DI UNA INDOMABILE RABBIA (16)

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n.d.a. attenti al numero del capitolo.


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<<E' stato incredibile>>

Benny cammina spensierata lungo il marciapiede, spingendo davanti a se una rella piena di vestiti sulla quale ogni tanto salta, scivolando con le rotelle  sul lungomare ormai deserto del Principato di Monaco.

Alle loro spalle lo Yacht Club ha un'aspetto malinconico, con le sue centinaia di sedie vuote e le luci spente, la passerella smontata.

<<Non mi sono mai sentita tanto realizzata in vita mia>> continua la ragazza mostrando un sorriso che va da orecchio a orecchio, gli occhi preda di una luminosità che difficilmente si intravede su quel volto quasi severo.

Davanti a lei, i due addetti alla manutenzione che le ragazze hanno assoldato per aiutarle a portar via i vestiti si scambiano uno sguardo divertito.  Fanno strada portando a loro volta un appendiabiti a testa fino a raggiungere il furgoncino parcheggiato a pochi passi dall'ingresso del Jack.

Nina cammina dietro di loro, dietro Benny, con lo sguardo basso e la frangetta a coprire quel che resta dei suoi occhi. Non ricorda precisamente il momento in cui ha cominciato a piangere, è stato un risvolto naturale di una serata da buttare, ed è tutto ciò che le rimane dentro.

Allora forse meglio piangere, se quando le lacrime finiranno non ci sarà più niente a tenerla in piedi. Meglio piangere, lì dietro, in disparte, affogare nella consapevolezza che quella appena passata sarebbe dovuta essere la notte più magica della sua vita e invece non sa di niente.

Niente.

Persino le lacrime hanno perso il sale.

Max porta tutto con se ogni volta che si allontana e Nina, senza di lui, è pelle, ossa, lividi e due occhi spenti.

Però non ne può più di sentirsi così.

Questa volta ha esagerato.

Questa volta, Nina non può permettersi di perdonarlo.

E mentre osserva lo schermo del cellulare e non trova tra le notifiche il nome che cercava, non una chiamata, non un messaggio, si rende conto che qualcosa oltre le lacrime c'è. Ed è la rabbia.

Comincia come una scintilla, nello stomaco, e passo dopo passo si espande. Fa evaporare le lacrime, le raddrizza la schiena, la fa sopravvivere mentre cominciano a caricare i vestiti nel furgoncino.

Benny la guarda di traverso con aria preoccupata, però non dice niente. Sa che qualsiasi parola andrebbe persa nel vuoto, che Nina quando si tratta di Max sa ascoltare solo se stessa. La ragazza rossa è anche un po' stanca di vederla così, di dover ogni volta osservare la delusione farsi strada sul volto della sua migliore amica tutte le volte che Max non solo non è all'altezza delle sue aspettative, ma è ben al di sotto dello standard di comportamento che dovrebbe tenere un amico, o un amante, o mezzo fidanzato, o come più gli piace definirsi, nei confronti di una persona alla quale anche un minimo dovrebbe tenere.

I NERVI // MAX VERSTAPPENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora