Drarry ~ Indagine segreta

Capitolo 11

Il giorno dopo la brutta notizia uscita in tv, Harry si alzò innervosito dal suo letto e l'amica Hermione, nonostante in quelle ore avesse provato in tutti i modi a calmarlo, aveva fallito miseramente.

Potter infatti era davvero molto agitato per Draco, sapendo con certezza che si trattasse di lui e doveva fare immediatamente qualcosa per aiutarlo.

In primo luogo Harry doveva andare a scuola e comportarsi come se fosse una giornata tranquilla, senza dare nell'occhio, convocando però Draco in separata sede in modo da spiegargli la situazione senza allarmarlo, offrendogli il loro supporto.

Dunque, con tutti quei lunghi e fastidiosi pensieri in testa, Harry si diresse a destinazione e in un attimo incontrò l'uomo dei suoi desideri sorridergli.

"Harry!" Disse l'uomo avvicinandosi. "Come stai? Mi dispiace per ieri a pranzo, volevo rimanere ancora, ma il bambino si è sentito male e non ho potuto agire diversamente." Sorrise per poi notare lo sguardo serio ed altrettanto teso di Potter che lo sorprese tantissimo. "Va tutto bene? Ti vedo strano."

"Il tuo vero nome è Draco, giusto?!"

Dopo le parole di Harry, il biondo platino lo guardò completamente senza parole.

"Cosa?!"

Dopo quella domanda Harry si avvicinò lentamente a lui. "Il tuo vero nome è Draco e fingi di chiamarti David." Ripetè. "Nel mentre Dominic è tuo figlio adottivo, giusto?"

"Sei impazzito per caso?! Come ti viene in mente una cosa del genere? Non è vero!"

"Draco ascoltami, Allen che vuole riprendersi il bambino nonostante non ne abbia più il diritto sa che sei qui. Quindi potrebbe arrivare da un momento all'altro!"

Appena Harry disse ciò, il volto di Draco si colorì di un rosso piuttosto scarlatto.

"Dov'è Dominic?"

A quella domanda Hermione si avvicinò all'uomo.

"È in classe con tutti gli altri bambini e con loro c'è un insegnante che li sta sorvegliando, sta benone, stia tranquillo."

"Voglio andare da lui, devo farlo."

"Draco aspetta, dobbiamo farti alcune domande."

Dopo quelle parole il biondo platino si voltò seduta stante verso di lui e con uno sguardo decisamente nero più che altro per il suo animo sconvolto, che per altro, lo guardò malissimo.

"Alcune domande? Bene, allora da adesso sei tu ad ascoltarmi e a dovermi rispondere! Come mai non mi hai detto nulla?! Perché non mi hai riferito subito che mi stavi cercando?"

"Draco..."

"Io mi sono fidato di te e tu mi hai anche fatto credere di essere un insegnante! Non dovevi prendermi in giro!" Il suo sguardo grigio metallizzato era di ghiaccio.

"Ok, hai ragione ad essere arrabbiato, ma io non potevo parlartene immediatamente, dovevo capire se eri tu l'uomo che stavo cercando e sono certo che puoi ben comprendere che non potevo metterti in pericolo, come non lo avrei fatto se fosse stato un altro uomo al tuo posto. Il fatto è che da quando ti ho visto ho pensato subito che fossi tu, in quanto assomigli molto ad Allen che disprezzo con tutto il cuore, ma dovevo esserne sicuro. Spero solo che tu possa accettare in un qualche modo le mie scuse e che non rinunci ad essere protetto. Credimi Draco, ne hai, ne avete bisogno, sia tu che Dominic."

Dopo aver sentito nominare il suo bambino, Draco lo guardò ancora una volta e poi infine si recò subito verso l'aula nel quale il piccolo Dominic si trovava per portarlo via da lì in quanto il biondo platino da quel momento non si sentiva più al sicuro e di conseguenza dovevano scappare ancora una volta lontano.

A quel punto Harry si mise ad osservarlo e in un attimo decise di stargli accanto perché secondo lui era la cosa più giusta da fare, soprattutto in un momento simile.

Una volta che i due uomini furono fuori dalla scuola di Astoria e quindi per strada verso la macchina, Draco si voltò verso il corvino -che lo stava seguendo per 'non perderlo di vista' e proteggerlo-, squadrandolo.

"Vattene Harry, devo restare da solo."

"Ed io devo proteggerti."

"Sei un bugiardo!"

Appena Draco disse così, Harry sospirò lentamente per poi vedere il biondo platino incamminarsi verso la sua auto e tornare a casa per fare le valigie.

A questo punto che cosa accadrà?