un nuovo gruppo

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Quella sera decidiamo che saremmo riuscite a dormire tutti quanti in un letto comodo senza darci troppo fastidio. Adesso sono passati circa due giorni e stasera verranno a casa per la prima volta perché in questi giorni precedenti avevano ormai prenotato l'hotel. 

-io ho finito, ci vediamo domani ragazzi- dico uscendo da dietro il bancone, mi tolgo la divisa e saluto gli altri ragazzi che sono nel camerino per cambiarsi anche loro. 

-una ragazza fuori chiede di te- dice il mio capo rientrando dopo la sua pausa sigaretta, io annuisco solamente, sapendo benissimo che è Sarah, visto che ci siamo date appuntamento proprio qui perché lei lo riteneva più sicuro. Esco dal bar, cerco con lo sguardo la sua chioma mora e la raggiungo. Ci salutiamo, sposto lo sguardo e mi ritrovo davanti Harry Edward Styles, uno dei miei cantanti preferiti. Mi immobilizzo, sorrido e allungo una mano per presentarmi. Sarah ha fatto veramente carriera, ma non sapevo stesse lavorando con Harry, e non mi aveva minimamente accennato al fatto che i due coinquilini fossero stati HARRY e il suo chitarrista.

-piacere Olivia- dico con una voce ancora più tremolante della mano, anche loro si presentano e ci dirigiamo verso la mia macchina, che sotto indicazione di Sarah è messa in un punto strategico per non fare troppe strade principali, adesso capisco anche perché.

Da adesso fino a un periodo indefinito sarà una sorta di mio coinquilino, non so con quale coraggio io stia camminando perché adesso vorrei soltanto fermarmi, scoppiare a piangere dalla gioia, fargli una valanga di domande su qualsiasi argomento possibile e sperare di fargli una bella impressione, ma il cervello mi obbliga a camminare solamente. Raggiungiamo la mia macchina, loro caricano la loro roba e le varie valigie, e metto in moto. Guido a comando, tra le strade poco affollate, nonostante sia mercoledì. Dentro di me sto esplodendo e cerco di autocontrollarmi. Soprattutto quando Sarah si avvicina al cruscotto cercando di accendere la radio, e io prontamente le tiro una sberla sul palmo, per evitare che parta il CD, ancora inserito di Fine Line, da un momento all'altro.

Arriviamo a casa, loro scendono per primi per prendere le valigie nel baule, poi saliamo i primi gradini di casa, mi pento immediatamente di aver detto subito di sì a Sarah, casa è piena di poster, vinili, foto del cantante che ho dietro me, lancio uno sguardo metà preoccupato e metà arrabbiato perché non mi ha assolutamente riferito quest'informazione. Ma bisogna farsi coraggio, quindi con non poche titubazioni, infilo le chiavi nella toppa e il mio piccolo ritrovo si apre verso persone alla fine sconosciute, anche se non troppo.

-bene, questo è il mio piccolo ritrovo, spero vi piaccia- dico aprendo totalmente la porta e facendoli entrare, loro si guardano un po' intorno e spero che il loro sguardo non cada sulla parete piena di foto sue. 

-che bella casetta, da fuori sembra così piccola, vista da qua è molto bella e grande- dice Mitchell, il chitarrista, molto bello anche lui. 

-grazie, magari sarete stanchi, quindi ho due proposte, o dormite qua sotto e dovreste salire per suonare perché qui non c'è spazio, oppure dormite direttamente sopra, scendete solo per mangiare e per stare anche tutti insieme qui in salotto, come preferite- dico io appoggiando le chiavi, il giubbotto e le scarpe come sempre all'entrata. 

-penso che stia a te decidere, visto che è casa tua- dice Harry copiando la mia azione e rimanendo in calze, ma tenendo gli occhiali, completamente a suo agio. Mentre io rimango ad ammirarlo, inarcando le labbra in su, intenerita.

-per me è uguale, preferite come vi sentite più tranquilli- dico guardando Sarah, perché io decidere per qualcuno anche no. 

-io preferirei dormire sotto perché non ho voglia di dormire insieme al mio lavoro come in albergo- dice Sarah. 

-perfetto, allora da questa parte se siete tutti d'accordo- dico prendendo il corridoio e andando fino in fondo verso le ultime due porte, una a destra e una a sinistra con in mezzo un bagnetto. -allora qui ci sono le camere, qui un bagno che potete utilizzare tranquillamente- 

-grazie mille Olivia, avresti potuto dire di no, come tutti gli altri, ma sei stata molto gentile- dice Harry abbracciandomi con gratitudine e naturalezza poco prima di entrare in camera, anche Mitchell mi ringrazia e io sono di nuovo immobilizzata, non mi sarei mai immaginata una dimostrazione d'affetto così in fretta, ma sorrido come se fossi tranquilla. Loro entrano in camera, poi torno da Sarah che è rimasta in salotto a guardarsi intorno per vedere i vari cambiamenti che ho fatto. Io corro da lei, spalancò la bocca, alzo le sopracciglia, sgranando gli occhi e rimango a balbettare stupita cose come: -cioè tu hai portato a casa quei due?...ma quando pensavi di dirmelo...oh mio dio ma lavori con Harry Styles, sono troppo felice per te...però ora ti ammazzo perché dovevi dirmelo prima, cazzo perchè non lo hai fatto...minchia ti odio-

-anche io, non sai quanto- dice lei e nello stesso momento mi viene incontro e mi tranquillizza mentre ride come una matta. Poi mi da una spintarella, per buttarsi al suo angolo preferito del divano. -quanti ricordi mi vengono ogni secondo che rimango qui dentro- 

-effettivamente ne abbiamo pensate tante qui dentro- dico io sorridendo e incominciando a nascondere vari gadget dei concerti che è sopra alla mensola sopra alla televisione. 

-smettila di nasconderli, non gli frega nulla, anzi non può esserne più felice, gli piacciono i fan così- dice ridendo e facendo il suo tic, ovvero strofinarsi il naso facendo una smorfia diversa ogni volta. -ti ricordi quando passavamo le serate a mangiare gelato e guardare cartoni- 

-un sacco che poi passavamo a cantare canzoni che passavano in modo random sulla radio, poi le serate che passavamo a cucinare quei piatti che alla fine erano schifosi- 

-minchia, io spero che tu abbia imparato a cucinare, perché io non l'ho fatto- dice lei ridendo, finisco di rimettere a posto le cose che ho tolto e poi mi siedo al mio solito posto sul divano. 

-ne abbiamo passate veramente tante sopra questo divano- dice lei, sedendosi meglio e continuando a guardarsi intorno alla ricerca di dettagli che le fanno ricordare.

-non so se ti ricordi, ma una volta abbiamo bruciato il divano e lo abbiamo coperto con sopra la coperta, bene posso finalmente dirti che ho cambiato la fodera- dico spostando il cuscino e facendogli vedere la fodera del tutto a posto. 

-mi ricordo, tu sei arrivata con questi popcorn fatti al microonde e non ho mai capito il divano ha preso fuoco, mi ricordo il panico- dice poi scoppia a ridere, la seguo anch'io, continuiamo finché la risata passa visto che i nostri stomaci, come se fossimo collegate, brontolano per la fame. Forse quest'esperienza potrebbe essere veramente bella, non sappiamo per quanto tempo staremo insieme, ma spero che la mia timidezza e la mia poca voglia di fare nuove esperienze, non mi blocchi perché potrei rimanerci veramente male a sprecare un'occasione del genere.  

la vita è sorpresa// Harry Styles finitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora