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T/N pov

Panico
Panico
Panico
Non capivo più niente
La mia testa stava esplodendo
Dovevo morire lì ed ora
Io meritavo la fine di tutti gli altri
Nient'altro
《LEVI TI PREGO UCCIDIMI!》gridai con tutto il fiato che avevo in gola.
Lui che pensava ora di me? Ero sicuramente una strana ragazzina con problemi comportamentali, dal carattere bipolare, dal finto sorriso.
Quelle parole le avevo veramente urlate, o le avevo solo pensate?
《LEVI... TI PREGO-》non feci in tempo a finire la frase che iniziai a sentirmi meglio, iniziai a sentirmi a casa...

Levi pov

Quanto aveva sofferto? E per quanto tempo? Stava avendo un attacco di panico, stava gridando parole a caso, che non capivo.
《Ti prego... Ti prego... Ti prego》
Non sapevo come comportarmi di fronte ad una mocciosa strana e mezza impazzita. Che dovevo fare?
《LEVI TI PREGO UCCIDIMI!》
Se voleva morire perché non lo aveva fatto da sola? Mi alzai dalla sedia.
《LEVI...TI PREGO...》
Istintivamente le cinsi la schiena con le mie braccia e lei iniziò a calmarsi. Mi strinse la maglia da dietro e sentii le sue lacrime scendermi lungo il corpo, sulla spalla dove aveva appoggiato la testa. Perché l'avevo abbracciata? Cosa mi aveva spinto a farlo? Non lo sapevo neanche io. Ciò che volevo in quel momento era solo proteggerla.

T/N pov

Adoravo quella sensazione. Quando mi fui completamente calmata, mi accorsi di cos'era successo. Ero tra le braccia di Levi. Ero tra le sue braccia! Da quanto non sentivo il calore di un corpo umano! Solo in quel momento realizzai che desideravo quel contatto fisico con qualcuno da molto tempo.
La posizione in cui stavo era comunque imbarazzante. Stavo tenendo la sua maglia. Mollai la presa e feci come per staccarmi, ma di risposta lui mi strinse a sé ancora più forte di prima.
《L-Levi... ora sto bene grazie...》
Mi lasciò subito a quelle parole, si alzò in piedi, e senza guardarmi negli occhi, tornò a sedersi.
Sentivo già la mancanza di quell'abbraccio... aspetta che?

Levi pov

Ok... sì forse ero leggermente in imbarazzo dopo quello che avevo fatto, ma sentivo che era stata la cosa giusta.
《Ehm... senti...》in realtà non sapevo cosa dire.
《Se vuoi parlarmi di qualcosa io sono qui...》perché stavo dicendo così? Non me ne fregava assolutamente nulla di lei, l'avevo appena conosciuta, eppure sentivo che in qualche modo eravamo simili...
Lei scosse il capo.
《Levi ti ringrazio. Ti prometto che ti farò ritornare nel tuo mondo!》
Perché? Perché? Perché stavo per pronunciare quelle parole?
《Resterò un po' qui a farti compagnia se vuoi, ma non per troppo tempo》
Era compassione? Era voglia di conoscerla? Di capirla? Di scoprire la sua storia? Dovevo tornare dagli altri. Partire per le continue missioni. Salvare Eren per l'ennesima volta. Ridacchiai nella mia testa pensando che poteva essere stato rapito di nuovo. Ma io che avevo fatto per avere quella vita? Dall'altra parte, in quella che doveva essere la mia casa, cosa c'era ancora di speciale per me?
Ovviamente non potevo abbandonare gli altri così. Senza di me non penso ce la faranno a sopravvivere.
Sarebbe stato per poco tempo, poi sarei tornato da dove ero venuto.
Mentre ero assorto in questi pensieri sentii la mia mano venire presa e tirata; la mocciosa mi stava trascinando verso l'uscita della casa
《Usciamo!》disse sorridente.

T/N pov

Avevo voglia di uscire, di cambiare aria, per cui trascinai il moro verso la porta principale. Volevo portarlo da qualche parte. Non penso di conoscere questo suo lato protettivo, ma so che è raro vederlo sorridere. Voglio farlo divertire!
L'esterno sembra una giungla. Per tutto questo tempo non ho mai messo piede fuori casa se non per 5 metri. Non so che animali si aggirino nei dintorni e mi fanno paura.
《Dove l'ho messa? Non mi ricordo...》penso ad alta voce. Sto cercando la vecchia macchina di papà, dovrebbe avere ancora un po' di benzina. È arrivato il momento d'imparare a guidare!
Mi dirigo verso il garage...
《Eccola!》
Levi la guarda in modo strano. Probabilmente starà pensando di che cavolo si tratta.
《Andiamo da qualche parte Levi!》
《Dove mi vuoi portare mocciosa e che è sto affare?》
《Questa è un'automobile e serve per spostarsi》lo feci salire e misi in moto (papà nascondeva sempre le chiavi sotto al sedile). Schiacciai il pedale e, senza la minima idea di come si guida partii velocemente, cercando di fare slalom tra i tanti alberi del mondo esterno. Ma a quale idiota verrebbe mai la stupida idea di andare in macchina in un posto del genere?
A me
《Ma tu la sai usare questa cosa che si muove?》mi chiese Levi dal sedile al mio fianco.
《Ovvio che no!》urlai alzando le braccia e chiudendo gli occhi divertita
《Guarda dove vai, stronza!》
Ero felice, potevo anche andare a sbattere contro un albero non me ne sarebbe fregato niente.
《Oi mocciosa!》Levi prese il volante girandolo di qua e di là mentre io lo guardavo ridendo come una psicopatica.
《Tu potrai anche voler morire ma io no!》
Si girò verso di me e mi guardò negli occhi. Gli sorrisi. Si distrasse.
La macchina sbatté contro un albero, il vetro si ruppe ed i cocci ci finirono addosso.

Un Mondo A Cui Appartenere [Levixreader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora