✞ 𝐒𝐄𝐃𝐌𝐍𝐀́𝐂𝐓 ✞

114 9 40
                                    

† 𝐒𝐄𝐃𝐌𝐍𝐀́𝐂𝐓 †"Il Verbo era Donna"

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

𝐒𝐄𝐃𝐌𝐍𝐀́𝐂𝐓 
"Il Verbo era Donna"

































"Regina della notte, squarcia i veli delle nostre menti agli argentei desideri occulti

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"Regina della notte, 
squarcia i veli delle nostre menti 
agli argentei desideri occulti."

























9 anni prima

-Adam, non sapevo che stessi frequentando la laurea di Moda e Design, ti vuoi sbrigare? Sai che ti agghindi a fare, tanto Lenka non si concentrerà proprio stasera su di te. - il giovane nemmeno avverte il suo amico, mentre concentrato si sistema il cerchietto in metallo al lobo destro e si accerta che il trucco non si sia già sbavato – che quella maledetta matita fa sempre una brutta fine. Dallo specchio rivolge uno sguardo torvo all'espressione divertita di Sebastien, i capelli tutti arruffati e di un rosso spento, le lentiggini evidenti sulle guance chiare e gli occhi azzurri, sporchi e giocosi. D'un tratto spalanca gli occhi: vorrebbe dare in testa al più piccolo.

-Cazzo, sbrigati! Mi sono ricordato che devo andare a prendere Lýdie! Oddio, oddio, se mi va male con lei per colpa tua ti strozzo te lo giuro! - Adam si gira verso il suo amico, mentre si accende tranquillo una sigaretta, guardando l'altro che è estremamente preoccupato e con le mani nei capelli.
-Tu devi andare a prendere Lýdie, mica io; non sapevo di essere in una tresca. - commenta semplicemente, azzardando un ghigno sul viso, mentre Sebastien lo guarda torvo.
-Ti stavo aspettando perché sei mio amico! - strilla, incrociando le braccia e mettendo il broncio. Adam alza gli occhi al cielo, sistemando la collana nera e stretta al collo.
-Come se non sapessi dov'è l'Hybernia: vedi che ci sono già stato, eh.
-Sono giorni che mi stai facendo una testa grossa quanto una cisterna – Sebastien si indica il capo piccolo e spigoloso – per questo maledetto spettacolo, solo perché parlano di angeli, demoni e inferno; che tra l'altro mica eri ateo?
-E mica voglio andarlo a vedere perché credo, mi pensi così ipocrita? - commenta l'altro, aggrottando le sopracciglia. -Si dà il caso che penso faranno un'ottima rappresentazione tra inferno e Paradiso. Confido che questi fantomatici "Dannati" sappiano un po' di tragedia italiana, altrimenti sono dei truffatori. Ma confido che sarà iconica. Perché sarà iconica. - scandisce alla fine, sistemandosi le ciglia inspessite dal mascara. Sebastien alza gli occhi al cielo, buttandosi a peso morto sul letto.
-Hm, ateo ateo e eretico e eretico, e poi sempre dietro alle religioni stai. - Adam gli lancia dietro il fondotinta sotto gli strilli e le risate del suo amico, mentre lui sorride appena.
-Io lo so che mi ami, - mormora affannato l'altro dalle troppe risate, mentre si alza, - ma ora devi sbrigarti perché faremo in ritardo allo spettacolo e Dio!, se ora non vado a prendere Lýdie è finita! - Adam si alza dallo scrittoio, sistemandosi meglio i pantaloni e la camicia, per poi prendere il cappotto. Si guarda meglio il viso su cui ancora non nota alcun accenno di barba e si gratta una guancia, pensieroso. Prende le sigarette e se le infila in tasca, mentre escono di casa.

𝐍𝐈𝐆𝐎𝐀𝐀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora