13

38 4 0
                                    

Natsu si avvicina lentamente a me, mi squadra dalla testa ai piedi e inizia a leccarsi le labbra, sembra un predatore a caccia e in questa caccia la preda, sono io.

-Ma ciao bel cucciolo.-

Lo guardo male ma poi con un ghigno in faccia lo saluto anche io.

-Ciao cane bagnato.-

-Eravamo rimasti d'accordo che mi chiamavi bellissimo.-

-Io non mento mai.-

Mi guarda con un broncio che lo rende adorabile, quanto vorrei baciarlo in questo momento.

No, no, Michael riprenditi.

Natsu si avvicina al mio orecchio e con voce estremamente bassa sussurra.

-A cosa sta pensando il mio cucciolo malizioso?-

La gola mi si asciuga di botto e le mie gambe diventano gelatina, questo ragazzo prima o poi mi farà morire. Mi ricordo che siamo ancora nel giardino del campus e quindi tutti ci possono vedere, recupero il controllo del mio corpo e avvicinandomi al suo orecchio rispondo.

-Questo cucciolo stava pensando a cose mooolto calde e pensa un po', c'eri anche tu.-

Lo vedo muoversi in modo scomposto, lo guardi negli occhi e il suo iride è totalmente eclissato dalla pupilla.
Mi afferra il braccio e inizia a camminare velocemente verso i dormitori, non mi ribello perché l'ho provocato io.
Arriviamo all'ala nord e ci dirigiamo verso le scale, arrivati al terso piano prendiamo il corridoio a destra e arriviamo davanti alla stanza 390.

Non faccio in tempo ad elaborare un pensiero che Natsu mi ha già scaraventato dentro la sua camera, chiude la porta con un tonfo e mi ci sbatte contro, si avvicina con il volto al mio e sento il suo respiro sulle labbra, questa cosa mi sta facendo eccitare a dismisura.

-Non sai da quanto tempo è che ti voglio baciare.-

Non mi lascia rispondere che subito la sua bocca è sulla mia, gli lascio il libero accesso e subito le nostre lingue si incontrano e iniziano una lotta per il comando, i suoi denti mordono, le sue labbra accarezzano è un continuo susseguirsi di emozioni che mi tolgono il respiro.
Le sue mani mi tengono per i fianchi e le mie sono sui suoi capelli, ci gioco e glieli tiro e sembra piacergli visto che si spinge ancora di più contro di me, sento la sua eccitazione nei pantaloni e questo mi porta un po' di lucidità.

Gli appoggio le mani sul petto e lo scosto guardandolo negli occhi, mi guarda stranito ma poi quando parlo si rilassa.

-Non voglio essere un'altro della lista.-

-Non lo sei, non pensarlo neanche. Quello che mi fai provare tu non lo fa nessuno, però hai ragione, è inutile correre troppo.-

Detto questo mi prende per le cosce e mi alza portandomi ad allacciare le gambe dietro la sua schiena, si avvicina al letto e mi ci appoggia sopra.
Ora che riesco a vedere bene questa stanza ne rimango estasiato, c'è un solo letto matrimoniale con due comodini ai lati, nella parete di fronte c'è una scrivani con affianco un armadio enorme, nel muro davanti alla porta c'è un terrazzino dove si scorgono delle sedie ed un tavolo. C'è una porta vicino al comodino di destra e suppongo sia il bagno, questa stanza è diversa dalle altre, già dal fatto che ci stia solo una persona e non due o addirittura tre.

Natsu va verso l'armadio e inizia a spogliarsi, si toglie la maglietta e io riesco a vedere chiaramente tutti i suoi muscoli che si contraggono mentre si muove, si gira a guardarmi e fa un sorrisetto da schiaffi quando vede la mia espressione, sa di essere bello e non lo nasconde e questa cosa non so se mi faccia imbestialire o eccitare.

-Raffredda i bollenti spiriti sennò ti fotto qui ed ora.-

-Certo che hai una delicatezza nel parlare che un elefante in una cristalleria ti fa un inchino.-

Si mette a ridere e si avvicina alle finestre abbassando le tapparelle, il buio fa capolinea nella stanza ma subito dopo una luce calda e suffusa si diffonde in tutta la stanza, Natsu ha acceso la lampada del suo comodino.

Si distende nel letto e mi guarda con un sopracciglio alzato.

-Dormi vestito piccolo Michael?-

-No, ma non dormo neanche nudo.-

-Puoi prendere una mia maglietta nell'armadio.-

Mi alzo e prendo una maglietta bianca abbastanza grande, inizio a spogliarmi sentendo il suo sguardo bruciare sulla pelle, appoggio i miei vestiti sulla scrivania e indosso la sua maglia che mi arriva poco sopra la ginocchio.
Mi avvicino al letto e mi metto anche io sotto alle coperte, mi sento bene quando sto con lui, non provo disagio o imbarazzo ed è come se ci conoscessimo da tutta la vita.

-Myo mi ha detto che non hai dormito molto questa settimana, ha detto anche che hai avuto degli incubi.-

-Non ne voglio parlare.-

-D'accordo, però sai che se hai bisogno di parlare sono qui. E ora dormiamo perché sono stanco morto, non mi alzerò da questo letto fino a stasera.-

In effetti è ancora mattina, sono stanco morto ma ho paura di chiudere gli occhi e rivivere tutto ancora una volta.
Inizio ad agitarmi e Natsu se ne accorge, si avvicina a me e mi stringe tra le sue braccia, mi sento al sicuro con lui, mi sento a casa.

Mi appoggio al suo petto e ascoltando il suono calmo e regolare del suo cuore cado in un sonno profondo privo di incubi.

New life in T.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora