capitolo 10 ↬ 𝘴𝘵𝘦𝘭𝘭𝘦

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«Can we pretend that airplanes
in the night sky are like shootin'
stars🌠



«Can we pretend that airplanesin the night sky are like shootin'stars?» 🌠

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"Benedetta mi ha chiesto se stasera vogliamo fare un giro in città con lei e gli altri." Alessandra raggiunge Eleonora, che si trova in cucina.

"Sì, ci sto!" risponde la più piccola, che in realtà sa già tutto.

"D'accordo, allora dico loro che ci saremo."

Qualche ora più tardi, dopo essersi preparata, la maggiore fa capolino in soggiorno.

"Ale, questa sera resto a casa, sto poco bene." le dice Eleonora, distesa sul divano.

"Okay, chiamo Benedetta e le dico che noi non usciamo." afferma l'amica, afferrando il cellulare.

"Cosa? No! Tu vai, io posso cavarmela da sola!"

Alessandra inarca un sopracciglio. "E se avessi bisogno di qualcosa?"

"Si tratta solo di un pò di mal di pancia e mal di testa, niente di cui preoccuparsi."

La più grande emette un sospiro. "D'accordo, ci vediamo più tardi, allora."

Nel momento in cui scende giù, si rende conto che é presente solo Mirko.

"Hey." la saluta il riccio, osservandola.

"Ciao." ricambia lei, sorridente.

"Oh, mi sta chiamando Riccardo." borbotta il ragazzo, pochi istanti dopo. "Bro, dimmi. Ah, d'accordo, ci vediamo domani." continua, chiudendo la chiamata. "A quanto pare Riccardo non ci sarà, ha avuto un imprevisto." conclude, al che la giovane annuisce. "Eleonora?"

"Non si sente granché bene."

I due rimangono ad aspettare Benedetta e Alice per un pò, finché la bionda non manda un messaggio ad Alessandra.

"Ehm, Mirko, Benedetta mi ha scritto che lei ed Alice sono rimaste bloccate nel traffico ad Ostia, quindi non faranno in tempo." lo informa lei, sbuffando leggermente. "E ora? Che si fa?"

"Mi é venuta in mente un'idea. Sali in macchina, ti porto in un posto."

*
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"Wow, ma é stupendo qui!" esclama Alessandra, guardandosi attorno.

Si trovano in una collinetta dove é possibile avere un'ampia vista di Roma.

"Sono contento che ti piaccia." risponde Mirko, mettendosi le mani in tasca. "Vengo sempre qui quando ho bisogno di riflettere."

Si siedono poi sull'erba e restano per un pò in silenzio. Non é un silenzio imbarazzante, ma piacevole.

"Da quanto tempo conosci questo posto?" indaga l'aspirante giornalista, voltandosi verso di lui.

"Circa cinque anni, credo, vengo qui ogni volta che mi sento perso. Sai, apparentemente può sembrare che io abbia una vita fantastica, ma non é così... per carità, ne sono abbastanza grato e soddisfatto, ma anche io, come tutti, ho dei momenti no."

"Lo capisco." ammette lei, sincera. "Penso che nessuno abbia una vita perfetta, anche io mi sento persa a volte, non é sempre facile... quando ero piccola dissi ai miei che avrei voluto vivere una vita solo di momenti felici. Loro mi risposero che sarei stata felice sicuramente, ma che purtroppo non sarebbe stato sempre tutto rose e fiori, perché la vita ci riserva anche brutte sorprese."

"É così." bisbiglia l'attore, ammirando l'orizzonte.

Ben presto Alessandra si sdraia sull'erba e incrocia le mani sotto la testa.

"Cosa fai?" le domanda il riccio, divertito.

"Guardo le stelle." dice l'altra, in tono ovvio. "Su, fallo anche tu."

Il ragazzo scuote lievemente il capo, poi le si sdraia accanto. Chiacchierano a lungo, non si accorgono del tempo che passa.

"... beh, sicuramente avrai un sacco di ragazze attorno." constata Alessandra, lanciandogli una rapida occhiata.

"Forse é così, ma solo perché sono piuttosto famoso." rivela lui, sbuffando. "Per tutti quanti, ormai, sono soltanto un attore."

"Tu sei molto più di questo." confessa la giovane, ricevendo in cambio un suo sorriso.

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"Mi sono divertita molto stasera, grazie." Alessandra si porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Anche io." Mirko annuisce piano.

Entrambi si guardano intensamente, senza dire nulla e in completo silenzio.

"Bene, grazie anche per avermi riaccompagnato a casa." prosegue lei, un tantino in imbarazzo. "Buona notte."

"Buona notte."

L'aspirante giornalista scende dall'auto e, non appena entra in casa, si accorge che l'amica sta già dormendo. Cerca così di non fare rumore e si reca in camera sua.

Dopo aver indossato il pigiama, si butta a peso morto sul letto, assonnata, ma felice.

𝐈𝐍 𝐘𝐎𝐔𝐑 𝐄𝐘𝐄𝐒 | 𝘮𝘪𝘳𝘬𝘰 𝘵𝘳𝘰𝘷𝘢𝘵𝘰Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora