Savior.

Capitolo 12

Pov Andy
La festa è stata un devasto totale. Non mi aspettavo tutto quel macello.
Abigail mi aveva detto che ci sarebbero state solo alcune persone, non tutto il college!

Mi alzo dal mio letto e cammino per sgranchirmi le ginocchia.
Ancora non posso credere a quello che è successo ieri sera.
-Idiota.- borbotto tra me e me ripensando al fatto che Darcy, la ragazza più ingenua e gentile che io abbia mai visto, quella che pur di non saltare le lezioni veniva a scuola sotto antibiotici pesanti, proprio lei, stava per accettare della droga. Da degli sconosciuti, tra l'altro.

Che Abigail avesse iniziato a prendere sostanze lo sapevo, ma non pensavo che riuscisse a convincere pure una come Darcy.
-Andy, c'è CC!- sento mia mamma gridare dal piano di sotto. Apro la porta e scendo giù.
Ripenso a quello che ho detto a Darcy, sono stato impulsivo e aggressivo, ma non potevo fare altrimenti. Lei non può essere così, e per questo deve stare lontana da noi. Probabilmente questo divieto che le ho imposto non verrà rispettato più di tanto, ma lei sa che non scherzo. Lo sa dal liceo.

-Ciao bro!- mi saluta felice CC. Sembra stare bene, e mi fa piacere.
Noi due siamo amici da anni ormai, è stato uno dei primi amici che ho avuto da bambino, insieme ad Ashley.
-CC, entra.- lo invito dentro. -Ragazzi, volete qualcosa da mangiare?- domanda mia madre, ma né io né CC abbiamo fame.
-No, grazie signora Biersack. La ringrazio.- declina gentilmente l'offerta.
-Oh via, Christian. Mi conosci da tanto tempo ormai, dammi pure del tu.- sorridono e io sono felice di vedere mia mamma felice.

Non vedevo mia madre essere veramente felice da quando mio padre se n'è andato.
Per lei è stato devastante, lo amava, ma lui, evidentemente, non amava abbastanza lei.
Con mio padre ho sempre avuto l'impressione di dover dimostrare qualcosa, non ero mai a mio agio con lui e il suo abbandono non mi ha turbato più di tanto.

Ricordo quando se ne andò. Mia madre non uscì di casa per una settimana, era a pezzi e io odiavo vederla così. Da quando ho visto mia mamma in quello stato, ho iniziato a provare odio per mio padre, odio perché aveva fatto soffrire la mamma.
-Okay, che vuoi fare?- domando a CC, una volta in camera.
-Quello che vuoi tu... Non avevo voglia di restare a casa.- ridacchia, come è solito fare.
Un attimo di silenzio.
-Darcy è carina.- dice. Mi blocco un secondo.
Che cazzo la tiri fuori?
-Non stavo ascoltando, che hai detto?- mento, mettendolo alla prova.
-Darcy è una bella ragazza.- ripete con non curanza. -Te che ne pensi?-
Penso che dovresti farti i cazzi tuoi.
-Non lo so...- mi limito a dire, facendo spallucce.
-No, sul serio. Mi piace stare in sua compagnia, porta allegria e poi è così tenera che vorrei abbracciarla per sempre- si sposta i lunghi capelli neri dietro le spalle.
Io voglio tirargli un pugno, non so per cosa, ma ho voglia di farlo.
-È simpatica, sì...-
-Andy, non è come penso io, vero?- dice con un sorrisino beffardo.
-Che cazzo dici CC, ma ti prego- lo spingo leggermente e lui fa il segno del cuore con le mani.
-Non dire puttanate Coma. Ti tiro un destro.-
-Sì sì, tanto so come va a finire. Tu ti innamorerai di lei, lei di te e finirete per sposarvi e avere tre adorabili marmocchi.-
Dio amico, che cazzo di droghe prendi?
-Continua a sognare bro, e fatti meno cannoni- lo prendo in giro, ma lui diventa serio. -Andy, lei è adorabile. Non fare il cazzone come al solito. So come sei fatto, se ti avvicini a lei solo per portartela a letto ti tiro veramente un pugno. E sai che lo faccio.-

Non è la prima volta che CC mi fa questa ramanzina, so che ha ragione. Ho rovinato troppe ragazze.
-Lo so, CC.-
-Ecco, quindi se il tuo obbiettivo è portartela a letto, non ti azzardare a sfiorarla.- il suo tono è fermo, sincero, ma anche duro.
-Sta tranquillo, non mi ci avvicinerò.- sorrido leggermente.
Portarla a letto è l'ultima cosa che voglio farle.
*Sì sì, come no. Sappiamo entrambi che CC ha ragione, solo che tu continui a negare. È solo questione di tempo*
Ma va a cagare, stupido subconscio.