KELLY.
"Ora sono qui." Risposi con quel filo di voce.
Si alzò con calma dalla sua postazione e venne con le mani nelle tasche verso di me.
Mi alzò delicatamente il mento per non farmi male e con cautela analizzò il mio viso strizzando gli occhi."Cosa ti ha detto Zayn?" Domandò fissandomi.
"N-niente Mr. Styles, n-niente." Balbettai cercando di non tremare, provavo solo paura.
Quei pochi raggi di soli che penetravano dalla finestra venivano oscurati dalla schiena di Harry, impedendo così la vista.
"Non mentirmi." La sua voce si fece sempre più bassa e la paura che già provavo ormai era aumentata a dismisura.
"Non mi ha parlato di te." Risposi deglutendo.
"Mrs. Stewart, sii sincera." Disse prendendomi il polso e stringendolo.
Emisi un gridolino e socchiusi gli occhi nella speranza di sopportare il dolore.
"H-ha detto s-solo che s-sei un mostro." Balbettai ormai rassegnata.
Sospirò e mollò la presa.
"Rimani qui." Mi ordinò.
"Ho delle faccende da sbrigare." Mi giustificai torturando le mie nocche.
"Le sbrigherai qui, non posso lasciarti da sola un attimo." Sbuffò mettendosi una mano ai capelli e voltandosi verso la finestra.
Obbedii rassegnata e compilai gli ultimi documenti.
Sentimmo bussare alla porta, alzammo lo sguardo contemporaneamente e Harry ammiccò un "avanti " poco convinto.
Una figura entrò e camminò verso Harry, una bionda fatta male, alta con due palle da bowling, al posto del seno.
"Cosa vuole Jennifer?" Domandò seccato.
"Oh niente, volevo solo passare un po' di tempo con lei Mr. Styles." Sorrise scoprendo un po' il seno.
"Che puttana." Pensavo.
"Le ricordo che siamo in un'azienda, esca dal mio ufficio e riprenda il sul lavoro." Disse puntando il dito verso la porta.
Sbuffò e se ne andò provocando un rumore assordante con quei tacchi che sembravano trampoli al posto delle scarpe.
"Le dovevo dire una cosa." Richiamò la mia attenzione fissandomi.
Alzai lo sguardo verso di lui e feci cenno di continuare.
"Terremo un incontro a New York, avevo intenzione di portarla con me", prese una pausa e continuò " lei dovrebbe fingere di essere la mia ragazza."
Sgranai gli occhi.
"Perché?" Domandai quasi sotto shock.
"Sono single da molto tempo, non vorrei che la gente pensasse che sono..." Fece segno in modo che lo capissi.
"Ho capito, va bene Mr. Styles. Solo perché lavoro qui, altrimenti avrei rifiutato." Dissi picchiettando la penna sulla scrivania in vetro.
"Lo avrebbe fatto lo stesso, lei è troppo attratta da me Mrs. Stewart." Si vantò sussurrandomi queste parole.
"No." Mentii arrossendo.
"Bacia molto bene Mrs. Stewart." Rise spostandomi i capelli a un lato.
"Grazie." Farfugliai.
SPAZIO AUTRICE
scusate se non ho aggiornato, ho avuto un po' da fare e mi ero pire addormentata verso le 16:16 e poi sono uscita con una mia amica, quindi super mega giornata.
Buona giornata della memoria (piango gli oceani per tutte gli angeli volati in cielo) e inoltre farò una piccola storia su questa giornata, la storia sarà corta quindi spero vi piaccia la short story che farò e niente, baci.
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Work
FanfictionKelly Stewart è una ragazza affascinante, testarda e fredda. Vive con la sua migliore amica Cassie, la quale proporrà a Kelly un posto nella famosa impresa "International Styles", comandata dal signor Harry Styles un uomo misterioso, di poche parole...