Capitolo 37

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Lexa POV
Clarke verrà a vivere da me! Vi rendete conto!? Lei verrà da me...io io non ci posso credere. Già mi immagino noi tutti i giorni insieme. Colazione insieme, film sul divano insieme, scherzeremo e rideremo insieme...dormiremo insieme. Non credo che lei voglia dormire insieme... non preoccuparti la convincerò. Tutte le mattine mi sveglierò e la troverò affianco a me nel mio letto, io non so se voi vi rendete conto! Praticamente è ciò che sogno si e no tutte le notti. E Dio solo sa quanto mi stia trattenendo dal saltarle addosso in questo momento, si proprio ora che è ficcata dentro al suo armadio e sta uscendo tutta la sua roba. Per portarla da me...Gesù! Vorrei urlare, saltare, correre, colpire qualcosa...non lo so neanche io cosa vorrei fare. Ma sono troppo troppo felice.
"Perché mi guardi come se fossi un pezzo di pizza?" Mi chiedi improvvisamente riportandomi alla realtà. In effetti la guardavo con aria sognante.
"Io non guardo così la pizza!"
"Beh tu forse no...ma io si." Rispondi con ovvietà. Mi porto una mano al petto fingendomi ferita.
"Questo è peggio di una coltellata..." mi lascio cadere sul letto di schiena. "I-io guardo te così...mentre tu riservi questo trattamento alla pizza..."
"Che ci posso fare?" Dici mentre ti stendi accanto a me. "La pizza è la pizza."
"Se dovessi scegliere di salvare la pizza o me, chi sceglieresti?" Alzi un sopracciglio.
"E lo chiedi pure?" Annuisco invitandoti a rispondere. "La pizza è ovvio..."
"Sei cattiva, lo sai?" Mi guardi divertita.
"Mmm."
"Dico davvero...mi ferisci così." Naturalmente tu pensi che io stia scherzando ma la verità è che ci sto davvero male, ma posso capire che hai bisogno ancora di tempo e...mi stai facendo una carezza? Torno ad incastonare i miei occhi con i tuoi, il calore che mi infonde la tua mano in questo momento non è paragonabile a nessun altro tipo di calore. Sa di sicuro, di casa, di amore. Mi lasci un bacio dolce sulla fronte e a due centimetri dal mio orecchio sussurri. "Sceglierei te sempre e comunque..."  Senza darmi il tempo di fare nulla scappi via e ritorni a sistemare la tua roba negli scatoloni.
"Dici sul serio?" Non rispondi e cominci a fischiettare una melodia a caso. "Clarke?" Continui a ignorarmi così decido di avvicinarmi a te. "Patatina?" Alzi gli occhi al cielo e sbuffi.
"Cosa??"
"Dicevi sul serio? Sceglieresti me?" Mi guardi scocciata.
"Lexa tutti tra un pezzo di pizza e una persona sceglierebbero la persona!"
"Quindi la sceglieresti anche se non sono io quella persona?"
"Certo!" So che il mio ragionamento è stupido, non ha per niente senso in realtà...ma il fatto è che ho bisogno di sentirti dire che sono importante per te, ne ho davvero bisogno.
"Ok..." mi alzo e mi avvio verso la cucina.
"Dove vai?"
"Inizio a portare qualche scatolone da me..." rispondo fredda.
"Woods che ti prende?"
"Nulla." Afferro due scatoloni ed esco velocemente dalla casa. Sei peggio di una bambina! Non è vero! Si lei ti ha detto che avrebbe scelto te, ma tu no...non ti basta, devi richiedere sempre. Non ti dirà le cose che vuoi sentire se la pressi così! Già...credo che sia vero. Faccio due tre viaggi fino a svuotare tutta la cucina. Tu sei rimasta lì, ma sei stranamente silenziosa, senza farmi vedere mi affaccio nella tua stanza. Sei seduta per terra con la schiena appoggiata al letto, hai le gambe incrociate e su queste hai qualcosa. Sembri pensierosa. Resto impalata ad osservarti fino a quando non sento un singhiozzo, con una mano ti asciughi subito la lacrima che è appena scesa. All'istante vengo da te.
"Ehi tutto ok? Stai male?" Chiedo dolcemente, inginocchiandomi al tuo fianco. "Piccola?" Ti prendo una mano e osservo l'album che stai svogliando. Ci sono diverse foto di te, Raven e Octavia. "Che hai?" Scuoti la testa e prendi un bel respiro.
"V-va tutto bene." So che non è vero...ma non voglio più pressarti. Mi siedo accanto a te e ti circondo il collo con un braccio. Inizialmente ti irrigidisci ma poi ti lasci andare sulla mia spalla. Ti ascolto piangere silenziosamente per un po', continuo ad accarezzarti la schiena...dopo quelle che sembrano ore, riesci a riprenderti. "Grazie..."
"Non devi ringraziarmi patatina del mio cuore..." ti scappa una piccola risata e io sono contenta di essere riuscita nel mio intento.
"Finiscila...mi piace di più quando mi chiami piccola..." sussurri appena. Ti schiocco un baco sulla tempia.
"Ma io mi stavo divertendo!" Rispondo facendo la voce da bambina. Scuoti la testa divertita e poi mi sorprendi con un casto bacio sulle labbra. Ti alzi mentre io rimango lì per terra scioccata, di solito non prendi mai l'iniziativa in questione di baci. "Questo per cos'era?" Chiedo toccandomi le labbra.
"Beh per farmi perdonare..." pieghi alcune magliette e le adagi nel cartone sul letto.
"Cosa?"
"So che prima te ne sei andata perché sei rimasta male...mi dispiace ma...insomma...i-io..." subito ti abbraccio da dietro.
"Non importa...dopo i tuoi baci mi dimentico anche come mi chiamo...quindi puoi stare tranquilla." Bacio sulla nuca e poi sul collo. Ti stringo a me. Ma perché il tuo collo è così invitante? Sembra dire 'Baciami!'. Non resisto e ripoggio ancora una volta le mie labbra sulla tua pelle candida e bianca. Ti ho sentito tremare o sbaglio?
"Lex..."
"Lo so..." ti annuso per un altro secondo e poi vado a finire di sgomberare il salotto.
Finalmente dopo aver mangiato qualcosa al volo siamo pronte per trasferirci definitivamente. Afferro le ultime borse, mentre tu hai in mano un quadro che ti ritrae. Sei incantevole anche disegnata. Afferri le chiavi e esci nel portico. Vedo la tua mano tremare appena sulla maniglia. Sospiri rumorosamente. Chiudi gli occhi e dopo ancora qualche altro sospiro chiudi la porta. E con questa anche una parte della tua vita.

Io e te, per sempre...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora