È una Bakudeku in stile shonen con un intero arco narrativo dietro (Battaglie, fidanzamenti, intrighi, litigi, funerali, ecc).
Amo approfondire i personaggi a livello psicologico e i loro cambiamenti, perciò non aspettatevi baci appassionati e effus...
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Izuku pov
Rimango al fianco di Kacchan fino al suo risveglio, ho paura di come possa reagire una volta appresa la terribile notizia ma voglio esserci per poterlo confortare.
Gli tengo la mano mentre dorme e penso a cosa dovrà affrontare una volta sveglio. La perdita dell'udito, anche se solo dall'orecchio destro, è un duro colpo per una persona qualsiasi... figuriamoci per un aspirante eroe.
Lo noto riprendere conoscenza e mi alzo entrando nel suo campo visivo. Mi rivolge uno sguardo stralunato e ancora mezzo addormentato. Gli sorrido appena.
Deku: <<Ben svegliato, Kacchan>>
Kacchan: <<Deku...>>
Deku: <<Siamo in ospedale, vuoi che ti chiami il dottore? Hai bisogno di qualcosa?>>
Faccio per spostarmi con l'intenzione di versargli un bicchiere d'acqua ma mi prende il polso fermandomi. Mi volto a guardarlo.
Kacchan: <<Non sentirò più, vero?>>
Mi ammutolisco non sapendo che dire, non mi aspettavo subito una domanda così diretta. Lo guardo in viso e incrocio il suo sguardo, i suoi occhi prima di un brillante rosso rubino ora sono cupi e spenti tanto da sembrar aver perso la loro colorazione originale.
Deku: <<Kacchan...>>
Kacchan: <<... Capisco.>>
Abbassa lo sguardo stringendo le labbra tanto da farle diventare una linea sottile. Provo ad accarezzarlo ma si scosta bruscamente. Rimango in silenzio, immagino abbia bisogno di essere lasciato solo...
Deku: <<Vado ad avvisare il dottore, okay?>>
Non mi risponde e decido di chiamarlo comunque, appena chiudo la porta alle mie spalle lo sento iniziare a singhiozzare. Rimango nei dintorni facendo in modo che non entri nessuno, non voleva farsi vedere nemmeno da me... ha bisogno di sfogarsi in solitudine. Rimango per un quarto d'ora fuori dalla sua stanza poi, quando lo sento calmarsi, vado a chiamare il dottore.
Aspetto in corridoio fuori dalla sua camera finché il medico, non mi fa cenno di entrare, li raggiungo e mi siedo sulla poltroncina accanto al letto.
Gli hanno fornito un dispositivo acustico provvisorio mentre gliene costruiscono uno su misura, hanno già inviato la richiesta anche al dipartimento di supporto per crearne uno da combattimento. Sospiro di sollievo, è una splendida notizia... Sorrido a Kacchan e lui mi risponde con un mezzo sorriso con ancora gli occhi lucidi per il pianto.
Appena rimaniamo soli mi siedo sul bordo del suo letto.
