𝗰𝗮𝗽𝗶𝘁𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗶𝗰𝗶𝗮𝗻𝗻𝗼𝘃𝗲♡

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"buona notte ragazzi" si salutarono. Liam e Louis aspettarono che i rispettivi fidanzati si allontanassero.

"hai intenzione di farmi leggere ciò che hai scritto o ti serve un invito?" ridacchiò Louis. Liam si avvicinò all'automobile e prese la chitarra.

We all need something,
This can't be over now,
If I could hold you,
Swear I'd never put you down

Aveva gli occhi lucidi, illuminati dalla luna e da un lampione semifunzionante piazzato lì dove si erano messi loro.

"tocca a te" esclamò quindi Liam. Louis annuì e si fece passare la chitarra.

Diana,
Let me be the one to light a fire inside those eyes,
You've been lonely,
You don't even know me,
But I can feel you crying,

Diana,
Let me be the one to lift your heart up and save your life,
I don't think you even realize baby you'd be saving mine.

Entrambi erano sull'orlo di scoppiare in lacrime, ma continuarono a sorridere. Si spostarono a casa di Louis e andarono avanti a scrivere.

"senti, prova ad abbassarla di un semitono" esclamò Louis. Liam annuì e provò il giro di chitarra, poi cantò.

"okay è stupenda, melodia, ritornello e inciso, mancano le strofe" disse ancora il minore. Si sparsero per la casa, Louis sdraiato sul divano e Liam in balcone.

"LOUUU" gridò per farsi sentire.

"CHE C'È" rispose l'altro.

"RIME CON ALL" strillò.

"TROLL" fece il maggiore.

"È UNA COSA SERIA" lo rimproverò.

"CHE NE SO, CALL L'ABBIAMO GIÀ USATO. SMALL"

Liam sorrise e completò la strofa, la canticchiò un paio di volte e tornò in salotto dove Louis picchiettava la penna contro il divano, sdraiato, con la testa a penzoloni e i capelli che sfioravano il pavimento.

"che schifo" esclamò poi. Liam lo guardò interrogativo. "non riesco a scrivere decentemente" Liam comprese dove volesse arrivare e si sedette di fianco a lui.

"a Harry piacerà, ne sono certo" Louis sbuffò. "non è vero, lui scrive decisamente meglio di me, ho paura che non gli piaccia" esclamò.

"gli piacerà fida- aspetta... HARRY SCRIVE?" strillò. "sì, cioè no, cioè AAAAA NON DOVEVO DIRTELO" Liam lo squadrò da capo a piedi e viceversa.

Louis sbuffò. "un giorno sono entrato in camera di Harry quando lui era andato in bagno, sulla scrivania c'erano palline e palline di fogli, tutti accartocciati. Ne ho aperti un paio e li ho letti. Non hai idea di quanto scriva bene. Ma non credo volesse che li leggessi" fece abbassando lo sguardo.

"e te le ricordi ancora, le parole?" il maggiore annuì "tutte. Dalla prima all'ultima" sospirò. "e che canzoni erano?" domandò ancora il ragazzo, osservandolo con i suoi occhi nocciola.

"erano canzoni d'amore, tristi per lo più" si passò una mano tra i capelli e si stese sul divano con uno sbuffo disperato. "non glielo dirai, vero?" Liam scosse subito la testa.

"su dai, fammi sentire ciò che hai scritto" esclamò poi Louis. Il minore
afferrò la chitarra e se l'accomodò in grembo.

The front pages are your pictures,
They make you look so small,
How could someone not miss you at all?

I never would mistreat ya,
Oh I'm not a criminal,
I speak a different language but I still hear your call.

Louis sorrise e lo strinse lievemente a sè, poi prese lo strumento e suonò la sua parte.

It's only been four months but
You've fallen down so far.
How could someone mislead you at all?

I wanna reach out for you,
I wanna break these walls,
I speak a different language but I still hear you call.

Le lacrime che da tempo ormai minacciavano di sgorgare dai loro occhi inziarono a rigare i loro visi copiosamente, ormai era inutile cercare di mascherare le emozioni provate in quel momento.

"a Harry piacerà, vedrai" sussurò Liam asciugando le lacrime al suo ormai più caro amico. Louis per tutta risposta annuì e scosse la testa più volte, poi si alzò e si diresse in cucina.

Tornò qualche secondo dopo con un bel pacco di biscotti e si lanciò di peso sull'enorme sofà di casa sua, chiamando l'amico perché si unisse a lui.

"si sta avvicinando il Natale no?" fece poi, Liam alzò un sopracciglio in ascolto dei pensieri dell'altro. "e se organizzassimo qualcosa? per i ragazzi intendo" il minore lo fissò, poi parve ricevere un'illuminazione divina.

"UN VIAGGIO" esclamò infatti. Louis sorrise a 32 denti "lo sapevo che hai sempre le idee migliori" gli diede un timido pugnetto sulla spalla.

"okay uhm ci organizziamo in questi giorni" fece Liam alzandosi dal divano. "notte Lou" salutò abbracciandolo poi. "notte Lee" esclamò il maggiore mentre l'altro chiudeva la porta dell'appartamento.

OKAY BOH CIAO NON SO CHE SCRIVERE MA OKAY BUONGIORNO STELLINE COME STATE?

RACCONTATRMI QUALCOSA TIPO QUI>>>>>>>

VABBÈ IO TORNO AL MIO LATINO QUINDI BOH SÍ CIAO✨

𝐉𝐔𝐒𝐓 𝐌𝐈𝐍𝐄♡ || 𝐋𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐒𝐭𝐲𝐥𝐢𝐧𝐬𝐨𝐧, 𝐙𝐢𝐚𝐦 𝐌𝐚𝐲𝐧𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora