendo un grido, poi mi convinsi a ricaricare ancora una volta il sito. La pagina che fino a pochi secondi prima risultava bianca, adesso era piena di scritte e numeri. Il mio cuore prese a battere più forte. Drizzai le spalle e controllai quello che mi interessava.
HARRY POTTER - 97/100
Non potei fare a meno di urlare, pieno di felicità. Avrei potuto persino mettermi a ballare sul tavolo in quel momento... Ero passato. Avevo passato gli esami di metà anno con uno dei punteggi migliori della classe, e tutto questo, perché Draco mi aveva promesso un appuntamento. Dovevo aver perso davvero il senno se mi ero impegnato tanto per una cosa così stupida e priva di significavo. Il sorriso sul mio viso era una chiara negazione ai miei stessi pensieri conflittuali. Premetti il tasto di stampa, cullato dal suono della stampante che inchiostrava i miei risultati sulla carta, rendendoli più veri di quanto mi aspettassi.
Draco non c'era. Mi aveva detto di dover andare a fare una commissione, e ovviamente io non avevo potuto fare altro che annuire, senza fargli domande. Avevo imparato a capire quando conveniva stare in silenzio e quando invece parlare. Con lui c'erano diversi argomenti tabù, ed anche se avevo intenzione di mettergli un freno, prima o poi, sapevo che non era il momento giusto per affrontare quel tipo di situazione. Infondo anche io stavo lo stavo tenendo al di fuori di determinati discorsi, portati avanti con Sirius.
Il suono leggero del foglio di carta che cadeva sul pavimento, fece sfibrare velocemente la lunga catena di pensieri che si era venuta a creare nella mia testa, ripristinando la mia originaria felicità. Lo afferrai e andai in cucina, preso da una frenetica voglia di tenermi occupato.
Presi il cellulare, intenzionato a cercare una ricetta per una torta, ma lo schermo si illuminò, avvisandomi dell'arrivo di una chiamata.
- Ehi, Ron. - Risposi una volta letto il numero.
- Harry? - Quella di sicuro non era la voce di Ron. Aggrottai le sopracciglia e allontanai il cellulare, rileggendo il numero. Non mi ero sbagliato, quello era di certo il contatto di Ron, allora perché...
- Ginny? Perché mi chiami dal telefono di tuo fratello? - Chiesi piccato. La sentii sbuffare, infastidita dal mio tono di sufficienza.
- Presumo tu abbia bloccato il mio numero. Sono giorni che non ti fai sentire. E ogni volta che provo a chiamarti tu mi metti in attesa. - Si lamentò. Scossi la testa e appoggiai la fronte sul bancone freddo della cucina, in cerca di sollievo.
- Ginny, credevo di essere stato chiaro riguardo alla nostra relazione. - Abbandonai ogni sorta di gentilezza, lasciandomi andare al semplice istinto.
- Chiaro? E' così che lo chiami? Harry, mi hai chiesto una pausa. Hai impacchettato per bene la nostra relazione e l'hai messa da parte, promettendomi che un giorno l'avresti ripresa in considerazione. - Quelle parole non fecero altro che confondermi di più.
- Cercavo solo di essere gentile. Avresti preferito che ti dicessi "non ti amo, non ti ho mai amata e sicuramente non riuscirò ad amarti in futuro". Erano queste le parole che volevi sentirti dire da me? Scusami, allora, se sono stato poco brusco.- Forse Draco non aveva avuto tutti i torti quando aveva messo in dubbio la mia serietà nel lasciarla, chiedendole una pausa.
- Ginevra, sul serio. Sarò il più chiaro possibile questa volta. Non ho più intenzione di stare insieme a te. - Avrei voluto dirlo con maggiore acidità, ma tutto quello che venne fuori dalla mia bocca fu un sospiro di rassegnazione. Per qualche secondo non sentii nulla dall'altro capo del telefono, poi un singhiozzo e infine un ruggito di rabbia.
- I tuoi genitori e i miei hanno benedetto la nostra unione. Non ti puoi tirare indietro. - Urlò arrabbiata, facendomi ribollire il sangue nelle vene.
- Suppongo che questa presunta benedizione adesso si trovi sotto terra insieme a loro. Lasciami in pace, Ginny. Non ho intenzione di ripetermi. - Non aspettai nemmeno che potesse anche solo minimamente cercare di rispondere con una delle sue perle di saggezza, che chiusi la chiamata.
L'entusiasmo di voler cucinare qualcosa si trasformò in necessità di tenere la mia mente e le mie mani impegnate. Pochi minuti di telefonata, infatti, erano riusciti a mettermi al tappeto, lasciandomi spossato e privo di allegria. Mi premurai di bloccare il numero di Ron, prima di continuare con la ricerca della ricetta perfetta. Mi ci vollero esattamente undici minuti per trovare quello che cercavo. Una torta semplice al cioccolato. Arrotolai le maniche e mi misi all'opera.
- Wow, cos'è questo profumino?- Dovevo essermi distratto a guardare il forno, perché non mi accorsi che Draco fosse effettivamente rientrato, fino a quando non me lo ritrovai dietro le spalle. Portai le mani al petto, allontanandomi, e andando a sbattere contro la superficie calda del forno, prima di essere tirato violentemente via dalla fonte di pericolo.
- Ehi, stai attento. Ti sei scottato? Stai bene? - Draco mi strinse a sé, per poi prendermi dalle spalle e trattenermi a qualche centimetro dal suo volto, analizzando attentamente il mio stato di salute, messo precedentemente a repentaglio dallo spavento che mi aveva causato lui stesso.
Fui certo di arrossire fino alla punta dei capelli, ma cercai ugualmente di darmi un contegno.
- Sì, il forno non scotta così tanto. Sto bene. Non c'è bisogno di essere così drammatici. - Mi sottrassi dalla sua presa, con una smorfia di fastidio sul volto. Vidi la confusione sul suo volto.
Era raro che mi comportassi in quel modo con lui, di solito ero io quello a dare attenzioni non corrisposte... Afferrai il foglio con i voti e glielo buttai in faccia, ritornandomene davanti al forno, pronto a sfornare la torta che avevo fatto con tanto amore, e con tutta l'intenzione di farmi vedere assolutamente non interessato alla sua reazione. Il fatto che lo riuscissi a vedere dalla superficie riflettente della dispensa, era solo una pura e assolutamente casuale coincidenza.
- Ci tenevi così tanto ad avere un appuntamento con me? - Avvampai. Era proprio quel genere di commento che avrei voluto evitare, e allo stesso tempo ero così felice che lui si stesse ricordando della promessa che mi aveva fatto quel giorno.
Una parte di me aveva pensato che lui mi stesse solo prendendo in giro... scossi la testa e minacciai me stesso di riprendere il controllo. Non avrei dovuto cedere, non volevo dargli l'impressione di essere talmente disperato da dover studiare per ricevere le sue attenzioni.
- E' solo una coincidenza. - Borbottai. Draco sogghignò. Lo riuscii a percepire, seppure non lo stessi guardando, concentrato a mettere la torta sul davanzale, per farla raffreddare.
- Se è solo una coincidenza, perché hai stampato il foglio con i risultati e me lo hai fatto vedere?- Beccato con le mani nel sacco. Sapevo che sarebbe stato un errore. Il mio silenzio portò Draco ad avvicinarsi a me. I suoi occhi pieni di malizia, fecero aumentare il ritmo del mio cuore impazzito. Lo sentivo sbattere nella mia testa come un tamburo tribale. O quel suono era una specie di sirena che mi stava avvisando del pericolo imminente? Non avrei scartato l'opzione, considerando che il biondo si stava facendo sempre più vicino. Le sue labbra ad un soffio dalle mie. Da quando stavo aspettando quel tipo di vicinanza con lui? Ah, certo, esattamente dalla prima volta che ci eravamo baciati.
Lo afferrai per la nuca e lo avvicinai a me. Era inutile, vicino a lui non riuscivo a controllarmi. E a chi importava se gli fossi sembrato disperato? Avrebbe dovuto essere onorato dal fatto che gli avessi concesso tutte le mie attenzioni, e anche dal fatto che mi fossi impegnato così tanto negli studi, soltanto per uscire insieme a lui. Per non parlare del fatto che avevo appena lasciato definitivamente Ginny, non tanto per chiarire le cose con lei, ma piuttosto per accontentare lui.
- Sei stato davvero bravo. - Draco morse il mio labbro inferiore dopo aver detto quelle parole, facendomi rabbrividire per l'eccitazione.
Se quella era la mia ricompensa, avrei preso voti alti più spesso.
Quello che lui chiamò appuntamento, fu piuttosto una giornata normale, ma con la consapevolezza che stavamo insieme sul serio. Un paio di volte mi arrischiai persino di tenerlo per mano, e lui sembrò accettare di buon grado la cosa.
Forse perché in macchina c'eravamo solo io e lui, o perché al ristorante nel quale mi portò, il nostro tavolo era quello più nascosto tra tutti. Qualsiasi motivo lo avesse spinto a farlo, io ne ero segretamente entusiasta e felice.
- Allora? Cosa ti andrebbe di fare? - Chiesi non appena finimmo di mangiare. Draco sembrò pensarci su per diversi istanti, prima di scuotere la testa.
- Stai cercando di accontentare me? Questo dovrebbe essere il tuo premio per gli esami, perché stai lasciando decidere me cosa fare? - Sembrava confuso, ed anche un po' arrabbiato. Mi rabbuiai, indeciso su quale fosse la cosa da dire in quel momento.
- Il fatto è che qualsiasi cosa facciamo insieme, mi sta bene. Non ho mai avuto una persona come te al mio fianco. Non ho mai avuto amici con i quali fare cose normali, o fidanzati con i quali avere un appuntamento... Certo, ci sono sempre stati Ron, Hermione, Ginny, ma con loro era diverso. Io ero diverso. Mi sembra che con te io possa essere me stesso, e anche se non ho la più pallida idea di cosa stiamo facendo, averti accanto mi rende felice. Probabilmente è uno sbaglio. Quasi sicuramente tu stai solo accontentando un mio capriccio, ma anche se fosse così, credo che mi accontenterei. Perciò non mi importa cosa scegli di fare, importa solo che io sia con te.-
Quello era, con tutta probabilità, il discorso più sentimentale che io avessi mai fatto in vita mia. Me ne resi conto l'esatto istante in cui il silenzio invase l'aria, e gli occhi glaciali di Draco si allargarono in un chiaro moto di sorpresa. La mia era una dichiarazione d'amore in piena regola. E l'avevo appena esposta a lui. Draco Malfoy.
Angolino autrice:
Eccomi qui con il nuovo capitolo. Spero che possa piacervi, e accontentare i vostri desideri.Ringrazio tutti quelli che hanno risposto al mio sfogo per quanto riguarda le mie storie originali. Sono contenta che abbiate capito il mio punto di vista e che siate pronti a scendere a compromessi con me. Come ho già detto, non abbandonerei mai le mie storie in corso, e anche se vorrei concentrarmi maggiormente su quelle originali, ho promesso di concludere prima le fanfiction, quindi niente panico. Ancora grazie mille e alla prossima. Fatemi sempre sapere cosa ne pensate del capitolo, datemi consigli, chiedetemi spiegazioni e lamentatevi pure delle cose che non vi piacciono, sono qui per voi. Un bacione.
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Together alone || Drarry (in revisione)
FanfictionNon c'era nulla. Solo una insormontabile e orribile sensazione di vuoto. Non sapevo cosa, o chi ci fosse accanto a me, perché i miei occhi erano rivolti verso il muro bianco sporco che avevo davanti. Il mio collo sembrava bloccato nella direzione d...