- 9 Capitolo - Halloween!! (Nuove informazioni 1)

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Una giornata diversa speravo.......

Mi alzai come ogni mattina, con la testa dolorante e i capelli da zombie assatanato, andai in cucina feci colazione, e mi recai in bagno a lavarmi.

Mamma e Marco come ogni mattina alle 06:00 erano giá a lavoro.

-Spence, sei pronta?- chiese Luke -quasi- dissi -scusa se ieri ti ho portato via da scuola- disse lui -non preoccuparti sono complice anche io- dissi, uscì dalla mia stanza e mi vestí di fretta, mi misi un maglione grigio con un cuore bianco, jeans chiari e convers nere con delle piccole borchie ai lati, mi sistemai i capelli e andai in cucina dove c'era Luke che mi aspettava seduto sul divano -andiamo?- chiesi -si- dissi, entrammo in macchina e andammo a scuola.

Andai da Caty che era con Cal e Ash -ciao ragazzi- dissi sollevando la mano per salutare -amore- disse Cal mi presi dai fianchi e mi baciò, ci baciammo per almeno due minuti con la lingua -comunque ciao Spence- disse sorridendo Caty -finalmente un momento insieme- disse Cal -in realtá dovrei andare in classe- dissi -no dai- disse tra piccoli baci -e vabbè- dissi continuando a baciarlo -ehila amici- disse Luke, io e Cal eravamo ancora attaccati come delle cozze -bene vedo che sono molto desiderato- disse lui, Caty e Ash si stavano pure baciando, e Luke era lì come un tonto.

La campanella suonò e andai in classe. -Spencer Santos- mi sentii chiamare -Feliza Garcìa- dissi io -sta sera andrai alla festa?- mi chiese -e a te cosa importa- dissi incrociando le mani -sai è al capanno di Paloma e lei é la mia migliore amica- disse -allora lo dirò a lei se verrò o no, ciao- Feliza aveva 16 anni, andava al terzo anno del liceo classico, me ne andai lasciandola impalata la davanti, entrai in classe e mi sedetti al mio posto, Caty non era ancora arrivata, il prof entrò chiuse la porta e iniziò a fare l'appello.

Dopo due minuti entrò Caty -buongiorno, scusi per il ritardo- disse lei a testa bassa -scusata signorina Hernández- la scusò il prof. -Caty come mai cosí tardi?- le sussurrai all'orecchio -Ash mi ha trattenuta- mi disse -uuuuuu! E che avete fatto?- chiesi -nulla! ci siamo organizzati per stasera!- mi rispose lei -capito- sorrisi e mi girai per seguire la lezione di matematica.

Per due ore intere stetti a pensare cosa sarebbe successo la sera di halloween! Pensieri e sentimenti tutti di seguito! Stavo scoppiando alchè chiesi al prof se potevo uscire, andai in bagno, avevo troppa nausea, mi stavo facendo la pipì addosso -o mamma voglio dormire ho un bordello di nausea cazzo- dissi a Caty -beh, ieri a che ore sei andata a dormire? - disse Caty -non lo so- dissi, entrai nel bagno e dopo qualche istante vomitai -o maria Spencer- urlò Caty, mi teneva i capelli e quando finii di vomitare, mi prese un fazzoletto e mi aiutò a pulirmi -che ti succede?- mi chiese -non lo so, ho una nausea, ho sonno- dissi -Spence vado a dire al prof che stai male- disse lei alzandosi. Andò in classe e dopo qualche secondo ritornò.

-Spence, cosa ti senti di preciso?- mi chiese -mal di stomaco, di pancia, nausea- dissi -sei troppo stressata vero?- mi chiese, non potevo dirle che ero stressata perchè avevo tre fidanzati e tra cui uno è il mio fratellastro e faccio sesso con lui, -sono raffreddata nulla di che- dissi mi alzai e andai in classe.

Suonò la campanella della ricreazione, e andai al bar.

-ehi Spence- mi chiamò Luke -ciao- dissi -sta mattina non mi hai cagato proprio- disse, non ci guardavamo -forse perchè ero con il mio ragazzo- dissi -adesso lo chiami il tuo ragazzo?- mi disse -e come dovrei chamarlo?- dissi -Calum- mi disse lui guardandomi -sta zitto- dissi io, non lo guardavo -ehi ti faccio cosí schifo che non mi guardi- mi disse -senti va via- gli dissi -Caty mi ha detto che sta mattina hai vomitato- mi disse -si è vero ma poco, aciditá- dissi io gurdando la fila al bar -Spencer mi preoccupo per te e se mangi e poi vomiti sbagli- mi disse -non sono affari tuoi e se avessi qualcosa non è un problema tuo- dissi, mi tirò dal braccio e mi portò lontana dalla gente -e adesso che ho fatto per essere trattato così?- chiese -mi dispiace, il problema non è il mangiare- dissi - e qual'è?- chiese -nausea, sonno, mal di pancia- dissi -nausea? È per questo che mi hai trattato così prima?- chiese stranito -si credo- dissi -ok, adesso andiamo- mi disse andando via, era rimansto perplesso, ma chissá cosa credeva che avessi.

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