Capitolo 8

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Da quanto sto fissando il soffitto? Una o due ore? Forse di più? Non mi importa.

Mi alzo e mi vado a preparare. E’ pesto, perciò cerco di fare meno rumore possibile.

Apro lentamente la porta del bagno, entro e la richiudo. Guardo il telefono: 6:00 a.m, bene, ho ancora tempo. Decido di chiamare Luke, dato che è da un paio di giorni che non lo sento. Con tutto quello che è successo in questi giorni mi è sfuggito di mente e mi sento in colpa. Lui è il mio fratellone, devo chiamarlo, sperando che mi risponda.

Aspetto e sento il telefono squillare. Sento una voce roca e assonnata dall’altra parte della cornetta e capisco subito di averlo svegliato.

> anche di mattina? Siamo seri?!

-Pronto?- sento dalla cornetta. La sua voce mi scalda il cuore, non la sento da troppo tempo.

-Luke?- rispondo, leggermente tremante. Mi sento al sicuro quando parlo con lui.

-Darcy, come mai mi chiami a quest’ora? E’ successo qualcosa?-

-No, tranquillo Luke. Avevo solo voglia di sentire la tua voce.- ammetto, giocherellando con la maglia che uso per dormire. Una delle sue, gliel’ho rubata prima di venire a Cincinnati.

-Che dolce la mia sorellina. Come procede lì?- ridacchia e io con lui. –Bene dai, mi sono già fatta degli amici. Sono simpatici- mentre parlo dei miei nuovi amici cerco di non pensare che nel gruppo che sto frequentando c’è anche Andy Biersack.

-Sono molto felice per te, sorellina!- esclama e sento un rumore provenire dalla sua stanza.

-A casa come sono le cose?-

-Come al solito, ma la casa è troppo vuota. Mi mancano le litigate tra te e la mamma- ridacchia ancora e io alzo gli occhi al cielo, ricordando,con tenerezza, quei momenti.

-Sai che mi sto vedendo con una?- questa notizia mi lascia un po’ sorpresa, ma dopotutto, mio fratello è veramente un bel ragazzo, era impossibile che nessuna ragazza lo volesse.

-Sul serio? Raccontami di lei- mi siedo a terra, anche se le piastrelle sono fredde. Le ignoro.

-Allora, ehm… è bionda e ha gli occhi azzurri-

-Luke, non è che ti sei innamorato del tuo riflesso?- sorrido, anche se lui non può vedermi. –Aha, spiritosa! Non sono così narcisista… e non sono una donna-

-Fino a prova contraria- dopo questa frase lui mi manda a fanculo in tutti i modi possibili e io rido di gusto.

-Ad ogni modo… si è trasferita nel mio college da poche settimane e devo dire che è molto carina. Facciamo insieme musica- dal modo in cui parla sento che è felice. Forse questa ragazza potrà renderlo davvero felice, se così fosse, sarebbe molto bello da parte sua.

-Non mi hai ancora detto come si chiama- intervengo, dopo che mio fratello ha finito con la storia di come si sono conosciuti – Aleisha, si chiama così.-

-E’ un nome molto carino- affermo e lo penso davvero. Sono gelosa perché lui è mio fratello e tutte mi sanno da troie, ma è raro che Luke parli in modo così emozionato di una ragazza, perciò credo che lei sia diversa.

-Sono davvero felice per te, Lukey- cade un breve silenzio –Tu come stai?-

-Sto bene.- rispondo subito. Non voglio raccontargli di Andy, non ancora, è presto. Lui non sa che, se al liceo stavo male, era in parte colpa sua. L’altra parte della colpa era mia.

-Sicura? Darcy, lo sai… per qualunque cosa io ci sono. –

-Lo so. Grazie, Lukey. Ah, comunque, vedi di non mettere incinta questa Alexie- lo prendo in giro.

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