Taglia, sminuzza e metti in padella.
Decido di preparare pollo al limone con insalata mista. Mi ci è voluto quasi un quarto d’ora ad uscire dal bagno e calmarmi.
La cena è pronta e così decido di chiamare Percy e il nostro ospite, molto desiderato, tra l’altro.
Salgo le scale per chiamarli, busso. Sento un “avanti” dalla parte opposta della porta.-Percy, è pronto. Scendete- dico. I ragazzi stanno giocando ai videogiochi –Ah, allora è così che studi?- lo rimprovero scherzosamente, ridacchiando quando lui mi imita.
-Ma levati, neanche mamma fa così-
-Infatti, io non sono mamma. Dai, o il pollo si raffredda-Gli scompiglio i capelli mentre esce dalla camera e aspetto che anche Andy esca. Non l’ho guardato negli occhi da quando sono uscita dal bagno e non ho intenzione di farlo.
<<Ragazza, è inutile, ci ricascherai. Inutile che scappi, tanto sei debole, lo sanno tutti. Lui vincerà>>
Va’ al diavolo.
Scendiamo in cucina e Percy si butta sul cibo, ingurgitando fino a che la bocca è piena.
-Ei lupetto, calmino, mica scappa- lo prende in giro –Ho mangiato poco a pranzo- dice lui. Sorrido.
-Sei brava a cucinare, Darcy- marca ancora una volta il mio nome nel pronunciarlo… odio quando lo fa!-Grazie, Andy.- mi siedo vicino a mio fratello. Sembra una mossa azzeccata, perché non sono vicina al diavolo, ma non lo è. Ce l’ho di fronte, e questo è peggio. Trovate qualcosa peggiore di guardare il diavolo direttamente negli occhi.
Mi concentro sul cibo.
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-Grazie, Percy. Mi ha fatto piacere aiutarti, quando vuoi chiamami, okay?- dice Andy prima di uscire, finalmente da casa mia.
-Sicuro! Sei bravo in matematica e sei un ottimo insegnate. Dirò ai miei di assumerti come tutor.- scherza mio fratello.Io, dal canto mio, me ne sto appoggiata al muro, con una tazza di camomilla in mano e una felpa gigante che mi arriva fino a metà coscia.
-Aspetta, ma io non ho il tuo numero.- esclama Percy e Andy si acciglia. Prendo una penna e un foglietto di carta che sono sul tavolo e li porgo ad Andy, lasciando sul tavolo la tazza.
Lui prende solo la penna, il che mi lascia un po’ sorpresa. Dove diavolo vorrà scrivere? Eh be’… ovviamente sul mio braccio.
Alza la manica e con una estrema delicatezza, non addetta a lui, mi accarezza il polso e fa scivolare la punta fredda della penna sulla mia pelle.Appena finisce alza lo sguardo e i suoi occhi color ghiaccio si incastrano perfettamente nei miei marron-verde. Il punto è che non dovrebbero.
Con estrema lentezza mi lascia il polso, anche se non lo lascia del tutto. Non capisco come mai sia così delicato, probabilmente perché c’è mio fratello, se non ci fosse avrebbe fatto più pressione, ne sono sicura.
<<Ovvio che lo fa solo perché c’è Percy, cogliona! Cosa credi? Che lui tenga a te? Lui, Andrew Biersack che tiene a te? Mai, non illuderti, tesoro, non succederà>>
Stai zitto, cazzo.
<<Ah, ad ogni modo… lui non si interesserebbe mai a te, insomma, guardati. Ci sono milioni di belle ragazze là fuori, perché dovrebbe scegliere proprio te? Andiamo, non puoi fare sul serio. Tu non potresti mai essere all’altezza. Ma lo sai che ti voglio bene, è per questo che te lo dico>>
Chiudo gli occhi, voglio che stia zitto. Forse ha ragione, ma è cattivo lo stesso.
-Tutto bene, Darcy?- questa volta non calca il mio nome. Il tono sembra preoccupato, scommetto che me lo sto sognando. Non può essere preoccupato per me, non Biersack.
-Sì, sto bene. Ho solo avuto un giramento di testa.- spiego, gesticolando con una mano. Abbasso per un breve secondo la testa e mi accorgo che le sue dita sfiorano le mie. Non me ne sono nemmeno accorta.<<Ma allora non hai capito un cazzo.>>
Lo ignoro.
-Io vado. Ci vediamo domani a scuola, Darcy. Ciao, Percy, quando vuoi chiamami. Tua sorella ha il mio numero. Buona serata-
Detto questo mi rivolge un ultimo sguardo, ma non vedo nessuna luce di chi sta architettando qualcosa. No, non quella, vedo solo un pizzico di preoccupazione.
Naah, sto delirando, devo andare a dormire.-Okay. A domani Andy, ciao- rispondo, leggermente assente. Percy, dal canto suo lo saluta con grande entusiasmo e già progetta il loro prossimo pomeriggio di studio.
Andy si allontana e io faccio per chiudere la porta, quando… - Ti passo a prendere domani mattina. Ti mando un messaggio appena sono da te.-
Non si gira. Non so cosa dirgli, quindi, chiudo gli occhi, sospiro e l’unica cosa che le mie labbra pronunciano è –Okay.-Chiudo la porta.
#SPAZIOMEE
I’M BACK. LOL
SCUSATE SE IL CAPITOLO E’ CORTO, MA HO POCHE IDEE, EW. AD OGNI MODO, SPERO VI PIACCIA E CHE CONTINUATE A SEGUIRE LA STORIA, CI TENGO MOLTO.
BACIA,
NADIA xx

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Savior.
DiversosCosa faresti se la persona che odi di più al mondo cercasse di attirati a se? Scapperesti o cercheresti di resistergli? Anche se lui è un angelo con un carattere da diavolo. "perché tu sei la mia bambolina, e io voglio giocare"