Mystic Messenger OneShots ITA (Richieste Aperte - IN CORSO)

Scambi Di Favori: Jumin X Male Reader - Oneshot

Richiesta fatta da: _Baymare_

Trama ideata da me

Mi dispiace moltissimo per l'estremo ritardo, ma tra non avere ispirazione ed essere impegnata, non avevo proprio voglia di scrivere.

La storia è scritta in prima persona, la prima persona in questione è MC.

Purtroppo in questa oneshot non ho aggiunto immagini in quanto ci sono pochissime fanart di MC, in versione maschile, e Jumin e quelle poche che c'erano non si addatavano al corso della Oneshot.

Questa Oneshot è spoiler free! (non contiene spoiler, appare solo un personaggio secondario della route di Jumin, ma il suo ruolo NON è quello originale in questa Oneshot)

La storia non si basa sulla trama originale, perciò alcuni elementi risulteranno differenti.

Finalmente ho finito il turno. Lavoro in uno Starbucks e oggi c'era il pienone, ho dovuto fare su e giù per i tavoli e prendere così tanti ordini che ne avrò confusi almeno una ventina. In sintesi, oggi è stata una giornata orribile e faticosa, ma, visto che non poteva andarmi peggio, si è messo anche a piovere. Ed io ho un ombrello? No. Casa mia è vicino? No. Ho un auto? No. Potrei prendere un taxi? No perché non ho un soldo con me dato che ho dimenticato la borsa a casa, grandioso, veramente grandioso. Faccio dei respiri e profondi e inizio a correre diretto verso casa mia, fino a quando non scivolo, cadendo a terra come un cretino. Sospiro scocciato per poi rialzarmi, massaggiandomi il fondoschiena: - Aia che botta però... - tutto d'un tratto, sento un gatto miagolare. Incuriosito, cerco di capire dove si trova la fonte di quel suono, fino a quando non vedo un gatto bianco, ben tenuto, dagli occhi azzurri, sopra ad un albero. Probabilmente non riesce a scendere. Mi guardo intorno per vedere se qualcuno può aiutarmi, ma non c'è anima viva, potrei chiamare i pompieri ma non ho il telefono con me, perciò decido di cercare di convincerlo a scendere. Dopo diversi tentativi, il gatto si decide e mi salta tra le braccia. Se controllo la targhetta, magari c'è scritto qualcosa sul proprietario. Leggo la targhetta e c'è un indirizzo. Non è molto lontano, decido quindi di portare il gatto, o meglio, la gatta visto che c'era scritto anche il nome, ossia Elizabeth The Third (lo so che significa Elisabetta terza, solo che ho preferito lasciare il nome originale). Che nome... Appariscente. Cammina e cammina arrivo all'indirizzo indicato sulla targhetta, davanti a me trovo una casa  che appartiene palesemente a qualcuno di importante, io non potrei permettermi nemmeno una stanza di questa casa. Arrivi davanti alla porta e suoni il campanello, pochi secondi dopo, mi apre la porta un uomo dai capelli corvini e dagli occhi grigi: - Ha trovato la mia Elizabeth The 3rd vedo. - la prende subito tra le sue braccia e la accarezza. All'apparenza sembra uno di quegli uomini molto seri, ma non appena ha visto la gatta il suo sguardo si è addolcito, l'uomo poi mi guarda per qualche secondo e mi dice: - Immagino che sia qui per la ricompensa. Forza, entri. - cerco di dirgli che non è così, ma l'uomo non mi ascolta: - Si accomodi pure. Vado a prendere ciò che le devo. - io cerco di dirgli: - Ma io veramente... - non finisco nemmeno la frase che già è andato via. Sospiro. Però se la ricompensa è una bella ricompensa... Potrei anche far finta di essere davvero qui per quella... No, MC, non si fa. Non è giusto farsi pagare per una cosa simile. Mi guardo intorno: non è che i soldi gli manchino a questo uomo eh. Poco dopo, lo vedo tornare con una valigetta: - Signore, mi ascolti. Non serve che mi paghi, ho solo fatto un atto di gentilezza. - l'uomo fa spallucce e dice: - A giudicare da com'è messo, mi era sembrato che dei soldi le servissero. - stringo i pugni arrabbiato: - È un'uniforme di lavoro e sono zuppo dalla testa ai piedi, è ovvio che non sono in buono stato. Ora, se non le dispiace, me ne vado. - mi alzo dal divano e raggiungo la porta, appoggio la mano sopra alla maniglia e mi sento venir meno finendo per svenire.