Ormai è tutto pronto, anche io sono pronta, non ho dormito tutta la notte perché sono veramente entusiasta di quello che sto facendo. Do un'ultima controllata alla casa prima di prendere le chiavi e salutarla per una settimana, sarà molto strano non dormire nel mio letto, non cucinare nella mia cucina e soprattutto non guardare le serie tv sul mio divano in salotto.
-sai come arrivare all'aeroporto?- chiede Mitchell posizionando l'ultima valigia nel baule, perfettamente messe così che nessuna si muova. Distolgo lo sguardo da casa e lo guardo un po' smarrita, effettivamente non so dove si trovi, o meglio non so la strada più veloce.
-la so io, mettiti dietro, così puoi dormire, guido io- dice Sarah sfilandomi dalle dita le chiavi e salendo al posto del guidatore, vicino a lei si siede lei e a me non rimane che sedermi dietro con un Harry ancora mezzo addormentato per l'ora e un po' irascibile. Metto le cuffiette e mi perdo nelle parole delle canzoni, non pensando molto al fatto che sto facendo il mio primo viaggio, la prima volta che esco dall'Italia senza che nessuno a parte me sappia qualcosa. Mi addormento con le canzoni di Zayn in sottofondo, mi hanno sempre rilassato e anche questa volta, lo hanno fatto alla perfezione, lasciando che i miei occhi stanchi calassero.
-hey, siamo arrivati- dice Harry scuotendomi una spalla, io apro velocemente gli occhi e ancora più velocemente sono fuori dalla macchina, attiva come se due secondi prima non stessi dormendo e soprattutto con tutte le ansie e le aspettative che ho raccolto questa notte. Alzo la mascherina così da coprire anche il naso, mentre Mitchell lascia le valigie per poi andare a parcheggiare la macchina nel posto che abbiamo prenotato per essere sicuri che non gli venga fatto niente. Quando torna verso di noi, Harry gli allunga la sua valigia ed entriamo all'aeroporto, proprio quando una ragazzina urla, riconoscendo Harry, lui si ferma, fanno qualche foto insieme e poi finalmente entriamo. L'odore del caffè che non ho preso stamattina, entra nelle mie narici, ricordandomi il fatto che non ho ancora fatto colazione, ma non voglio essere un peso, quindi seguo in silenzio gli altri che vanno dalla parte opposta rispetto alla zona dei bar. Facciamo il check-in, poi ci sediamo perché siamo arrivati veramente presto, decido di sedermi di fronte a Harry che continua a rimanere nel suo, mentre Sarah e Mitchell parlottano tra di loro sulle persone che devono incontrare quando saremo a Londra. Io mi perdo a guardare intorno a me, valigie che sfrecciano, gente che parla al telefono indaffarata, altri che dormono nelle sedie di attesa, staff dell'aeroporto che cerca di far mantenere il distanziamento e l'ordine. Sembrano tutti uomini e donne d'affari che fremono di andarsene da qui per occuparsi di cose più interessanti all'estero, alcuni stranieri che probabilmente sono rimasti bloccati qui per mesi. La cosa certa è che ai miei occhi infondo sono tutti più tranquilli di me, magari è già la centesima volta che salgono su un aereo, mentre io mi ritrovo qui in ansia da ieri sera. Non mi spaventa l'aereo, ma piuttosto il fatto che io lasci casa mia per una settimana, di essere qui veramente e sta comunque svoltando la mia vita, anche se sarà una settimana e potrebbe non cambiare assolutamente niente. Ma vedere posti nuovi, conoscere persone nuove e magari essere di aiuto per qualcuno, potrebbe essere già un passo di svolta da quella che io considero la normalità e la quotidianità. Anche perché penso di essere tra le poche fortunate che riesce a fuggire per un attimo dalla monotonia della quarantena.
-andiamo a prendere qualcosa per la colazione, vuoi qualcosa?- dice Sarah scuotendomi una spalla mentre io continuo a pensare alla mia fortuna in questo momento.
-prendimi qualcosa che non mi faccia stare male per favore- dico guardandola e sfoderando un piccolo sorriso.
-capito- dice lei stringendomi la spalla e girandosi verso Mitchell che la stava aspettando ancora seduto. Poso lo sguardo su Harry e non lo mai visto così tanto arrabbiato per qualcosa, continua a guardare il suo telefono e a mordersi le dita, decido di rimanere comunque in silenzio perché so che potrei peggiorare la situazione o meglio, se fossi io arrabbiata, odierei che qualcuno venisse a disturbarmi, quindi abbandono ogni opportunità di andargli a parlarli, ma decido di mandargli un meme che ci ha fatto ridere un sacco durante questi due mesi. Appena gli arriva lui alza lo sguardo, abbozza un sorriso e decide di spegnere il telefono per guardarmi e incomincia a parlare con un filo di voce, visto che non riesco a sentirlo, mi alzo e mi siedo accanto a lui incrociando le gambe.
-grazie per avermi distratto- dice lui guardandomi diretto negli occhi e continuando a sorridere. -riesci sempre a farmi ridere, come fai, non lo so-
-perchè..- dico, ma vengo fermata da un gruppo di ragazzine che hanno riconosciuto Harry.
-scusa, possiamo fare una foto?- chiede lei con la voce tremolante e guardandolo perfettamente negli occhi.
-ragazze non sono dell'umore scusate- dice lui guardando verso di me, loro spostano tutte lo sguardo su di me e non riconosco la loro espressione a causa della mascherina, ma vedo gli occhi offuscarsi, loro sanno che molto probabilmente non lo vedranno mai più.
-una foto veloce, dai- dico alzandomi e prendendo dalla tasca del mio zaino il mio detergente, poi prendo il telefono di una ragazzina e faccio una foto di gruppo con dietro Harry seduto. Loro ringraziano e si allontanano mentre io mi risiedo, lavandomi di nuovo le mani.
-non ne avevo voglia- dice lui appoggiando i gomiti sulle ginocchia e guardando il gruppo che pian piano di allontana.
-per loro è molto importante, tu non ti sei neanche mosso- dico io rimettendomi nella stessa posizione di prima.
-si, ma non ne avevo voglia- dice lui rimanendo nella stessa posizione.
-per loro significa molto, e poi guarda che bella foto- dico prendendo sempre lo stesso meme, così che lui mentre gira la testa, lo riconosce subito e scoppia a ridere mettendosi una mano sulla fronte in segno di disperazione.
-idiota- dice lui continuando a ridere e facendo sorridere anche me. Poi i ragazzi tornano con la colazione per tutti, mangio di fretta il cornetto vuoto che Sarah mi ha preso, dato che la fame si faceva sempre più sentire. Appena finito di mangiare, il tempo di salutare altri fan e di fermarsi ai servizi perché saranno due ore molto lunghe, e siamo sull'aereo. Sto finalmente prendendo il mio aereo, sto lasciando l'Italia, questa è la prima volta, ma molto probabilmente non sarà l'ultima. Perché meglio tardi che mai.
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la vita è sorpresa// Harry Styles finita
FanfictionCome una ragazza potrebbe diventare la persona più importante per il famosissimo Harry Styles. -mi hai cambiato totalmente la vita- dice lui guardandola direttamente negli occhi, lei come ogni volta si scioglie come un pezzettino di ghiaccio al sol...