𝚄𝚗𝚊 𝚟𝚒𝚝𝚊 𝚌𝚘𝚖𝚙𝚕𝚒𝚌𝚊𝚝𝚊 - 𝙿𝚎𝚛𝚌𝚊𝚋𝚎𝚝𝚑

Capitolo 11 (revisionato)

Percy in questi giorni si sta comportando come se fosse davvero il mio ragazzo. Mi passa a prendere ogni mattina a casa per andare a scuola insieme. Di domenica, visto che non ci sono lezioni, usciamo spesso, anche con il resto del gruppo, o studiamo insieme. Mi abbraccia molto spesso, soprattutto quando c'è Liam in giro... anche se questo mi dispiace perché mi fa capire che lo fa solo per il piano, e non perché gli piaccio, ma questo lo sapevo già. Ogni tanto mi bacia anche, ed è veramente fantastico, ma non so se riuscirò ad andare avanti in questo modo, mi fa sentire veramente falsa... dovrò chiarire con lui prima o poi.

Ma ultimamente ho anche avuto modo di riflettere sul mio comportamento di quel giorno: quando Liam ha provato a baciarmi. In quel momento, avevo pensato che la mia reazione fosse abbastanza adeguata, visto quello che stava succedendo. Ma ora, più ci penso, più mi convinco che quella non ero io: dopo il mio periodo difficile delle medie, sono diventata sempre più forte, fino a riuscire a creare una specie di corazza che mi rende indifferente agli insulti e a tutte le cose negative. Continuando a rifletterci sopra, mi sembra di essere stata debole. Fin troppo debole. Io non sono così, assolutamente. Deve essere cambiato per forza qualcosa da quando sono arrivata qui.

I fatti che possono avermi cambiata profondamente sono pochi, ma molto importanti: ho conosciuto Piper. Poi ho un sacco di nuovi amici. Veri amici. E beh, ho ritrovato Percy. Questa forse è la cosa che mi ha cambiata di più. Un sorriso genuino ha ritrovato posto sul mio viso,  andare a scuola non mi pesa molto, come invece accadeva gli anni scorsi, nonostante mi piaccia studiare. Anzi. In questo periodo, ogni mattina non vedo l'ora di alzarmi e vedere Percy e gli altri. La sera spero che la mattina arrivi velocemente e che non mi faccia aspettare troppo. Insomma, sto finalmente bene. Bene sul serio. In pace con me stessa. Questi ultimi fatti, in qualche modo sono riusciti ad abbattere il muro che avevo creato. Ora sono più debole, è vero, ma anche più forte in un certo senso.

Ma comunque non si dovrà più ripetere una cosa del genere.

La cosa che mi turba davvero, oltre a questo, non sono le provocazioni di Liam e i suoi "amici". No.

Mi sento in colpa perché non riesco a smettere di pensare a Percy.

È come quando piangi, piangi e piangi, anche se continui a ripeterti che non dovresti, che sei debole e che non vorresti piangere. Anzi, è la cosa che vorresti fare meno, ma lo fai. E basta. Non c'è modo di fermarti, né di consolarti. Ecco, per me è così. Percy è come una lacrima per me. In senso buono ovviamente. Non riesco, non POSSO smettere di pensare a lui. Ogni momento libero, ogni pensiero ed ogni parola, mi conduce a lui. Ma io non voglio. Percy è il mio migliore amico da... beh, da tredici anni praticamente. E deve rimanere così. Ho finalmente ritrovato la felicità e non devo rovinarla.

-Annabeth... Annabeth!-

Degli occhi verde mare. I suoi occhi verde mare. Mi stanno fissando divertiti.

-Ci sei?-

-Si, si eccomi, stavo solo pensando...-

-Ehi, tutto a posto?-

-Ehm, certo certo, si tutto a posto-

-Dai, lo sai che ti conosco troppo da non notare quando ti passa qualcosa per la testa...-

Ma perché? Perché è così maledettamente furbo ed intelligente? -No no davvero, non è niente di che-

-Mmmh si certo... dai se non ne vuoi parlare fa lo stesso, ma ricordati che se hai bisogno io ci sono mi raccomando-

-Grazie, Testa d'Alghe- lo abbraccio. Lui ricambia e mi stringe più forte, passandomi tutto il suo calore.

-Ma figurati, di niente. Allora, che facciamo oggi, oltre a studiare?- Ah, vero. Oggi è domenica. -Beh, se ti va potremmo andare in una qualche spiaggia- Vedendo che lui ci pensa un po' su, aggiungo -Con Piper e gli altri. Sempre se ti va, eh- Sembra riscuotersi dai suoi pensieri e mi sorride -Ma certo che mi va. Tutto pur di passare del tempo con te!-