The attack

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Il tempo è trascorso molto velocemente, anche se la monotonia è sempre stata presente nelle nostre giornate. Tutto si svolgeva sempre nella solita maniera. Adesso siamo arrivati a marzo e la  primavera è alle porte. Le lezioni sono abbastanza interessanti, ma la cosa più divertente sono i gruppi di studio che formiamo per aiutarci con lo studio. Il nostro gruppo si è abbastanza compattato, ed ho iniziato a accettare Tiger e Goyle come miei amici, con Draco le cose sono migliorate ma puntualmente quando stiamo insieme finiamo per litigare, possiamo dire che ci tolleriamo abbastanza: ad esempio qualche sera fa ci siamo messi a litigare per la pronuncia di un'incantesimo, mentre altre volte litighiamo per del cibo o cose simili. Quando non litighiamo andiamo abbastanza d'accordo, diciamo che se dobbiamo stare molto insieme e non ci va di battibeccare ci ignoriamo. Nonostante me e Draco il gruppo è abbastanza compatto, i ragazzi sono abbastanza protettivi, l'altro giorno, ad esempio, siamo andati a fare lezione di volo e per sbaglio un ragazzo dei Tassorosso mi ha tagliato la strada, facendomi quasi cadere, Tiger e Goyle si sono alterati parecchio Draco invece era abbastanza deluso visto che non ero caduta.

 Durante tutto questo tempo l'unica rottura della monotonia è stata la lettura del mio libro Black Magic, questa lettura si fa sempre più interessante, sto scoprendo cose nuove come incantesimi e dinastie, le cose più inquietanti che trovo sul libro sono dei nomi e delle immagine che mi sembra di aver sentito pronunciare ai miei zii. Questo libro sembra una sorta di biografia, così senza dire nulla a nessuno ho deciso di intraprendere una ricerca per saperne di più.

Oltre questa distrazione, durante le ore di pausa l'argomento di punta era Harry Potter, non si faceva altro che parlare di lui, della sua famiglia e di quello che gli era accaduto. Io ero riuscita ad individuare questo bambino ed avevo cominciato a studiarlo, per capire se quello che si raccontava fosse la verità, o fosse solo frutto della mente di qualche bambino ingenuo. Col passare del tempo notai che lui e il suo gruppetto si comportavano in modo strano, parlavano sempre sotto voce e si muovevano in maniera furtiva. Una sera decisi di seguirli e insieme a me si aggiunse Draco che sembrava essere incuriosito quanto me. Li seguimmo senza farci scoprire, anche se abbiamo rischiato un paio di volte. I tre bambini di fronte a noi ci stavano portando verso una capanna da cui vedemmo uscire Hagrid, il custode, loro entrarono e noi rimanemmo fuori cercando di sentire il più possibile. Parlavano di un certo oggetto che Piton stava cercando. Hagrid sembrava sorpreso, non voleva crederci, ma Harry continuava ad insistere dicendo che era stato Piton a cercare di farlo cadere dalla scopa durante la partita di Quidditch. Hagrid li liquidò dicendo che lo avrebbe tenuto d'occhio, e li invitò ad uscire. Io e Draco scappammo velocemente verso la nostra Sala Comune sperando che nessuno ci trovasse nei corridoi. Raggiungemmo la sala senza essere scoperti fortunatamente, decidemmo di metterci sul divano a discutere su quanto ascoltato poco tempo prima, per decidere se raccontarlo agli altri o tenerlo tra di noi. Dopo aver parlato per circa un'oretta decidemmo che forse era meglio tenerlo per noi, allora andammo a dormire dopo esserci salutati. Appena entrai nella mia camera notai con sollievo che le mie compagne stavano già dormendo tranquillamente allora io silenziosamente mi cambiai e mi misi a dormire.

La mattina seguente trascorse velocemente e in un batter d'occhio si arrivò all'ora di cena. Durante il pasto successe qualcosa di veramente strano, il Professor Raptor entrò in Sala Grande correndo, si fermò all'incirca a metà della stanza e gridò:"C'è un troll nel castello, io vi ho avvertito", detto questo svenne e nella stanza si creò il caos, tutti cercavano di uscire dalla stanza. Il preside disse hai prefetti di portarci nella nostra sala comune, e si raccomandò di non uscire e di aspettare altri comandi. Io cercai di seguire il mio gruppo ma rimasi in dietro insieme a Draco poiché le scale cambiarono prima che potessimo salire sull'altro gradini. Nessuno si accorse che eravamo rimasti indietro, e noi non sapendo cosa fare decidemmo di nasconderci in uno sgabuzzino per rimanere al sicuro. Passò circa un'ora e mezza  e noi per paura non riuscimmo neppure a parlare, eravamo terrorizzati. Io stavo per scoppiare a piangere dalla paura quando Draco se ne accorse e mi prese la mano per cercare di calmarmi, non so come ma ci riuscì allora lo guardai come per ringraziarlo.Dopo circa 2 ore decidemmo di uscire e recarci nelle nostre stanze sperando di non essere beccati. Passammo di fronte ad un bagno che era distrutto,  aumentammo il passo senza neanche rendercene conto, e in men che non si dica ci ritrovammo di nuovo nella nostra sala comune, che era deserta, segno che erano andati tutti a dormire, decidemmo di andare a dormire pure noi, e dopo esserci salutati con un debole sorriso ci dirigemmo verso le rispettive camere. Appena entrai in camera sperai di trovare tutte le ragazze che dormivano; non mi andava di parlare. Ma non fu così , appena videro aprire la porta mi saltarono addosso facendo mi miliardi di domane ,io risposi con tono stanco e svogliato e dopo poco capirono che non mi andava di parlare. Mi cambiai mi sdraiai a letto e la prima cosa che mi venne in mente fu:"Se non ci fosse stato Draco con me probabilmente avrei avuto un crollo nervoso e sarei scoppiata a piangere", e iniziai a pensare a quanto fosse stato gentile da parte di Draco cercare di consolarmi in una situazione del genere. E con questi pensieri chiusi gli occhi e mi abbandonai alla stanchezza.


Nota autrice

Ciao a tutti, eccovi qua un nuovo capitolo spero vi sia piaciuto, ma soprattutto spero che la storia in generale vi piaccia. Come sempre sono felice di ricevere i vostri consigli e le vostre opinioni. Al prossimo capitolo (:

A life with youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora