Alla fine sono rimasto in camera di Myo per un paio d'ore, ora ho proprio voglia di andare a chiedere ai miei amici perché non mi hanno aiutato con Akio.
Arrivo nella mia stanza e Yui si alza in fretta per venirmi incontro, lo guardo con sufficienza mentre lui inizia a parlare.
-Non è che non volessimo aiutarti è che, come dire, qui tutti hanno paura di lui.-
I suoi occhi diventano lucidi mentre parla e questo visino da cucciolo bastonato mi fa sciogliere come un gelato al sole.
-Piccolo tranquillo, sto bene, non mi ha fatto nulla, mi ha aiutato Myo.-
-Lo so, me lo ha detto Eliza, solo che mi sento terribilmente in colpa. Non volevo che ti facesse del male però tutti quelli che gli sono andati contro non hanno fatto una bella fine.-
-Sei il secondo che me lo dice ma ancora non ho capito che cazzo ha fatto sto tipo.-
Ci andiamo a sedere sul mio letto e inizia a raccontarmi cose che mi fanno gelare il sangue.
-Alcuni anni fa lui si era fissato con un ragazzo, lo seguiva dappertutto e tutti quelli che lo aiutavano venivano picchiati, ovviamente le persone hanno iniziato ad avere paura e quindi questo ragazzo non è più stato aiutato. Dopo un po' di tempo hanno iniziato a girare delle voci su un presunto stupro che Akio aveva commesso su questo ragazzo, non erano fonti certe quindi nessuno si è preoccupato più di tanto, solo che passati alcuni mesi questo ragazzo fu trovato morto nelle docce, si era suicidato. Tutti ormai sanno che la colpa è di Akio, gli amici del ragazzo sono andati anche a denunciarlo ma non avendo prove attendibili non gli hanno fatto niente.-
-Porca puttana, e tu mi vuoi dire che adesso questo essere si è fissato con me?-
-Non penso che ti farà niente, ha visto che sei sotto la protezione del lupo e Akio ne ha paura.-
-Bhe, peccato che lui ora sia fuori dal campus.-
-Ancora per qualche giorno e poi c'è Myo che ti protegge.-
-Già, ora però mettiamoci a studiare che abbiamo perso troppo tempo prezioso.-
Studiamo per circa un paio d'ore fino a che non sentiamo fame e andiamo a mangiare alla mensa.
Finito di cenare torniamo in stanza e andiamo a dormire.Sento il suono insistente della nuova sveglia di Yui, l'ha ricomprata dopo che l'altra mi è accidentalmente caduta contro il muro, lo sento muoversi nel letto affianco al mio ma non ha la minima intenzione di spegnere quell'aggeggio.
-Yui, la sveglia.-
Non mi risponde ma mugugna qualcosa che non comprendo.
-Se non la spegni entro tre secondi te la faccio mangiare.-
-Ok,ok ma stai calmo, la mattina sei intrattabile, peggio delle donne mestruate.-
Mi alzo di scatto e lo afferro per il colletto del pigiama, lo sbatto nel letto e lo guardo con uno sguardo omicida, inizia a tremare dalla paura e non lo lascio neanche quando vedo i suoi occhi inumidirsi.
-Non ti conviene scherzare troppo con me, come hai detto, la mattina sono intrattabile. Ti conviene ponderare bene le parole.-
La mia voce è bassa e minacciosa, si sente la rabbia che mi scorre nelle vene. Ho sempre odiato chi mi parlava la mattina e lui oggi mi ha anche fatto incazzare quindi il mio comportamento non è esagerato, forse.
-Scusa, non volevo farti arrabbiare.-
Mi rialzo e gli porgo la mano che lui titubante afferra, lo tiro su e lo abbraccio, rimane rigido all'inizio però dopo si rilassa anche lui e ricambia la stretta.
-Scusami tu, ho dormito poco e quindi mi arrabbio più facilmente.-
Ci stacchiamo dall'abbraccio e iniziamo a cambiarci per andare a lezione.
-Perché hai dormito poco?-
Mi blocco a questa domanda, speravo non me lo chiedesse.
Sogno l'incidente quasi ogni notte ma da quando sono qui a Tokio le cose sembravano essere cambiate, era da settimane che non rivivevo il mio incubo.-Ehm, avevo caldo, non riesco a dormire quando ho caldo.-
-Non sei bravo a mentire, però non chiederò nulla. Quando ti sentirai pronto di parlare sappi che sono qui.-
-Grazie Yui, sei un vero amico.-
Andiamo a lezioni e le giornate passano in fretta, senza neanche accorgermene la settimana è passata.
Ora sono fuori in giardino con Myo, in questi giorni ho imparato a conoscerlo meglio e devo dire che mi trovo bene con lui, è simpatico ma anche dolce, quelle volte che sono stato triste mi è rimasto vicino senza fare domande. Questa settimana non ho praticamente chiuso occhio, non so perché ma appena provavo a dormire il terrore provato il giorno dell'incidente mi veniva in mente facendomi mancare il respiro e riportando a galla ricordi che speravo di dimenticare.
-Questa notte hai dormito solo un'ora.-
Ho iniziato a dormire in camera di Myo perché mi sentivo in colpa a svegliarmi incazzato con Yui.
-Lo so che ho dormito poco.-
-In più hai gridato due nomi.-
Mi giro con occhi sgranati, se ho rincominciato a gridare i loro nomi vuol dire che sono tornato indietro, avevo fatto passi da gigante con lo psicologo ma a quanto pare sono peggiorato ancora.
-Hai nominato Alexander e Jonas mi pare, chi sono?-
-Non sono affari tuoi.-
-Scusa, hai ragione.-
Sento il cancello del campus aprirsi e voltandomi vedo il pullman della squadra di basket, pensando a chi è dentro il mio cuore inizia a battere più forte e appena lo vedo scendere rimango bloccato per la sua bellezza.
Ci conosciamo appena, mi assilla, mi segue nei corridoi ed è terribilmente arrogante, eppure in questa settimana mi è mancato.
Si guarda intorno e appena mi vede fa un sorriso che mi porta a sorridere a sua volta.
E' tornato il mio incubo personale
STAI LEGGENDO
New life in T.
RomanceMichael, ragazzo di appena 17 anni, vive a Los Angeles nella mega villa del padre multi milionario, gira con brutte compagnie e si caccia sempre nei guai, per questo, dopo l'ennesima bravata di Mic il padre deciderà di mandarlo in un college privato...