Capitolo 10

619 21 12
                                    

KELLY.

In questo momento preferivo buttare un quaderno al muro, piuttosto che rimanere seduta a una stupida scrivania durante la pausa. Snervante.
Sentivo i miei colleghi scambiarsi parole prese con una risata poco convinta, mentre io, ero ancora nel mio ufficio con un mal di testa enorme e molto probabilmente il ciclo, considerando la mia crisi di nervi.

"Disturbo?" Qualcuno entrò nel mio ufficio, non badai all'aspetto, non lo guardai. Accennai un "no" con il capo e posai la penna.

"Volevo passare un po' di tempo con te, sono solo lì." Alzai lo sguardo e vidi Zayn poggiato al muro seguendo con gli occhi i miei movimenti.

"Tu che ci fai qui?" Domandai alzandomi.

"Lavoro no?" Sbuffò lui.

Sospirai rassegnata e camminai verso la porta, la sua figura mi impedì l'accesso.

"Stai andando da Harry vero?" Domandò stringendo il mio braccio con forza.

"Non ti dovrebbe interessare, o meglio, non ti interessa." Risposi trattenendo un gridolino di dolore.

"Invece mi interessa, non devi stare vicino a quel mostro, per colpa sua è-" Urlò sbattendomi con forza al muro.

"Non ha fatto nulla di male!" Non gli feci terminare la frase che subito mi scagliai contro di lui imitando il suo tono di voce.

"Lui non ti ha detto niente, ha paura." Sussurrò al mio orecchio.

"Cosa succede qui?" Harry entrò dalla porta e distaccò Zayn da me.

"Mr. S-styles." Balbettai impacciata.

"Esci Zayn, Diana ti aspetta fuori." Ringhiò contro Zayn facendo segno di andarsene.

Zayn fece come gli fu imposto, lasciando me e Harry soli.

"Ti ha fatto male?" Domandò avvicinandosi.

"Un po', ma non importa. Sto bene." Mentii massaggiandomi delicatamente il braccio.

"Non ti ha detto niente, vero?" Domandò mettendosi una mano nei capelli.

Di certo non gli avrei detto detto di quello che Zayn mi stava per dire, mi sarei inventata una scusa per levarmelo di torno.

"No, non mi ha detto niente." Mentii di nuovo.

"Sentivo delle urla." Disse lui giocando con la penna che avevo precedentemente posato sulla scrivania del mio piccolo ufficio.

"Ehm...magari hai sentito male, stavamo solo parlando." Torturai le mie nocche e guardai il pavimento ben lucido.

"Non mentirmi Kelly." Ringhiò avvicinandosi pericolosamente a me.

Indietreggiai facendo attenzione a non inciampare su qualcosa. Mi veniva in contro, lo sentivo pericolosamente vicino, ero davvero preoccupata, anche se lo ero molto tempo prima.

Un messaggio mi salvò in tempo.

Lucas: Tesoro, vieni alla reception, devo parlarti. Xx Lucas.

Tirai un sospiro di solievo e camminai verso la porta, la aprii e salutai Harry. Mi diressi alla reception dove mi aspettava Lucas e lo salutai con un sorriso finto.

"Finalmente, ti aspettavo." Sorrise lasciandomi un tenero bacio sulla guancia.

"Non dovresti essere al tuo salone?" Domandai sistemandomi la giacca.

"Oh no, c'è Eiden, la mia ragazza. Le ho chiesto di badare al salone fino al mio ritorno." Sorrise facendo una piccola smorfia.

Aveva una ragazza? Io pensavo fosse gay, beh, buon per lui.

"Di cosa volevi parlarmi?" Domandai poggiando un gomito sul banco della segretaria.

"Vieni." Disse facendo cenno di seguirlo fuori.

Feci quello che mi disse e lo seguii fuori.

WorkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora