Le ragazze passarono tutto il pomeriggio a cercare qualcosa di plausibile per la scomparsa dei genitori di Sophie o che riguardasse le origini della sua spada ma effettivamente le scritture non aiutavano, erano totalmente perse, non c'erano informazioni connesse o qualcosa di rilevante sui demoni mescitori. Così decisero di raccogliere informazioni dall'unica persona che poteva saperne qualcosa: la regina Seelie. Avevano programmato di rivolgersi a lei andando nel regno dopo aver convinto sua zia a lasciarle andare, non erano riuscite a discuterne tanto perché presto si addormentarono sui libri, con la testa poggiata sulle pagine, stremate dal continuo ricercare informazioni.
Brie ad un certo punto si accorse della posizione in cui aveva chiuso gli occhi per riposarsi e si alzo di colpo, decise di non svegliare l'amica che dormiva così profondamente immersa beatamente nei suoi sogni, era così dannatamente bella pensava, alcune volte avrebbe voluto avere la sua bellezza però poi si ricordava che la gelosia non era un suo comportamento e che e anche lei stessa aveva dei lineamenti particolari che le davano una leggera bellezza da bambina, viso un po' schiacciato, labbra dolci e naso piccolo, i suoi grandi occhi marroni e i suoi dorati capelli ondulati che le finivano davanti agli occhi se non si sistemava la graziosa frangetta che le cingeva la fronte. Dopo aver contemplato la bellezza di entrambi si girò a guardare l'orologio, che segnava le otto di sera precise.
- I cacciatori di Londra!- esclamò presa dal panico mentre già correva lungo il corridoio e apriva di colpo la porta dell'ufficio del capo dell'istituto. Appena spalancò la porta entrò una folata d'aria che le scompigliò tutti i capelli, rimase però di stucco guardando i nuovi cacciatori seduti sulle poltrone di velluto verde, tranne uno, in piedi e diritto appoggiato alla scrivania di Gwen Herondale con area preoccupata. La prima cosa che brie notò dei due cacciatori fu la loro figura rilassata e i bei volti particolari intenti ad ascoltare quello che la zia di Sophie aveva da dire sulla minaccia. l'attenzione della ragazza, poi, si soffermò sull'unica cacciatrice che li aveva accompagnati, la ragazza di uno dei due, che a intuito, era quella del ragazzo moro accanto a lei, quello con gambe lunghe e pelle olivastra che all'apparenza sembrava un tipo gentile e divertente. La ragazza aveva il braccio intrecciato a quello di lui come per tenersi forte da quello che il capo stava dicendo, la sua espressione era concentrata ma allo stesso tempo rilassata, Brie doveva ammettere che aveva una bellezza travolgente: alta, capelli rossi, lineamenti perfetti e la pelle candida come la neve. Le sue guance e il suo naso erano costellate di lentiggini, e i suo marroni occhi da cerbiatta si posarono proprio su di lei, imbarazzata per il ritardo un secondo dopo si trovò addosso anche quelli del ragazzo di fianco: verdi scuri come il colore delle foreste, che si addicevano completamente ai lineaggi del suo volto e alle sue fossette ai lati delle labbra che gli davano un area dolce. Brie rimase colpita dal suo sguardo ma ebbe il pudore di rivolgere il suo prima al capo dell'istituto per chiedere delle scuse data la sua assenza e quella di Sophie. Sentiva gli occhi del ragazzo ancora su di lei, però, e non riusciva a toglierseli di dosso.
- Sophie era ancora in biblioteca a fare ricerche sulla spada, non ha detto quando ci avrebbe raggiunti- concluse la ragazza
- se è così meglio non disturbarla a raggiungerci quando possiamo iniziare le ricerche anche adesso- dichiarò - Liam, se non mi sbaglio tu sapevi qualcosa riguardante le spade particolari, date le origini della tua famiglia -
- certo signora- rispose prontamente il ragazzo biondo appoggiato sulla scrivania
- ti dispiacerebbe dare una mano a Sophie con la sua di spada?- non aspettò una sua risposta - la biblioteca è in fondo al corridoio, la prima grande porta sulla sinistra-
in effetti lui non rispose ma si incamminò con un sorriso stampato sulla faccia verso l'uscita, dove era situata Brie
- comunque sono io Brie Lovelace, piacere di conoscerti- fece velocemente lei prima che lui aprisse la porta
- Liam Blade, il piacere è tutto mio- rispose lui sfrontato prima di uscire definitivamente
Brie rimase a guardare imbarazzata Gwen che si alzò e dopo un - per adesso è tutto- e - Brie vi mostrerà i vostri alloggi- uscì anche lei dalla stanza dove rimasero solo i tre ragazzi
- io sono Noah Nightshade e lei Katherine Monteverde- disse mentre lasciava la sua comoda posizione da seduto e le stringeva la mano
- Brie Lovelace- rispose ancora una volta lei
dopo si alzò Katherine e le strinse velocemente la mano, senza dire una parola.
- segutemi, vi mostrerò le vostre stanze- ruppe il silenzio lei
uscirono dalla sale e si diressero verso la parte opposta del corridoio, raggiungendo le stanze da letto.
- ecco le vostre stanze- disse - questa è quella di Noah- indicando una porta a destra del corridoio
- e questa è quella di Kat- disse indicando una porta a sinistra del corridoio
- posso chiamarti così, vero?- concluse Brie sperando in una risposta educata da lei
- certo!- rispose Katherine con un falsissimo sorriso che sfociò in un espressione di superiorità
- grazie mille per avercele mostrate- Noah scacciò via l'aria di contrasto che si era formata tra le due
- allora- Brie provò a mandare avanti la conversazione - per quanto rimarrete a New York?- chiese guardando il ragazzo
- non molto- rispose però la sua ragazza - giusto il tempo di fare quel che deve essere fatto- spiegò la sua avventatezza
- finchè vi serve una mano contro quel demone noi ci saremo, contaci- il cacciatore addolcì la risposta di Kat con un sorriso comprensivo e smaliante che fece sorridere anche Brie
- bene - fece Katherine voltandosi verso il suo ragazzo e poi verso la porta della sua stanza - vado a sistemare le mie cose prima dell'ora di cena- ed entrò senza degnare Brie di uno sguardo.
i due cacciatori rimasero uno davanti all'altro, in un silenzio imbarazzante.
- adesso dovrei andare anche io a sistemare le mie cose... se non ti dispiace- disse lui provando a raggiungere la maniglia della porta opposta. Lei rimase ancora in silenzio ma quando lui la aprì e fece per entrare lo fermò per il braccio e lui si bloccò. Appena Brie si accorse di quello che aveva fatto mollo immediatamente la presa e imbarazzata ma con il suo dolce sorriso azzardò
- che ne dici se ti mostro il resto dell'ala, c'è anche l'armeria o la mensa.. e anche la biblioteca-
in questo preciso istante si ricordò dell'amica, addormentata su un libro in biblioteca, che probabilmente si era ritrovata quel biondino sexy nelle sue condizioni e con il suo carattere sicuramente il primo in contro non era stato dei migliori.
- certo!- esclamò lui senza trattenere la bellissima espressione di gioia stampatasi sul suo volto, magari un po' troppo esagerata e esuberante per una proposta gentile come la sua
- perfetto allora- si fermò lei guardandolo - se vuoi seguirmi- si girò per nascondere anche la sua di espressione esageratamente soddisfatta per le circostanze.
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Shadowhunters: la nuova discendenza
Fantasyla discendenza dei grandi nephilim che salvarono i mondi dai Morgerstern saranno all'altezza di una nuova minaccia? Saranno in grado di bilanciare amore e vendetta? Seguiranno le tracce degli avi e combatteranno con tutti i mezzi a disposizione, che...