-Sveglia di merda!- brontolo appena sento il fastidioso oggetto trillare. Questo vuol dire solo una cosa: oggi inizia la scuola. Che bello.
Ho impostato la sveglia quasi un’ora e mezza prima, almeno così mi posso preparare con calma e non sembrare una morta vivente il mio primo giorno di college.
Mi alzo dal letto e vado in bagno a prepararmi. Mi faccio una doccia e mi insapono per bene. Quando esco mi asciugo i capelli e me li pettino. Lottando contro i nodi, facendoli più lisci possibili ed infine mi trucco.
Appena ho finito torno in camera e scelgo cosa indossare. Opto per una canotta sbracciata completamente nera con lo scollo contornato d’oro, un paio di skinny jeans anch’essi neri, con un mini risvoltino alla fine, una camicia rossa e nera sopra la canotta, le mie Dr. Martins nere e, ovviamente, il cappello a bombetta che mi ha regalato Luke.
Scendo in cucina e ci trovo tutta la famiglia. Percy sempre con il suo amato iPhone in mano, mia mamma sta sistemando la cucina e papà legge il giornale.
-Oh, ciao tesoro. Pronta?- papà si accorge che sono arrivata e ripiega il giornale su sé stesso e mi guarda, impaziente di una risposta.
<<Vedi di essere gentile!>> mi ricorda il mio subconscio e io conto fino a cinque per non rovinare il momento. Mostro il mio sorriso più falso che potessi avere e dico – Abbastanza, ma ormai sono qui, no?-
Lui sembra apprezzare la risposta e il che mi fa tirare un sospiro di sollievo perché non ho voglia di parlare di questo.-Non mangi nulla?- chiede mia madre, mettendo una scodella nel cassetto apposta per le pentole. Non ho fame sta mattina. Ma non posso dirglielo o penserà che sto ri-iniziando a stare male. No, non posso dirglielo.
<<Trova al più presto una scusa! Muoviti, cazzo!>> stupido subconscio.
-Sono in ritardo, devo scappare. Mangerò al campus, davvero. Ciao- mi infilo di fretta una felpina leggera, prendo la borsa con dentro i libri e corro fuori di casa.
-Oggi lavoriamo fino a tardi, preparati la cena. Percy tornerà a casa da solo, non ti preoccupare. Sta attenta a scuola.- urla prima che potessi essere troppo distante, le urlo un “okay” e mi incammino per il vialetto.
Accendo il telefono per controllare se ci sono messaggi o telefonate da Ashley, dato che dobbiamo andare a scuola assieme, e infatti ci sono tre nuovi messaggi.
Da: Ashely
Buongiorno, novellina. Ti aspetto più o meno davanti a casa tua. Forza che oggi si comincia! xx
Sorrido mentre leggo il messaggio, mi da così sicurezza e mi sento bene vicino a lui. La scuola nuova non dovrebbe essere un problema, conosco già una persona e non credo mi serva altro, l’unico neo è Andy. Sì, lui è un problema, un bellissimo problema… ma questo non importa.
Cammino finchè non vedo Ashley, questa volta ha scelto il blu al posto del nero, per la maglietta, ma tutto il resto, be’… è sempre come gli scorsi giorni.
Mi avvicino e lo saluto, ricambia abbracciandomi e io lo stringo a me.
-Sta tranquilla, andrà tutto bene.- mi rassicura, ma non sono convinta del tutto. Accenno un sì con la testa e ci mettiamo a camminare.

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Savior.
AcakCosa faresti se la persona che odi di più al mondo cercasse di attirati a se? Scapperesti o cercheresti di resistergli? Anche se lui è un angelo con un carattere da diavolo. "perché tu sei la mia bambolina, e io voglio giocare"