Avevamo comunicato a Jimmy la convocazione.."Ve lo potete scordare, scusarmi per che cosa esattamente? Per aumentere l'ego già spropositato di quel uomo?" Jimmy non ne vuole sapere di scusarsi ma lo dovrà fare in ogni caso, non ha molta alternativa.
È pomeriggio inoltrato ormai e chi deve essere ai corsi pomeridiani non è presente nella struttura.
Jimmy aveva messo su carta tutte le motivazioni del perché riteneva stupido ed incoerente da parte sua chiedergli scusa e nessuno poteva dargli torto."Elio, dimmi che almeno tu sei dalla mia parte"Mi chiede il ragazzo e io mi ritrovo a scuotere la testa in silenzio con le braccia incrociate.
"Jimmy, lo sanno tutti qui che hai ragione tu, ma non abbiamo molte alternative o ti scusi, mettendo da parte il tuo orgoglio come stiamo facendo tutti per non rischiare le borse di studio, oppure mandi a puttane tutto di tutti e ripeto, nonostante tu abbia veramente ragione". Tutti gli altri si ritrovano a concordare con me.
Jimmy si alza dal divano e esce della struttura, ci guardiamo tra di noi e decidiamo assolutamente di seguirlo, mai lo avremmo lasciato solo.
Cerca Oliver e quando lo trova a parlare con il redattore in persona decidiamo di lasciare ai due spazio per confrontarsi.
"Io oggi sono qui, davanti ai miei compagni di dormitorio, davanti a lei redattore, per chiedere scusa al professore per il mio linguaggio e le mie offese ricevute dalla mia persona. Ho agito d'impulso e da persona poco matura. Spero accettate le mie scuse".
Il silenzio regna mentre il redattore sorride a Jimmy, lo ha conquistato.
"Ragazzi, non siete più dei ragazzini e dovreste sapere che per certi comportamenti derivano determinate conseguenze"Continua il redattore, nemmeno lui credeva a quello che dice.
Il nostro sguardo si poggia su Oliver che rimane poggiato alla scrivania con le braccia incrociate.
"quello stronzo pensava di sospenderci"Commenta Tom a bassa voce mentre lo fulminiamo tutti e quattro (io, Tom, Steve e Jeremiah).
"Ho voglia di prenderlo a schiaffi"Dice poi Jeremiah, il quale era il primo che si professava contro la violenza.
"Il dialogo è l'unica arma con cui possiamo combattere"Diceva.
Diceva, appunto.
"Andrai ancora alle sue lezioni?"Mi chiede Steve.
"Ho forse alternative?" Chiedo sospirando, quello di fotografia era pieno e la lista lunga.
"Ma fai uno sport per andare in pari con i crediti, no? "Chiede Tom.
"Scimmione, è al primo anno, non può fare quelo che gli pare."Gli risponde Steve mentre finalmente vediamo Jeremiah stringere la mano al redattore e a Oliver.
Seguiamo fuori Jimmy che ci mostra l'ammonimento tra le sue mani.
"Ma te guarda.. Lo aggiungeremo alla lista delle con con cui ci puliamo il culo"Dice Steve poi mettendo una mano sulla spalla di Jimmy.
Tom ride mentre ci dirigiamo verso il nostro dormitorio.
"Perlman, Yang, Garcia, Jones e Clark"Dice Oliver chiamando i nostri cognomi.
"Porca troia"Sussurra Tom girandosi a braccia incrociate.
Nel frattempo vedo Mag passare che mi chiede di guardare l'ora, effettivamente avrei perso la lezione se non fossi partito adesso.
Le faccio cenno di aspettarmi."Weil, siamo occupati" Risponde Steve senza troppi peli sulla lingua.
"Non è un mio problema Yang. Oggi ve la siete cavata con un ammonimento, la prossima volta non vi andrà tanto bene."
Vediamo Steve sul punto di Insultarlo in malo modo ma lo blocchiamo subito e lo trasciniamo via.
"Se le ci lascia in pace noi faremo lo stesso"Dice Jeremiah a Oliver il quale sorride.
"Pulite le stanze e non avremo problemi"Dice per poi guardarmi come se si aspettasse che gli dicessi qualcosa.
Non gli avrei detto proprio niente, i ragazzi avevano ragione, questa guerra che aveva lanciato contro di noi doveva finire... E poi eravamo noi i ragazzini.
"J devo andare a lezione, allontana Steve dal piano, non vorrei lo distruggesse"Jeremiah annuisce ridendo mentre fa un cenno di saluto alla povera Mag che stava aspettando pazientemente il mio arrivo.
Avevo ignorato Oliver e non mi sentivo nemmeno così male.
"Su su, siamo in ritardo"dico poi a Mag mentre mi guarda come per dirmi "sei serio?"
A lezione terminata vengo a scoprire che in mia assenza Oliver era tornato a torturare tutti al dormitorio. La mia stanza era chiusa a chiave fortunatamente e quando vado a controllare Olly sembra stare bene, Jimmy lo avrà portato a fare un giro.
"Cosa ha detto?"chiedo poi poggiando la chitarra contro il muro della sala.
"Cosa vuoi che avesse detto? Si diverte a dare ammonimenti senza un vero senso, lo abbiamo lasciato fare perché ci siamo stancati di dargli corda... Ha avuto da ridire sulla tua stanza chiusa a chiave"Mi riassume Robby il rosso mentre mi passa una lattina di Coca-Cola.
"Ma sì, è un rompicoglioni di prima categoria, probabilmente la moglie a casa non lo soddisfa abbastanza"dice Tom alzando le spalle mentre gli lanciamo i cuscini per mandarlo a quel paese.
Probabilmente un fondo di verità c'era, probabilmente era veramente infelice e non trovava altro modo che sfogarsi con noi.
"Prima o poi credo arriverà il momemto di prenderci una casa per noi" Dice poi Steve.
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"It's better to speak or die?"(Fan sequel CMBYN)
Fanfiction"Forse avrei fatto meglio a non parlare... forse avrei dovuto tenermi tutto dentro, forse, forse, solo dubbi" Elio ha 19 anni adesso, sono passate un inverno e un estate dall'ultima volta che ha visto Oliver, l'ex studente universitario del padre. I...