Quel bacio, il bacio di Jim ha mandato a quel paese ogni minimo pensiero.
Sono rimasto tutta la sera a pensarci e a farmi i peggiori film mentali.
Jim sa bene cosa ha fatto, eppure con quel bacio sono sicuro che avbia voltio comunicarmi qualcosa.
Mi alzo di scatto stanco di restarmene sul letto a rimuginare e decido di mia spontanea volontà di andare a dirgliene 4 perché avrebbe potuto decisamente evitare di baciarmi senza...senza un apparente motivo!
Busso alla porta di camera sua e di Steve con tutto il coraggio che ho in corpo, ma quando Jim mi apre la porta moro e che e si era tagliato i capelli. Mi sorride con il suo sorriso smagliante e si tocca i capelli facendo una smorfia.
"Perché mi guardi così? Sto così male?"mi chiede io deglutisco scuotendo la testa, lui sta veramente bene.
"Ehm...ti devo parlare"Dico facendomi avanti per il discorso.
Lui mi mette una mano davanti e scuote la testa prima di mettermi la mano fra i capelli.
"Non parleremo. Sarà il tempo a dirci quando farlo"Lo guardo a bocca aperta mentre lui fa un passo indietro e sbatte la porta.
"ehhhhh?! No io voglio parlare adesso, apri questa porta Jim"Dico dando un calcio alla porta che scopro non essere completamente chiusa, infatti colpisco con la porta ed involontariamente Jim che caccia un urlo di dolore.
"Scusa, scusa"Dico poi andando vicino a lui che invece di insultarmi, come farebbe con chiunque, si mette a ridere di gusto.
Io, ancora più sconcertato, gli massaggio la gamba colpita dal mio impeto di furia assassina. Lui mi accarezza i capelli e poi chiude la stanza, rimanendo seduto contro il tetto per terra.
"Non pensavo che avessi una certa grinta, non vorrei mai vederti arrabbiato!"Dice Jim ridendo ancora per quello che era successo qualche secondo prima.
"Ho bisogno di risposte oneste."Dico poi al ragazzo che mi guarda sorridendo.
"E io ti ho detto che quando arriveranno le saprai per primo"Dice ancora con il suo maledetto fare misterioso che serve solo per farmi innervosire maggiormente.
"Jim!"Lui mi guarda con un sorriso beffardo. Oh non mi dirà assolutamente nulla e sto solo sprecando il mio tempo.
"Non lo trovo giusto"Aggiungo poi facendo per andarmene dalla stanza ma lui mi prende la mano per fermarmi.
"Cos'è giusto o sbagliato? E se la risposta che ti darò non è quella che ti aspetti cosa faresti? Mh?"lo guardò dritto negli occhi e lui dopo qualche istante, distoglie lo sguardo. Lascia la mia mano e poi mi lascia andare.
"Io...ci vediamo dopo Jim" esco dalla stanza e vedo i ragazzi trascinare i bagagli con una certa felicità.
"Elio, i tuoi bagagli, dai che è arrivato il furgone"Mi dice Tom mentre sta solevando due scatoloni.
"Certo, ti aiuto subito"Gli dico prendendo i miei bagagli e attraversando il campus.
"Elio, hai sentito per caso quel coglione di Weil?"Mi chiede il biondo mentre ci dirigiamo al parcheggio.
"No, in realtà è già una settimana che salto la sua lezione"Dico poi mentre, una volta al parcheggio, carichiamo tutto nel grande furgone che il padre di Steve ci ha prestato.
"Onestamente mi mancherà la nostra divisone al campus."Mi dice Tom mentre si mette le mani in tasca.
"Anche a me. Anche se però Jeremiah l'altra sera ha detto una cosa per cui devo concordare...non possiamo farci comandare così e di conseguenza rovinare l'anno accademico per delle stanze." Siamo pronti a prendere gli scatoloni della stanza di Jimmy e Steve ma troviamo Maggie seduta sulle scale.
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"It's better to speak or die?"(Fan sequel CMBYN)
Fanfiction"Forse avrei fatto meglio a non parlare... forse avrei dovuto tenermi tutto dentro, forse, forse, solo dubbi" Elio ha 19 anni adesso, sono passate un inverno e un estate dall'ultima volta che ha visto Oliver, l'ex studente universitario del padre. I...