Capitolo 29

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Lexa POV
Sono stata a pranzo con quella pazza di Costia... mi ha tenuta bloccata per un'ora intera, non ne potevo più di sentirla parlare. Sono ritornata a casa da 5 minuti e non tarda ad arrivare la chiamata di Anya.
-Ehi Lex! Allora?-
-Niente An mi ha chiesto se canto a un suo evento, è tra una settimana a San Francisco-
-Eh tu cosa hai detto?-
-Che ne avrei parlato con Indra, ma non penso di avere tanta scelta...anche se questa è la prima volta che mi chiede cose di lavoro-
-Tu accetterai, magari questa è la volta buona.-
-Ok-
-L'hai detto a Clarke vero?- merda.
-Ehm...io-
-Lexa!-
-Lo so lo so... cercavo solo il momento più adatto e che ci siamo appena chiarite, lei sembra essersi convinta a fidarsi di nuovo di me e ho paura di rovinare tutto-
-Se dici le cose come stanno vedrai che capirà, ma ricorda meglio prima-
-che dopo, lo so!-
-Brava...beh ora ti devo lasciare ci sentiamo Lex-
-Fai la brava An-
-Mhm non ti prometto niente- chiudo la chiamata e mi butto sul divano. Come te lo dico? Quando te lo dico? Se poi non mi riuscirai più a guardare in faccia. No non ci riesco. Lexa smettila di piagnucolare! Se lo scoprirà dopo e da qualcun altro non vorrà avere più a che fare con te per davvero e tu non protrai fare nulla per rimediare. Già... allora glielo dirò domani. Punto ho deciso. Questione chiusa. A proposito ora gli scrivo.

Ehi piccola...tutto bene? Che fai? Mi manchi❤️

Ehi... tutto bene. Niente...chiacchiere tra donne. Tu?
Comunque mi manchi anche tu❤️
A ascolta domani mattina viene Reyes a portarmi la colazione prima di prendere l'aereo...ci vediamo a pranzo noi,ok?
Sempre che tu non abbia qualche impegno.

No va bene... cercherò di resistere. Divertiti.
Ti amo❤️

Ok...ci sentiamo dopo😘

Aspettavo il 'ti amo anch'io' ma forse ancora non se la sente, d'altronde è stato ieri che mi ha baciato. Devo farla innamorare di nuovo di me, un po' alla volta.

L'ora di andare da lei è finalmente arrivata mi sembra sia passata un eternità. Stanotte non ho chiuso occhio, non ho fatto altre che pensare a come raccontarti tutto. Ho comprato il pranzo e sicura mi dirigo verso il nostro incontro, convinzione che sparisce non appena varco la porta dell'ospedale. La mia sudorazione aumenta a livelli smisurati, mi tremano le mani, vorrei solo mettermi a piangere e non so neanche io il perché... o forse lo so. Il fatto è che ho una paura matta della tua reazione. Se mi caccerai ancora? Se non vorrai più vedermi? Non mi sono mai sentita più sporca di come mi sento in questo momento, cosa farò se nei tuoi occhi leggerò solo disgusto e delusione. Sono già arrivata davanti alla porta della tua stanza, prendo dei bei respiri profondi, appoggio la mano sulla maniglia ma vacillo ancora. Sto cercando di calmarmi quando sento delle voci da dentro alla tua stanza e la tua bellissima risata, non sei sola? Raven è andata via già da un pezzo. Sento di nuovo l'altra voce e anche se non riesco a ricordarmi il proprietario, il mio istinto mi dice che non mi sta simpatica. Di scatto apro la porta senza nemmeno bussare. Il mio istinto non sbaglia mai. Seduta accanto a te c'è quella brutta..... di Nylah. Entrambe vi siete zittite e mi guardate.
"Ciao" dici tu.
"Ciao piccola, ho portato il pranzo" mi avvicino "non sapevo che fossi in compagnia"
"Infatti è stata una sorpresa anche per me" in tutto questo ho completamente ignorato la cameriera.
"Si non sono arrivata da molto in città, comunque mi fa piacere rivederti Lexa, giusto?" A me non fa per niente piacere.
"Esatto...mi dispiace ma non ricordo proprio il tuo nome" bugia e lo sai anche tu, che di fatti mi stai guardando male, ma che posso farci non me lo ricordo...
"Nylah" risponde lei "Nylah Green" per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva... come Green? No no no sarà una coincidenza. Sicuramente.
"Si...sì...certo Nylah" non si conosceranno neanche. È tutto ok.
"Mia cugina mi aveva detto che eri sparita in questi giorni...ora capisco il motivo..." ma chi?
"Tua cugina?"
"Già...Costia Green, mia cugina."
"C-c-costia è tua cugina?" Chiedo decisamente sconvolta. Quante probabilità c'erano? Eppure è così... non me ne va una buona.
"Purtroppo...comunque mi ha raccontato che avete pranzato insieme ieri, sai non sono affari miei però non giocare con lei... potrebbe non sembrare ma ci tiene a te." Si come no? Per ricattarmi ci tiene...Lexa? Cosa! Ti rendi conto che Clarke sta assistendo alla scena. Oh cazzo! Mi volto verso di te ma hai un'espressione indecifrabile sul volto.
"Io e Costia abbiamo chiuso già da un anno, e io non sto facendo nessun gioco." Cerco di prenderti la mano ma tu la scosti. Era questo che voleva quella puttana.
"Come ti pare... vabbè io vado, vi lascio mangiare." Si avvicina a te e ti bacia la guancia. "Ciao Clarke..."
"Ciao Nylah mi ha fatto piacere la tua visita...passa quando vuoi!"
"Certamente!" Le accarezza il braccio e poi si dirige verso la porta, non rivolgendomi neanche un saluto. Aspetto che va via. Tu sei girata verso la finestra, sei arrabbiata non c'è dubbio. Provo di nuovo a prenderti la mano, senza risultati anzi ti alzi da letto.
"Piccola cosa fai? Potresti cadere!" In un attimo sono al tuo fianco, cercando di sorreggerti.
"Non. Mi. Toccare." Dici a denti stretti.
"Piccola...posso"
"Zitta! Non voglio le tue spiegazioni devo andare in bagno!" Detto questo ti precipita in bagno chiudendo la porta alle sue spalle.
"Clarke!? Piccola! Apri ti prego fammi spiegare, posso posso spiegare tutto... non è quello che può sembrare." Busso delicatamente alla porta "per favore piccola! Ti supplico!"
"Fottiti Woods!"
Esatto sono fottuta!

Io e te, per sempre...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora