DI CIÓ CHE SIAMO (12)

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Grazie

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Grazie.

Max ci mette ventotto ore, trentasette minuti e una manciata di secondi per mandare quel misero, scarno, eppure fondamentale messaggio a Nina, la quale un po' per curiosità e un po' per disperazione aveva cominciato a contare il tempo.

Alla ventesima ora aveva gettato la spugna, convinta che non si sarebbe più fatto sentire. Invece, quattrocentoottanta minuti dopo essersi arresa, ecco che deve ricredersi.

E contare i secondi potrà anche essere stupido, ma far caso al tempo no. Il tempismo è tutto.
Certe cose potrebbero essere perfette e invece alla fine non si trovano, magari solo perché un tassello è andato al proprio posto un minuto più tardi, o un attimo prima. E Max e Nina certo non sono perfetti e certo non hanno mai avuto il tempo dalla loro parte, però quel messaggio le dice che non è ancora finita.
Questa volta però non permetterà loro di sbagliare, fosse pure costretta a trovare un modo per comandare il tempo e fare tutto come si deve, quando si deve.

@Nina: come stai?

Invia per poi lasciare il cellulare sulla scrivania davanti a se e cominciare a battere la matita sul legno, con ritmo cadenzato, osservando lo schermo nero.

Precisamente trenta battiti dopo un campanello preannuncia l'arrivo di una risposta.

@Max: dormito quattordici ore, vomitato almeno altre tre volte, mandato a quel paese Jos.

@Max: sto splendidamente

Nina rilegge più volte il messaggio, sorridendo davanti a quell'affermazione quando si ritrova a recitarlo con la sua voce nella testa, immaginando il ghigno disegnato in quel momento sulle sue labbra, la rughetta contrariata sulla fronte.

Si prende giusto il tempo di qualche respiro, poi digita sulla tastiera ciò che si era già prefissata di dirgli. Nelle ore passate ad attendere sue notizie si è studiata attentamente ogni mossa, calcolando le diverse varianti del suo messaggio in base a quando si fosse degnato di farsi sentire.
Se le avesse scritto prima, il suo messaggio sarebbe stato più dolce, comprensivo.
Se le avesse scritto dopo le quarantotto ore, si sarebbe obbligata a non rispondergli.

In quella fascia intermedia invece, l'sms suona così:
@Nina: sigaretta sotto casa?

@Nina: è l'ultima volta che ti propongo qualcosa.

Si rende conto che è un po' ridicolo ridursi a provarci ancora una volta, che forse avrebbe dovuto smetterla settimane fa di cercarlo. Non potrebbe mai chiudere con lui però senza aver provato a giocare tutte le carte a sua disposizione. Un'ultima occasione è tutto ciò di cui ha bisogno. Se le dirà di no le sarà soltanto d'aiuto.

Saprà di aver fatto tutto ciò che era dignitosamente possibile fare, e anche un po' di più.

Saprà che -

I NERVI // MAX VERSTAPPENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora