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Mi sveglio per colpa di qualcuno che mi sta baciando il collo, sento il suo respiro caldo avvicinarsi al mio orecchio, lo morde e lo tira con i denti.
Mi giro di scatto e inizio a baciarlo, all'inizio rimane un po' sorpreso ma poi ricambia e inizia un gioco di lingue che mi sta facendo perdere il respiro. Anche solo da un bacio si capisce che è lui quello che comanda, non ho ancora capito se mi piace questo suo essere dominante ma so di sicuro che mi eccita da morire.
Mentre ci baciamo salgo a cavalcioni su di lui, Natsu porta le sue mani sui miei fianchi e si stacca dal bacio rimanendo appoggiato con la fronte sulla mia.

-Se ti metti in questa posizione non riesco a controllarmi.-

La sua voce è bassa e roca e mi fa correre un brivido per tutta la schiena.
Scendo dal corpo di Natsu e mi avvicino al comodino per prendere il telefono, guardo l'ora e vedo che è mattina.

-Natsu?-

-Mhm.-

-Abbiamo dormito quasi un giorno intero.-

-Ti correggo, tu hai dormito quasi un giorno intero, io ero sveglio ma sono rimasto comunque con te.-

-Scusa, ero stanco.-

-Myo me lo aveva detto che non avevi dormito molto.-

-Era già tanto se riuscivo a chiudere gli occhi per dieci minuti.-

Mi guarda con un sorriso che mi fa sciogliere e battere il cuore all'impazzata, mi tira per il polso e mi ritrovo faccia a faccia con lui che abbassa lo sguardo sulle mie labbra.

-Però con me hai dormito molto.-

La sua voce è dolce ma sensuale allo stesso tempo, starei delle ora solo ad ascoltarlo parlare.

-Andiamo a lavarci.-

Questo plurale non mi piace per niente.

-Casomai vai, a lavarti.-

-No no, ho detto andiamo.-

Mi nascondo sotto le coperte ma Natsu le tira via facendomi rabbrividire per il freddo, mi prende per i fianchi e mi solleva trasportandomi fino al bagno. 

-Brutto stronzo, hai la doccia in camera, ed è pure grande. Verrò sempre qui a farmi la doccia.-

Mi guarda sorridendo e solo dopo un po' mi rendo conto di quello che ho detto.

Cazzo, non intendevo quello.

-Hai frainteso, intendevo io e basta, solo io, non tu ed io, io punto.-

-Peccato che sia la mia doccia, devo decidere io e caso vuole che tutte le volte che ci sarai tu ci sarò anche io. Sai no, serve per risparmiare acqua.-

-Vuol dire che continuerò a farmi la doccia in quelle comuni, piene di ragazzi belli e nudi, chissà, magari a qualcuno gli si alza vedendomi.-

Il suo sguardo diventa tetro e la sua mascella si irrigidisce in un istante, si avvicina a me e prendendomi per il collo mi sbatte contro il muro, la sua presa è decisa ma non fa male, il suo viso è ad un centimetro da me e i suoi occhi mi stanno facendo perdere il lume della ragione.

-Forse tu non lo ha capito ma sei mio. Nessuno ti può vedere nudo al di fuori di me e se qualcuno osa solo avere delle fantasie su di te gli taglio le gambe.-

La sua rudezza mi distrugge, si sente che è incazzato per quello che ho detto ma era il mio scopo, sono molto bravo a vedere quali sono i punti deboli delle persone e riesco a sfruttarli a mio vantaggio, purtroppo o per fortuna il suo punto debole sono io.

Mi divora con un bacio fatto di lingua e denti che sa di forza e possessione, mi stordisce e sento le gambe iniziare a cedere però non cado perché le mani di Natsu mi tengono stretto per i fianchi. 

Ci stacchiamo solo quando ci manca l'aria, prende i lembi della maglietta che indosso e me la sfila, mi accarezza il torace e sfiora tutte le mie cicatrici facendomi venire mille brividi.
Si stacca dal mio corpo e si avvicina alla doccia, apre l'acqua calda e prima di entrare si toglie i boxer dandomi la piena visione dei suoi glutei sodi, dopo essere entrato si gira verso di me e mi porge una mano, finisco di spogliarmi anche io e lo raggiungo. 

Per quanto questa doccia possa essere grande siamo comunque troppo vicini, sento tutto il suo corpo che mi sfiora e questa cosa mi mette in imbarazzo, ho visto tanti uomini nudi ma nessuno mi è mai stato così vicino.

Natsu si mette dietro di me e appoggia il suo petto alla mia schiena, sento la sua eccitazione sulle mie natiche e questo mi porta ad arrossire fino alla punta delle orecchie.

-Senti l'effetto che mi fai?-

-Zitto.-

-Cos'è? Non dirmi che sei diventato timido adesso.-

Non rispondo perché ha ragione.

-Aspetta un attimo.-

Mi fa voltare verso di lui e mi guarda negli occhi, vederlo così nudo e così vicino mi fa arrossire fino alla punta delle orecchie.

-Sei vergine.-

E' uscito come un sussurro, come se stesse parlando con se stesso. I suoi occhi mi guardano con dolcezza e una punta di ammirazione mentre il mio viso diventa di un bel color rosso vivo.

-Non sai quanto mi rende orgoglioso il fatto che sarò l'unico ad averti.-

-Perché prendi per scontato che io e te faremo sesso?-

-Perché è dalla prima volta che ti ho visto che non riesco a toglierti dalla mia testa, non voglio nessuno che non sia te.-

-Sei uno stronzo lo sai?-

-Però questo stronzo ti piace.-

Si, mi piace, ma non glielo dirò così facilmente.

New life in T.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora