Capitolo 10

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Sono le sette meno un quarto, e io devo iniziare a prepararmi. Ashley sarà da me alle otto.

Mi dirigo verso il bagno e incrocio Percy che sta salendo le scale.
-Ciao D.- mi saluta. Ricambio sorridendo. È sempre con quel suo fottuto telefono.
-Percy.- lo richiamo -dovresti staccarti da quel telefono. Prima o poi resterai cieco.- lo dico con un tono divertito, ma sono serissima.
-Sta tranquilla, sorellona- mi fa l'occhiolino e fa per entrare in camera sua. Alzo gli occhi al cielo e sospiro.

-Dove vai sta sera?- chiede con curiosità.
-Vado ad una festa, con un mio compagno di corso-
-Andy?- a quel nome mi blocco. Tutti con lui.
E pensare che ero stata invitata proprio da lui, qualche ora prima.
-Può essere che ci sia anche lui, non lo so.- faccio spallucce e apro la porta del bagno.

-Tanto so che succederà tra voi- sento dal retro della porta, una volta entrata in bagno. Scrollo la testa,  divertita dal comportamento del mio fratellino e inizio a prepararmi. Mi lavo e mi faccio le sopracciglia.
 
Per l'outfit opto per un paio di jeans di pelle lunghi. Una canotta dei Bring Me The Horizon e raccolgo i capelli in una pettinatura stile anni cinquanta.
Come scarpe metto le mie adorate Vans nere e un giubbino di pelle nera.

Ovviamente, i colori del mio guardaroba sono talmente accesi che ci si può accecare.

Per il trucco scelgo sempre il solito: eyeliner nero, matita nera al di fuori dell'occhio. Fondotinta, molto mascara, la matita per le sopracciglia e cipria. E per finire un rossetto color rosso rosa appassita.
Può sembrare molto trucco, in realtà non è così abbondante.

Esco dal bagno che mancano venti minuti all'arrivo di Ashley.
Scendo in cucina a prendere un bicchiere d'acqua. Sento i miei i  salone, stanno parlando.

-David, lo sai. Le cose potrebbero peggiorare.- sento mia mamma, in modo astratto, ma comunque abbastanza bene.
-Oh Lavinia, sai benissimo che lo so. Dovresti sapere che sono preoccupato da morire. Com'è successo una volta può succedere ancora e chissà se questa volta andrà in modo diverso. Forse dovevamo restare a New York.- sospira in modo profondo.
-No, David, qua va bene. Inizio a pensare che potrebbe non andare bene, se dovesse risuccedere.-
-Bisogna avere fede. Ma in ogni caso prepariamoci al peggio. Quella... cosa è imprevedibile.-

Smetto di ascoltare. Respiro e cerco di non pensare.

Guardo l'ora e vedo che manca poco all'arrivo di Ashley.
Torno in camera, prendo la borsa con giusto le cose essenziali, come il cellulare e il portafoglio.
Torno giù, entro in salone e vedo che mio padre è seduto sul divano e mia mamma sulla poltrona.

-Io esco, ci vediamo domani. Non so per che ora torno. Non aspettatemi.- dico, cercando di non sembrare imbarazzata di aver sentito i loro discorsi.
-Dove?- inizia mia mamma. -Da una mia compagna di college. Mi viene a prendere con la macchina un mio compagno con la macchina-
-Vedete di non sbronzarvi troppo. Se non sei in grado di guidare non farlo e non farlo fare a nessuno.- si raccomanda mio padre -Sono contento che ti stai facendo amici- sorride debolmente.
-Anche io. Sono delle brave persone.- il mio cellulare vibra. Leggo:

Da Ashley:
Sono davanti a casa tua, novellina ;)

-Devo andare, ci vediamo- detto questo esco. Prima di sentire i loro 'ciao'.

-Ciao novellina, come te la passi? Pronta per il tuo primo party?- mi saluta Purdy con un sorrisone.
È sempre vestito da metallaro e sta benissimo. Anche il trucco è perfetto.
-Sì, sono pronta.- rispondo. Nonostante non sia del tutto convinta.

- -
La casa dove si tiene il party è molto grande, un grande giardino appare a primo sguardo. È quasi grande come la mia, magari non così alta.
Appena scendo dalla macchina mi sento tremare.
-Va tutto bene, Darcy. Non devi avere paura. Basta che stai con me- mi tranquillizza Ashley. Gliene sono grata.

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