- capitolo 7 -

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- Allora- disse Sophie mentre prendeva un po' di zuppa dalla pentola della mensa - qual è la tua arma, Katherine?-

la ragazza era accanto a lei che si serviva con della carne, sorrise

- ho due spade Katana, le porto sempre dietro la schiena- si fermò - me le ha regalate mia madre-

si sistemò i suoi capelli rossi dietro un orecchio

- e tu, Noah?- la parola passò a Brie, che era seduta accanto al ragazzo

- tutto quello che posso lanciare, coltelli, Kunai - sorrise e mostrò due coltellini dalle maniche, poi fece segno alla ragazze di mostrargli la sua

- io ho ereditato l'arama di Isabelle Lightwood- disse fiera mostrando il polso, a cui era arrotolata la sua frusta argentata a serpente. - quest'arma ha sconfitto Jonathan Morgerstern- disse ridendo dando uno sguardo a Sophie che subito disse

- non è andata così-

- allora come è andata- si intromise Liam

- Clarissa Ferchild, la mia bisnonna, ha ucciso suo fratello, Jonathan Morgerstern-

- con i poteri che hai anche tu- dedusse lui

- se li hai ereditati dalla tua bisnonna i doni, come mai non sono scomparsi nelle generazioni, con l'altro sangue?- chiese Noah

- io non li ho ereditati solo dalla mia bisnonna ma anche dal mio bisnonno, Jace Herondale, che aveva quasi gli stessi doni, grazie al sangue di Ithuriel. E i loro due poteri insieme, essendo uguali, erano molto potenti, doni che mai nessun cacciatore aveva ricevuto dall'angelo, e, credimi, si potranno tramandare per ancora molto tempo- spiegò lei lasciando tutti a bocca aperta

- Liam- poi continuò - posso farti una domanda un po' personale?-

- certo- rispose lui

- come mai la tua arma è l'arco se la tua famiglia è un esperta di spade?- chiese infine sedendosi sulla sedia accanto a lui

- gli è sempre piaciuto infrangere le regole- però sta volta fu l'amico a rispondere scherzando. Liam sorrise e continuò

- tutti i membri della mia famiglia hanno sempre avuto le spade come armi, di tutti i tipi possibili, io volevo fare un torto ai miei genitori, non mi stava bene seguire tutte le loro regole e fare il loro burattino- lasciò tutti senza parole, o almeno senza qualcosa con cui rispondere, o consolarlo.

Ci fu un minuto di silenzio molto imbarazzante che venne interrotto dall'entrare di Tom Branwell nella mensa

- ho un annuncio da farvi- disse in modo serio, ma non serio come quello di Gwen, un po' meno serio e più rilassato. Tutti smisero di mangiare e lasciarono le posate.

- il capo dell'istituto vuole riferirvi che domani mattina andrete tutti ad un udienza con la regina Seelie se non riuscirete a trovare niente sulla spada-

Sophie e brie si preoccuparono che Gwen avesse potuto sentire la loro conversazione sulla corte e le informazione che potevano ottenere.

- perché dobbiamo venirci tutti se la cosa riguarda solo Sophie e Liam?- tutti fissarono Brie per la stupidaggine che aveva appena detto

- che c'è?!- si fermò - odio quella reginetta viziata che sta li senza fare niente da cinquecento anni, è antipatica e presuntuosa- giustificò la sua considerazione

- Gwen vuole che iniziate a conoscervi meglio, e potete farlo solo andando in missione insieme. Niente storie- concluse

Senza volerlo, e per fatto totalmente casuale, Sophie si voltò per dare uno sguardo a Liam per esaminare la sua reazione alle parole di Branwell però non potè fare niente dato che si ritrovò i suoi di occhi addosso prima ancora che lei potesse girarsi.

I ragazzi continuarono a finire la cena dandosi consigli su come rivolgersi alla regina Seliee e a progettare un piano B di fuga nel caso le cose fossero andate male.

Circa un ora dopo Sophie era già nella biblioteca ad iniziare le ricerche sulla spada. Come previsto entrò Liam per tenere onore al loro appuntamento.

- hai trovato qualcosa?- era sull'arco della porta

Sophie si girò di scatto e subito i suoi occhi notarono la sfumatura verde di quelli del ragazzo e di istinto guardò alla sua mano destra: un altro grande anello con uno smeraldo al centro che spiegava il colore degli occhi.

- ecco perché eri in ritardo, hai preso il sigillo- si avvicinò al ragazzo e gli prese la mano per osservare l'amuleto, un gesto veloce ma gentile, poi si allontanò e ritornò alle ricerche

- prima non riuscivo a capire come mai i tuoi occhi e quelli di Brie erano così diversi- adesso era lui ad avvicinarsi e a prendere la collana di Sophie

- ottima scelta- disse

Sophie decise che era troppo vicino e si allontanò

dopo un attimo di imbarazzo Liam ripetè

- hai trovato qualcosa?-

- si - rispose lei aprendo un antico libro marrone con la copertina di pelle, sfogliandolo Liam capì che si trattata di un enciclopedia ad immagini. La ragazza si fermò su un immagine in particolare che rappresentava un guerriero indiano con una frusta, una frusta con il manico intarsiato di una spada.

- sembra proprio essere la tua spada- disse lui toccando la pagina

- questo è un guerriero indiano e questa e la posizione del villaggio rappresentato- rispose lei indicando un altro libro aperto con sopra una mappa dell'india

- questa è una regione che si chiama Malabar, dove è stata forgiata la prima Urumi- si fermò un istante - ci sono delle antiche leggende su questa spada, sembra sia collegata ai demoni secondo la cultura popolare ma niente di niente sulle scritture, è solo una leggenda orale.-

- è il posto giusto-

- forse-

- dobbiamo dirlo a tua zia Sophie- Liam lo disse come se niente fosse ma per lei non fu così, non se lo aspettava, rimase immobile mentre lui usciva svelto dalla sala

- aspetta!- disse però . Lui si fermò e le rivolse lo sguardo mentre si girava verso di lui

- come sai chi è mia zia?-

- Brie mi ha detto che è il capo dell'istituto, non pensavo ti desse fastidio- disse mentre si avvicinava

- non mi da fastidio- lo liquidò in fretta lei mentre raggiungeva lui e poi l'uscita. Lui la fermò per il braccio e disse

- non volevo farti arrabbiare-

Sophie guardò la mano di Liam intorno al suo polso e dopo questo lui la lasciò imbarazzato

- non sono arrabbiata- concluse uscendo definitivamente dalla stanza.

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