† 𝐎𝐒𝐌𝐍𝐀́𝐂𝐓 †
"La prima donna è Lilith"
"ut peccáta nostra plángere valeámus,
remissionémque eórum, te miseránte,
mereámur accípere."
Dite ad Adamo che non tornerò
Dite ad Adam che
Adam, la figura accovacciata davanti l'entrata del teatro, deve bloccare la bocca con i palmi delle mani pur di non vomitare. Il suo respiro affannato lentamente lo riporta in sé, mentre lo riafferra e sembra non lo abbia più conosciuto per anni un simile privilegio – un'apnea senza fine. Gli occhi sbarrati, come d'una annunciata morte e il corpo tremante trasformano i volti dei passanti, straniti da quella figura così disturbata da eventi più grandi di essa.
Lilith.
Come aveva potuto dimenticare una simile visione? Ora, dopo che il ricordo gli aveva invaso con forza i bulbi e gli aveva graffiato con forza le membra, si dice che per lui un ricordo del genere non sarebbe potuto svanire con così facilità; a vent'anni, quella visione lo aveva colpito come mai nulla era riuscito a fare. Si sentiva così affascinato e succube delle espressioni e del tono severo e solenne che quella giovane ragazza interpretava, con una passione che ardeva con ferocia negli occhi, con i pugni su quel trono che tremavano dall'emozione e dalla forza delle sue parole, che lui sapeva nel profondo lei provasse e avvertisse con ogni parte di sé stessa. Quella costante sensazione di angoscia ora gli afferra le gambe e gli fa tremare le ginocchia. Come ho potuto?
Si alza piano da terra e si guarda attorno, spaesato, mentre si allontana dal teatro – è successo tutto troppo in fretta. Afferra con mani frementi il portafoglio, estraendo la foto, e ora nessuna giustificazione non può reggere: il volto è esattamente quello e quella frase ora lo sta soffocando.
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𝐍𝐈𝐆𝐎𝐀𝐀
Ficción General«Non mi appartieni, Ma sei carne della mia carne.» Copyright © -TRVCHEITE, 2020, All Rights Reserved. |20/03/2020 - 02/04/2021|