tre

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tornati in sala comune, saluto mio fratello
'hei oliv! aspetta, possiamo parlare un secondo prima che ci dividiamo nei dormitori?'
'certo sorellina, spara'
'fred è veramente tanto carino, ma non so come fare'
'è imbarazzante stargli vicino senza avere le farfalle nello stomaco'
'sorellina, lo conosco fred, si atteggia per flirtare poi non c'è nulla di serio... credimi è il mio migliore amico, e tu mia sorella, lo dico perché ti voglio bene... stai attenta'
lo abbraccio e poi vado a letto

*le 4:00 a.m.*
'ptss! hei mathi!'
'chi sei?'
'ovviamente il più bello no? dai alzati!'
è fred. o miseriaccia.
'vuoi fare piano o sveglierai hermione e le altre!'
'dai vieni!'
'ma sono struccata, in pigiama e con una coda fatta malissimo e poi... sono le 4!'
'non importa non te ne pentirai'
che accidenti vorrà, va be
'muoviti o la mcgranitt ci scoprirà'
'dio quanto accidenti sei bella' ok, svengo.
'dove andiamo?'
'lo vedrai'
mi prende per mano, con le sue stupende mani e arriviamo alla stamberga.
'ma tu sei pazzo, non si sa cosa c'è là dentro'
'fidati di me'
siamo nella parte più alta, non c'è il tetto, ma uno splendido cielo stellato e ci sdraiamo.
'fred è... magnifico'
'non c'ho mai portata nessuna, sei la prima'
'oh e con questo credi che io cadrò ai tuoi piedi'
'perché non è così che funziona?' si gira verso di me e mi fa l'occhiolino
'forse.' e ammezzo un sorriso

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