Capitolo 2

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Nel tempo in cui la giovane Cindy era rimasta vicina a Danny, il ragazzo appena ucciso, l'Auror Harry James Potter si diresse immediatamente verso un negozio per parrucchieri dove Allen nel frattempo si era diretto per farsi fare comodamente una manicure incurante del terribile crimine che aveva appena commesso.

"Aaaaaa!"

All'improvviso Harry entrò dentro il negozio con in mano una pistola e dirigendosi senza indugi verso Allen gli puntò l'arma contro, nel mentre una donna colta dalla paura, si mise ad urlare.

"Calmi tutti, sono un Auror del Ministero e questo è un arresto. Allen Abraxas Malfoy sei in gabbia, alza lentamente le mani!"

"No, ancora tu Potter?!" Strillò per poi alzarsi subito in piedi con un'aria decisamente indignata.

"Le mani! Alzale!"

"Le ho alzate. Ma quand'è che mi lascerai in pace?!"

"Getta la pistola!" Gridò a quel punto un collega di Harry entrando in fretta e furia per poi fermarsi nel momento in cui il moro gli mostrò il proprio tesserino.

"Ehi! Sono un agente del Ministero!" Rispose allora Harry per poi riprendere ad osservare attentamente Allen. "Questo è un arresto!"

"Beh, adesso lo vedremo, sto controllando!" Rispose a quel punto il federale verificando nel frattempo se il tesserino di Harry fosse stato veramente autentico.

"Non puoi entrare qui all'improvviso nel mentre mi sto facendo una manicure. Ho dei testimoni."

"Anch'io ho una testimone e questa volta si tratta di un omicidio. Ora sei fritto!"

Nel mentre Allen veniva portato subito in carcere, Cindy intanto venne immediatamente interrogata dagli Auror e con lei c'era l'Auror Hermione che con molta pazienza cercava di farla parlare dell'accaduto.

"Stai calma Cindy, non ti preoccupare. Qui sei al sicuro, hai capito?"

"No, no!" Gemette a quel punto la giovane ragazza spaventatissima per ciò che era successo, ma soprattutto per essere stata costretta ad assistere di nascosto al terribile omicidio del suo amico Danny. "Io non voglio fare o dire niente! Adesso fatemi uscire di qui, subito!"

"Stai calma Cindy, non ti scaldare. Uscirai da qui quando avremmo fatto il confronto con il Capo Auror Potter. Poi ti accompagnerò a casa e ti cucinerò la cena, mh? Stai tranquilla, non dovrai preoccuparti di nulla."

Nel frattempo nell'altra stanza Harry stava discutendo animatamente con il suo superiore, nonché suo migliore amico, Ron che assieme a Viktor suo marito, dirigeva il Ministero.

"Harry dovevi controllarti." Gli disse a quel punto Ron cercando di mantenere la calma necessaria. "Non è stato saggio entrare con una pistola in mano in un negozio privato in mezzo a tanta altra gente. Pensa solamente al fatto che Malfoy avrebbe potuto reagire. Sarebbe stato un vero delirio."

"Sono sei anni che lo seguo e adesso che ho una testimone chiave per incastrarlo una volta per tutte voi gli permettete di andarsene senza obbiettare?!"

"Se al momento Cindy non se la sente di testimoniare è un suo diritto non farlo." Rispose allora Viktor per poi osservare un Harry che si stava calmando e si passava due dita tra i capelli ribelli e corvini. "Dalle tempo, magari nei prossimi giorni lo farà spontaneamente."

"D'accordo amici, farò così."

Una volta che Harry uscì dall'ufficio nel quale si trovava, Hermione con la dolcissima compagna Pansy lo vide e infine lo raggiunse per parlarci.

"Harry." Iniziò a quel punto la Parkinson facendo poi un sorriso alla donna della sua vita. "Vorrei presentarti Hermione. Lavorerà con te in incognito."

"Che cosa significa?!"

Dopo quelle parole Hermione lo guardò. "Vuol dire che i nostri capi ci mandano ad Astoria in Oregon per cercare Draco Malfoy e fornirgli la nostra protezione. L'uomo ha adottato legalmente il figlio di Allen con la sua stessa approvazione, che però adesso vuole riprenderselo. Io farò la maestra d'asilo per cercare di capire chi è il bambino, mentre tu invece cercherai Draco, ok?"

Drarry ~ Indagine segretaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora