Passarono i giorni e Dabi stava ormai perpetuamente sul divano. Toga lo scherniva ogni volta, ma a lui non fregava nulla, anzi, pur di mandarla via, certe volte minacciava di fondere i coltelli che lei tanto amava e ciò era una tattica efficace.
Sinceramente, mi inteneriva vederlo lì, triste e bisognoso di coccole (che problemi avessi, neanche io lo sapevo spiegare). Però, decisi che aveva anche sofferto abbastanza.
Una sera mi ero appena messa il pigiama, ovviamente fatto apposta affinché lo potessi indossare facilmente anche con le ali di mezzo, e stavo andando verso il soggiorno.
Scesi le scale e vidi Stufetta Boy con una coperta che tentava di sdraiarsi in maniera comoda su quel divano che l'unica cosa che riusciva a garantire era un'ottima seduta, infatti sdraiarcisi sopra senza cuscini o robe simili era un'impresa."Forse sono stata un po' troppo dura con lui"
Mi avvicinai nel momento stesso in cui riuscì a sistemarsi e gli picchiettai leggermente la spalla per attirare la sua attenzione.
Aprì gli occhi, fissandomi intensamente come in attesa di qualcosa ed io sapevo bene cosa.Ruby:"Allora, vieni a letto a scaldarmi o no?"
In pochi istanti, mi ritrovai in braccio a Dabi, senza modo di andarmene, ma tanto, perché mai avrei dovuto staccarmi da lui?
Dabi:"Non aspettavo altro"
Misi le braccia attorno al suo collo e lui cominciò a salire le scale, ma nel mentre, sentivo che c'era qualcosa che non andava, come se degli occhi ci stessero osservando.
Pensai che forse, lo stress di quel periodo mi stesse giocando uno scherzo, dunque evitai di pensarci ulteriormente.
Ero così assorta nei miei pensieri che neanche mi ero accorta che eravamo arrivati in camera.
Dabi mi adagiò dolcemente sul letto e non perse tempo a mettersi accanto a me abbracciandomi.
Come immaginavo, il suo calore mi era mancato da morire. Usai un'ala per avvicinarlo a me, finché lui non azzerò la distanza tra le nostre labbra, che si separarono poco dopo.Dabi:"Stavo perdendo la speranza che tu mi rivolessi qui"
Ruby:"Beh, sei uno stupido, ma non posso smettere di amarti. Però, se farai ancora una cosa del genere, non ti aspettare un'altra possibilità"
Dabi:"Di sicuro non farò l'errore di perderti"
Non risposi, ero come incantata da quelle parole, inoltre, quelle pozze di ghiaccio che erano i suoi occhi riuscivano sempre ad ipnotizzarmi, non c'era niente da fare.
Mi accoccolai al suo petto, sembrava passata un'eternità dall'ultima volta che l'avevo sentito così vicino, infatti era una sensazione meravigliosa.
Nessuno parlò più, il silenzio era totale, ma ciò non nascondeva l'affetto che provavamo l'uno per l'altra.
In poco tempo, mi addormentai, non prima di sentire un bacio venirmi dato sulla testa da Dabi.~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Una strada buia, lunga e grigia era l'unica cosa che vedevo davanti a me. Tutt'intorno, vi era il nulla più assoluto. Non avendo altra scelta, mi incamminai, continuando a sperare di incontrare qualcuno, o anche solo di scorgere un edificio, magari con le luci accese, giusto per farmi vedere che c'era ancora della vita.
Per minuti interminabili, continuai ad avanzare, non sentendo alcun suono, se non quello del silenzio.
Ad un certo punto, tutto si fece buio, così creai delle fiamme sulla mano destra, giusto per evitare di sbattere contro qualcosa, anche se sapevo fosse una situazione impossibile in quel momento.
Io però non volevo arrendermi all'idea di essere rimasta da sola: creai delle piccole fiammelle che cominciarono a levitare intorno a me, fornendomi più luce di prima.
Nonostante ormai sembrassi un falò vivente, non vedevo comunque anima viva, eppure sapevo, sentivo di trovarmi in città e di sicuro l'odore di smog ne era la prova.
Ad un tratto, due muri mi apparvero ai lati e uno davanti a me. Dei cassonetti erano appoggiati lì vicino, completamente abbandonati al loro destino di portatori perenni dei rifiuti degli uomini.
Capii di trovarmi all'interno di una sorta di vicolo, ma la cosa strana, era che mi sembrava dannatamente famigliare.
Il rumore improvviso di un meccanismo che si attivava mi fece scattare sull'attenti e non appena guardai bene, vidi che uno dei cassonetti si era spostato e il muro si era aperto, rivelando un lungo corridoio bianco.

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MYSTICAL FLAME
Fanfiction"Lei era il fuoco: bello e scintillante, ma potente e indomabile. E se una fiammella blu, all'apparenza debole, riuscisse a starle vicino e a domarla?" Che cosa succederebbe se una Pro Hero amata da tutti e apparentemente fredda e distaccata, veniss...