Capitolo 4 (revisionato)

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Ieri è stato un giorno fantastico: i miei nuovi amici mi hanno fatto fare un giro per la città e ci siamo divertiti tantissimo. Mi sono organizzata con Piper per rivederci oggi per pranzo e ho scoperto dai suoi racconti di ieri che è impossibile uscire senza che qualcuno del gruppo si aggiunga, quindi probabilmente saremo in tanti, non solo in due.

Ad ogni modo, il preside ha deciso che già da domani inizierò ad andare a scuola.
In realtà sono contenta perché ho scoperto che molti ragazzi che ho conosciuto da ieri a oggi vanno nel mio stesso istituto, quindi li potrò vedere più spesso.
Oggi ho ripassato un po' gli argomenti che avevo studiato a San Francisco, perché dovrò svolgere molti test. I professori vogliono conoscermi e capire il mio livello di istruzione visto che sono entrata a fine anno. Dopo aver ripetuto l'ultima materia, esco e mi dirigo verso il parco nel quale il giorno prima ho conosciuto tutti. Piper mi sta aspettando e mi saluta da lontano appena si accorge di me.

È seduta accanto a Luke e Will, che continua a guardarsi intorno speranzoso. All'inizio non capisco perché, ma appena vedo una figura bassa, cupa e vestita tutta di nero, ne intuisco subito il motivo. Infatti, appena se ne accorge anche Will, un largo sorriso si dipinge sulla sua faccia, mentre va a salutare Nico. Intanto che quei due parlano, mi siedo vicino a Piper e Luke -Ciao ragazzi!- li saluto. -Hey Annabeth, eccoti finalmente! Dai andiamo- dice lei sorridendo eccitata. Chissà perché è sempre così emozionata di fare qualsiasi cosa. Anche Luke mi sorride e mi saluta con un cenno della mano.

Ci dirigiamo verso un bar e appena finito di pranzare Piper si gira verso di me -Ti va se ti facciamo vedere tutti i nostri posti preferiti del quartiere?- chiede. -Certamente!- rispondo emozionata. Sono una persona curiosissima, quindi non sto più nella pelle.

Dopo avermi fatto visitare uno skate park, una discoteca, che a quanto pare è molto conosciuta e una piccola piazzetta isolata dal resto del mondo, Piper mi dice che il luogo successivo, nonché l'ultimo, sarebbe stato una sorpresa. "Uff, sono troppo curiosa" penso, ma sorrido e annuisco, spronandola a camminare.
Dopo circa cinque minuti arriviamo in un piccolo vicolo laterale e Pip mi fa segno di seguirla. Sono un po' riluttante, ma decido di fidarmi e continuo a camminare. Arriviamo davanti ad un imponente edificio - se lo si può chiamare così, visto che cade a pezzi ed è recintato da un nastro adesivo rosso e bianco con la scritta "NON ENTRARE".

Vedendo Luke che lo sposta e inizia ad intrufolarsi all'interno sfruttando un buco nella parete, chiedo -Ma non dovremmo seguire quello che c'è scritto sul nastro?- e accenno un passo indietro. Piper mi da una lieve spintarella e risponde -Ma dai Annabeth, dovremmo pur divertirci, no?- e fa un sorrisetto divertito, subito seguita da Nico e Will.

Okay, lo ammetto: ho un po' paura. Questa casa abbandonata è veramente spaventosa, e io non sono ancora sicura di aver fatto la scelta giusta entrando. Ci muoviamo lungo un corridoio con il pavimento di legno, le cui assi scricchiolano ad ogni passo. Dopo qualche secondo sento Will dire -Occhio all'...- ma non fa in tempo a finire la frase, che sono già inciampata in un'asse sporgente. Sto per finire a terra di faccia, perché non ho tempo di mettere le mani davanti, quando due braccia mi afferrano per la vita tirandomi su ed evitandomi una figura orribile davanti ai miei amici. Il mio cuore torna a battere ad una velocità normale, così mi accorgo di essere ancora abbracciata a Luke. Che imbarazzo. Dopo poco sembra rendersene conto anche lui, così mi lascia andare delicatamente e mi sorride imbarazzato nella penombra.

-Grazie- riesco a balbettare. Per fortuna c'è buio, se no avrebbero visto tutti che sono diventata rossa come un pomodoro. Dopo un lungo silenzio imbarazzante, Will finalmente prende la parola -Dai, andiamo avanti- dice. Così, continuo a seguire Pip nei corridoi di quella immensa casa, fino ad arrivare a delle scale pericolosamente distrutte. Luke mi passa davanti e inizia a salire. Dopo poco sento che dice -Okay, non c'è pericolo!- e vedo gli altri che iniziano a salire a loro volta. Mi decido anche io a seguirli, ma non so dove mettere i piedi senza rischiare di cadere o di sfondare il legno marcio. Gli altri, vedendomi in difficoltà, iniziano a dettarmi tutte le indicazioni su dove appoggiare i piedi. -Destra!- dice Nico, così eseguo l'ordine. -Sinistra, poi di nuovo sinistra ed infine destra- questa volta a parlare è stata Piper. Sento la voce di Luke -Destra, destra, sinistra e destra!- Metto il piede a destra, poi di nuovo, poi a sinistra, ma l'ultimo qual era? Provo a guardare, ma non c'è molta luce, così provo ad appoggiare il piede a sinistra. Sento il legno che si sfonda con un colpo secco. Ovviamente. "Mia amata sfortuna, non lasciarmi mai, ti prego" penso ironica, mentre sto per cadere di sotto. Non ho possibilità di attaccarmi da nessuna parte. "Sono fregata" è il mio ultimo pensiero, prima di sentire una mano affermare la mia. -Chase, per oggi siamo a due- sento Luke che scoppia a ridere, mentre mi tira su. 

Finalmente riesco a vedere tutti in faccia, visto che al secondo piano ci sono delle finestre da cui entra la luce, così mentre rispondo ironica -Ma dai, non darti tante arie- vedo lui che fa sporgere il labbro inferiore, facendo il finto offeso. Gli sorrido divertita alzando gli occhi al cielo, mentre mi ripulisco i vestiti dalla polvere e riprendo a seguire Piper su per le scale. Da dietro Luke continua a fare battute come "Sto qui dietro così se cadi ti prendo" e cose del genere. Bene, mi sono già guadagnata la reputazione dell'imbranata.

Finalmente, dopo minuti interminabili di salita, le scale finiscono. Vedendo quello che mi trovo davanti rimango senza fiato: le enormi vetrate permettono di osservare gran parte del nostro quartiere di New York dall'alto. È una vista mozzafiato. Dico solo questo. Mi siedo sul pavimento, subito seguita dagli altri. Rimaniamo così, in silenzio, per non rovinare la magia del momento.

Non so quanto tempo sia passato ma mi va bene così. I pensieri nella mia testa hanno quasi smesso di vorticare e si sono tranquillizzati. Era da tanto che non avvertivo una sensazione simile.

Sto ancora guardando il panorama, quando sento la presenza di una mano sopra alla mia. Non ho bisogno di guardare, per sapere che è quella di Luke. Sto arrossendo, ne sono sicura, ma del resto nessuno si preoccupa di guardare me. Tutti ammirano New York.




Angolo autrice*

1200 parole dai mi sono fatta perdonare per non aver pubblicato ieri.

Grazie a tutti quelli che hanno letto la mia storia, so che sono poche visualizzazioni, ma sinceramente non me ne aspettavo così tante

Comunque tranquilli, questa è una storia percabeth, non su Annabeth e Luke.

Non so più cosa dire*

Ah, già, vi piacerebbe se facessi tipo una raccolta di one shot sulla percabeth o altre ship? (ho un sacco di idee in mente) Ditemelo nei commenti così inizio subito ❤️

Vabbè, alla prossima, semidei e semidee,

Figlia di Apollo 💛

𝚄𝚗𝚊 𝚟𝚒𝚝𝚊 𝚌𝚘𝚖𝚙𝚕𝚒𝚌𝚊𝚝𝚊 - 𝙿𝚎𝚛𝚌𝚊𝚋𝚎𝚝𝚑Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora