tredici

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DRACO'S POV

Devo parlarti? È finalmente giunto il momento? Quello che aspetto dal primo giorno qui? Il giorno in cui gli porsi la mano?

"Allora? Cosa vuoi sapere?"

"In realtà vorrei sapere un po' tutto. Per esempio da quando?"

"Da quando cosa? Da quando è iniziato tutto ciò intendi?"

Harry annuì appena

"Diciamo da sempre. Sin dal primo giorno qui. Ricordi quando non accettasti la mia mano al primo anno? Mi feristi molto. Ma non ho mai smesso di pensarti e sapevo che prima o poi, in un modo o nell'altro avrei dovuto dirtelo. Non sono una persona molto coraggiosa, perciò sarebbe stato impossibile dirtelo di persona, e mi è venuta l'idea di scriverti delle lettere. So di non essere un bravo scrittore, ma avevo bisogno di fartelo sapere,  perché sai, tra meno di mezz'ora andremo via da qui"

"Farmi sapere cosa?"

"Harry sei davvero così stupido? Insomma è scritto persino nelle lettere! A volte mi fai dubitare sul fatto che tu sia uno dei migliori maghi!"

"Pensi davvero che sia uno dei migliori maghi?"

"Beh di certo non sei un semplice mago, di sicuro sei molto meglio di me"

È difficile per me ammetterlo, io penso davvero che sia uno dei migliori maghi. Di certo lui avrebbe preferito una risposta diversa, ma come sempre il mio orgoglio è più forte di ogni cosa.

"Perchè non mi hai scritto prima? Insomma hai detto tu che questa cosa va avanti sin dal primo giorno"

"Perché preferivo una vita con te al di fuori di Hogwarts"

Una vita con lui? L'ho detto davvero? A quanto pare si, data la sua faccia.

"È tutto? Posso andare via?"

"Si... cioè in realtà no"

"Allora va avanti"

Cos'altro voleva? Non avevo già resistito abbastanza? Mancava poco allo sfiorare le mie labbra con le sue, e non avrei resistito ancora per molto tempo.

"Volevo prima di tutto ringraziarti per le lettere, non mi sono mai sentito così tanto amato in vita mia. Quella volta in cui ci siamo parlati fuori, eri dannatamente bello, ma non sono riuscito a dirtelo, perciò te lo dico ora. Volevo poi scusarmi per quella volta in cui sono scappato come un codardo, non avrei mai dovuto farlo. Quando sono con te non riesco più a ragionare, è come se il mio cervello si staccasse completamente dal mio corpo, e il mio cuore va in tilt. Per non parlare del mio stomaco, ogni volta sento un macigno dentro, che pian piano arriva su e mi si blocca in gola, come un nodo che non mi permette di far uscire nulla dalla bocca, o almeno nulla di sensato. Non avrei mai pensato che una persona potesse provocare questo in me, tantomeno te; insomma ci siamo sempre odiati, e le poche volte che ci parlavamo era per insultarmi.
E in tutto ciò la verità  è che... credo
di... essermi innamorato di te (?)"

voglio imparare ad amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora