"Tommy, secondo me se ne discutiamo solo noi due non arriveremo ad una conclusione" rispose all'affermazione del fratello.
Non si poteva di certo dare torto all'omega, loro due erano di parte nella situazione, poiché coscienti di non riuscire a vivere l'uno lontano dall'altro.
"Perché non lo chiediamo a Derek e Luke, magari anche Michael. Lui e Luke sono nati assieme, è probabile che anche loro si siano trovati nella nostra stessa situazione" lo assecondò il fratello, cercando di trovare una soluzione al problema che li separava in quel momento.
"Ho già parlato con Luke, quando tu... quando hai sentito quelle cose e sembrava non fosse d'accordo con la mia decisione, ma l'ha comunque rispettata. Credo, però, volesse farmi confrontare con te prima di decidere" disse Elijah cercando di interpretare correttamente il pensiero del beta.
"Non pensiamoci adesso, okay? Rilassati piccolo. Capisco quanto possa essere difficile per te sostenere tutti questi cambiamenti e questa situazione in bilico, ma sei forte e qualsiasi cosa accada, sarò al tuo fianco" lo rassicurò l'Alpha, lasciando al termine della frase un tenero bacio sulla spalla del ragazzo. Adorava sentire la pelle profumata del suo omega, la sensibilità e morbidezza di essa.
Il più piccolo, ugualmente, venerava e gioiva per quelle piccole attenzioni che gli dava il fratello.
Thomas spesso riusciva a riconoscere le emozioni provate da Elijah, attraverso il cambiamento del suo odore, ma era molto difficile. In quel caso, però, l'omega sembrava voler dimostrare in tutti i modi quanto apprezzasse, non consapevole che, se avesse solo dato un accenno di approvazione al fratello, questo avrebbe fatto ciò che seriamente desiderava sul ragazzo.
"Mi piace tanto quando mi baci" si lascio scappare l'albino, arrossendo subito dopo per l'imbarazzo.
Ciò che aveva detto era decisamente strano, perché mai un ragazzo dovrebbe dire a suo fratello che gli piacciono i suoi baci.
"N-non intendevo in- in quel senso, c-cioè...." provò a spiegarsi spaventato dalla reazione di Thomas, che si lasciò andare ad un sorrisetto sfacciato e fece finta di niente.
Lavò accuratamente ogni piccolo lembo di pelle disponibile alle sue mani, cioè qualsiasi, data la nudità del fratello. Certo, non arrivava alle parti più intime, che lasciava fare al fratello per non metterlo in imbarazzo.
"Piccolo, dobbiamo uscire dalla vasca, altrimenti diventerai un ragazzo con le mani e i piedi di un vecchietto" disse scherzosamente Thomas
"Ti prego, Tommy, un altro poco" piagnucolò come un bambino capriccioso, ma il fratello sapeva già come convincerlo a cambiare idea.
"Facciamo così, principessa. Noi usciamo dalla vasca, ci mettiamo i pigiami, prendiamo le coperte pesanti e andiamo nel gazebo in giardino, così guardiamo le stelle stesi sull'amaca" gli propose il fratello più grande.
Da bambini era il loro posto preferito, in classifica veniva perfino prima della casa nel bosco.
Guardare le stelle era molto romantico e poetico, secondo i due, ed era adatto ad un primo appuntamento di una coppia appena sbocciata, cosa che ancora non erano, purtroppo aggiungerebbe l'Alpha.
La proposta fece annuire velocemente l'albino, che uscì dalla vasca per primo e si asciugò in fretta, sotto gli occhi del fratello confuso e sorridente.
"Asciuga bene i capelli, non vorrei ti ammalassi piccolo" si premurò Thomas, conoscendo il carattere dell'omega sarebbe corso in mutande pur di entrare nel gazebo.
"Li dovrei tagliare forse, stanno diventando troppo lunghi" annunciò il più piccolo, contemplando i capelli bianchi e tastando tra le dita le lunghezze.
"Perché dovresti farlo? Stai così bene così. I tuoi lineamenti sono più dolci con i capelli lunghi" gli suggerì il fratello, improvvisamente interessato alla conversazione.
"Stai dicendo che starei male con i capelli corti?" Chiese scontroso, guardando il fratello in cagnesco.
"Staresti bene anche senza capelli, Sun. Però, stai meglio così, sai... per la questione del viso" Come faceva a spiegargli che, quando si toccava pensando a lui, immaginava di tirare poco delicatamente le ciocche argentee, mentre il ragazzo gli faceva un pompino o mentre lo penetrava da dietro e gli teneva il capo rivolto verso di lui.
Di certo non sarebbero stati argomenti da utilizzare a suo vantaggio senza destare sospetti.
Dopo essersi completamente vestiti e asciugati, andarono verso il cesto posto all'entrata della loro camera e scelsero due coperte tra le più pesanti. Non ci è dato sapere che Thomas ne fece accidentalmente cadere una per terra, in modo da dover stringere a sé Elijah, usando la scusa di coprire entrambi.
Thomas entrò per primo nel gazebo buio, cercando a tentoni l'interruttore della luce. L'ambiente era accogliente, l'amaca posta all'angolo a sud-est della stanza con una perfetta vista del cielo, a terra vi erano tappeti e cuscini e sulle mensole erano posizionate svariate candele profumate, l'insieme creava un'atmosfera molto rilassante.
"Principessa, sali sull'amaca mentre accendo tutte le candele"
Elijah non se lo fece ripetere due volte, che fuggì verso il 'letto', portandosi dietro l'unica coperta.
"Alpha, non c'è l'altra coperta" comunicò confuso al fratello che, con un'alzata di spalle, rispose al quesito e mise fine al dialogo.
Il più grande si sbrigò a raggiungere Elijah, stendendosi il più vicino possibile al corpo del ragazzo e accogliendolo tra le braccia forti.
Volsero gli sguardi alle stelle luminose, l'osservazione silenziosa durò per breve tempo, interrotto da Elijah
"Guarda lì si vede la costellazione di Auriga" indicò un punto nel cielo stellato, ammirando l'intensità dell'oscurità e i segreti che nasconde.
"Oh! Si riesce a vedere anche la costellazione di Delfino, ho letto una leggenda su questa costellazione. La vuoi sentire?" chiese girandosi verso suo fratello e guardandolo con occhi imploranti di ascoltarlo.
Thomas lo guardò incantato dalla purezza dell'animo del ragazzo e annuì interessato.
"Il mito narra che Poseidone scelse una delle Nereidi come moglie, Anfritrite, che però era contraria alle nozze. Lei per sfuggire alla corte di Poseidone si nascose sul monte Atlante. Il Dio, per riconoscenza, aggiunse la costellazione di Delfino tra le stelle, poiché fu l'unico che riuscì a convincere la Nereide ad accettarlo come compagno di vita." finì di raccontare a Thomas, i cui pensieri si erano bloccati ad un solo punto della storia
"E tu? Mi accetteresti come tuo compagno o scapperesti come Anfritrite?"Scusate per il ritardo ragazz*
In questo nuovo capitolo sembra che ci sarà una svolta nella storia, che ne dite?
Ci vediamo giovedì con il prossimo aggiornamento, notte 🌙p.s. Il mito della costellazione di Delfino non è esattamente così, l'ho modificato per adattarlo al meglio alla storia. Questa è la versione giusta ⤵️
Due sono i miti greci legati a questa costellazione.
Il primo narra che Poseidone come sua moglie scelse una delle Nereidi, Anfritrite, la quale però era contraria alle nozze. Anfitrite per sfuggire alla corte ossessionante di Poseidone si nascose sul monte Atlante.
Il dio incaricò alcuni uomini tra i quali un certo Delfino di convincere la nereide ad accettarlo come compagno. Delfino fu il più convincente di tutti e per riconoscenza il dio pose fra le stelle l'immagine del delfino.
Un'altra tradizione ci informa che l'immagine del delfino fu posta in cielo da Dioniso per rammentare a tutti gli uomini il castigo inflitto ad alcuni marinai etruschi. Questi avevano il compito di condurlo a Nasso dove lo avrebbero accolto le ninfe destinate ad allevarlo, ma durante il viaggio lo rapirono, con l'intenzione di chiedere un sostanzioso riscatto. Il dio accortosi di quanto stava accadendo, intonò una misteriosa e dolce melodia che ipnotizzò i rapitori che si misero a danzare fra loro fino a quando si gettarono in mare trasformandosi in delfini.
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Bring me peace
FanfictionSequel della storia Larry "Wolf's Princess" Boy x boy story Sono passati sedici anni dalla nascita dei primogeniti di Harry e Louis. Nel DNA, due forti Alpha, che poi si sono rivelati un Alpha e un fragile Omega albino. In seguito a questa e ad a...