- capitolo 2-

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Arrivata in camera poggiò lo zaino sulla sedia e rizzò la sua spada dalla vita per farla irrigidire, era sempre stata fiera della sua scelta, anche se sapeva che era una delle armi più difficili da maneggiare col tempo era riuscita a stupire tutti con la sua maestria con l'ururmi, una spada scomponibile con pezzi tenuti assieme da un filo di elettro e con il giusto polso poteva essere un arma tanto letale quanto particolare come cintura, accessorio o bracciale. L'arma era bene intarsiata con l'argento e alcuni zaffiri regalati da sua madre, si rifiutava di deporla nell'apposito scomparto nell'armeria perché tanti bramavano questa antica spada creata da alcune tribù indiane, nascosta e poi ritrovata da suo padre, che alla sua morte gliela lasciò in dono, non se ne separava mai.

La porta si aprì di colpo, Brie già pronta per l'allenamento alle cinque di mattina andava a svegliare la sua amica come avrebbe ogni giorno però stavolta era già in piedi e preparata

- fammi indovinare: ti ha beccata?- fu la prima cosa che disse

Lei non rispose ma fece come un accenno ad un triste "si" con la testa e le labbra

- dai su un po' di felicità! oggi ci sono buone notizie- cercò di stemperare la situazione

- non dirmi che un altro cacciatore verrà da Idris perché non riuscirei a fare di nuovo la parte della brava nipotina del capo dell'istituto-

- no, assolutamente meglio-

- spara-

- sta sera verranno dei cacciatori dall'istituto di Londra- disse Brie esageratamente eccitata

- non è qualcosa per cui esultare- chiarì Sophie più seria del previsto

- sempre bravissima a rovinare le aspettative, tu, so che gli inglesi non sono il massimo però potresti farlo una sforzo-

- tu non capisci, se arriveranno degli altri cacciatori significa che c'è un pericolo che noi da sole non riusciamo a fermare! Qualcosa di grande e pericoloso che richiede altra forza, altre armi, altre persone-

- magari vengono per una visita alla città, non essere sempre così drammatica-

- Brie... quanti sono?-

- tre, due ragazzi e una ragazza-

- come lo sai? Mia zia non ha ancora dato l'avviso-

- ieri sera mentre tornavo in camera dalla mensa sono passata per il suo ufficio e la porta era socchiusa, l'ho sentita parlare di due giovani shadowhunters e una cacciatrice, la ragazza di uno dei due

- interessante, sai i nomi?-

- a cosa ti interessano i loro nomi?-

- tu dimmeli e basta!-

- non li ho sentiti, forse ce li dirà lei durante la comunicazione-

- probabile-

- adesso basta spettegolare, vieni ad allenarti, non vedo l'ora di farti un po' male-

- speraci- concluse Sophie prima di recarsi alla sala.

Durante il loro allenamento le ragazze ricevettero l'avviso di recarsi nell'ufficio del capo dell'istituto, dopo una ripulita, per un annuncio importante.

- pronta per scoprire il nome del tuo futuro marito?- disse Sophie senza poter fare a meno di sorridere

- ha ha, non sei affatto divertente- rispose irritata l'amica,

- andiamo a cambiarci prima di avere un richiamo per il ritardo-

- d'accordo- bofonchiò stanca Brie

Dopo essersi sistemate entrarono nella sala dove gli altri le stavano aspettando, nell'istituto vivevano solo poche persone: Sophie Herondale, Gwen Herondale, Brie Lovelace, Gilbert lightwood-Bane, il cuginetto di Brie, e Tom Branwell, un cacciatore di mezza età al servizio di sua zia.

- finalmente- la voce di Gwen era molto irritata dal loro leggero ritardo

prima che Sophie potesse dire una parola sua zia continuò

- adesso che ci siamo tutti vi volevo informare che sta sera arriveranno tre cacciatori dall'istituto di Londra per aiutarci a combattere un nemico rivelatosi più potente del previsto-

- perché non sappiamo chi è o cosa è? perché ce lo hai tenuto nascosto?- Sophie interruppe bruscamente la zia

- perché sapevo che avresti potuto farti male credendo di poterlo sconfiggere da sola-

- da quando in qua ti preoccupi per me-

- Sophie!- la fermò Brie facendola calmare -lascia finire tua zia- continuò

- grazie Brie- con calma disse Gwen

- stavo dicendo. Arriveranno degli ospiti da lontano per offrirci il loro aiuto, sono tre giovani shadowhunters: Liam Blade, Noah Nightshade e Kathrine Monteverde.

- nomi forti - sussurrò brie all'orecchio dell'amica

Gwen le lanciò un occhiata per farle capire che l'aveva sentita

- adesso dimmi chi è che dobbiamo fare fuori- continuava ad insistere Sophie

- no. non uccidere, catturare-

- un nome-

- behemot-

- chi è lui?- chiese Brie

- non è un lui, è una lei- una voce che proveniva da dietro la ragazza

- è una creatura demoniaca leggendaria mutaforma, un demone mescitore- continuò la voce

- Tom!- lo rimproverò Gwen

- no Gwen, devono sapere- la interruppe

- cos'è un demone mescitore?- chiese Sophie prima guardando la zia e poi il cacciatore con aria sospettosa

- una creatura che mescola verità e menzonnia, una manipolatrice, può farti credere tutto quello che vuole lei senza neanche sforzarsi. Cambia forma per confondere gli avversari quindi potresti combattere con il mostro più spregevole di edom come con il bambino più dolce del mondo-

- o mio dio- Sophie non aveva mai sentito di una cosa del genere

- fortunatamente l'istituto di New York custodisce alcuni dei sigilli più potenti tra gli shadowhunters-

- perfetto allora- esultò brie - andiamo a fare il culo a quella stronza-

- aspetta!- la fermò sua zia

- è troppo potente per essere rinchiusa nella configurazione Malachi quindi prima di procedere bisogna ferirla- continuò lei

- ho capito che non dobbiamo ucciderla-

- non si tratta di questo- si intromise Tom

- essendo una creatura mescitrice può essere uccisa, e quindi ferita, solo dal suo creatore-

il volto di Sophie si trasformò in un vero e proprio urlo di rabbia

- fortunatamente- sua zia aggiunse - per creatore si intende l'oggetto che l'ha portata in vita-

- cerchiamolo allora- Brie chiarì l'evidenza

- non dobbiamo cercarlo: ce lo abbiamo già- sorrise tom

- e dov'è?- adesso Brie era davvero confusa

- Sophie, la tua spada- rispose lui.

Shadowhunters: la nuova discendenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora