Karma Akabane

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Richiesta da: Vickyorly2008

Scusa il ritardo, ho fatto appena ho potuto, spero ti piaccia!❤

Un altro tentativo, andato in fumo come tutti i precedenti. A questo punto pensava non potesse andare peggio, viste tutte le prove attuate da lei e i suoi compagni di classe. A quanto pare si sbagliava, e pure di grosso.

Ovviamente quando entrò nella sezione E (meglio conosciuta come end) credeva solo di dover recuperare voti, lavorare sodo e tornare nella sua sezione.

E così fece per un periodo. Un periodo fottutamente lungo, in realtà. Quasi si stufava: dopotutto era la ragazza più brava della sezione E, quindi perché non farla tornare nel maggiore istituto?

La risposta? Non esisteva. Niente di strano. Tutto fin troppo normale. Non ne poteva più.

Stava cercando addirittura di farsi espellere, negli ultimi tempi. Che poi, come biasimarla? Non succedeva mai niente di entusiasmante, in quella sperduta sezione fuori dal mondo. Alcuni giorni si ritrovò pure a non voler camminare fino alla classe, vista la lontananza dalla sede principale.

Poi accadde qualcosa di inimmaginabile. Anzi, di assolutamente pazzesco. No, davvero, chi mai penserebbe di ritrovarsi una specie di polpo giallo e tentacoloso al posto del solito sensei?

Oltretutto questo fottuto polpo giallo aveva anche fatto esplodere il 70% della luna, e in più si muoveva a match 20, cioè venti volte più veloce della luce. Ma fossero finiti qui i guai. No, assolutamente no. Il vero problema era che gli alunni dovevano ucciderlo. Dovevano uccidere il loro sensei seguendo le lezioni, prima di marzo, o avrebbe fatto esplodere anche la terra.

Come se non bastasse, ormai tutti credevano nella (c/c), visto che non aveva stentato a credere in questa assurdità ed era riuscita già al primo giorno a ferire un tentacolo del "polpo bastardo", come le piaceva chiamarlo. Infatti (t/n) non aveva alcuna intenzione di chiamarlo sensei, visti i danni da lui provocati.

E fino a qui sarebbe già una cosa assolutamente fuori dal comune, se non ci aggiungiamo che la ragazza aveva un compagno di classe che le faceva concorrenza al ruolo di assassina.

Di chi stiamo parlando? Di Karma Akabane, ovviamente. E chi altri, sennò?! Quel fantastico diavolo dai capelli color del sangue, che l'aveva fatta innamorare in pochi giorni, con quello stupendo sorriso che gli altri trovavano quasi inquietante, ma che a lei piaceva fin troppo.

Era riuscito in pochissimo tempo in un'impresa da (t/n) considerata impossibile, ovvero di fare breccia nel suo cuore. Purtroppo cuor non si comanda, e lei non aveva potuto fare altro che accettare questi strani sentimenti che tanto odiava, cercando di non farlo notare a nessuno, soprattutto al diretto interessato.

Purtroppo la ragazza aveva un migliore amico fin troppo perspicace, cosa che la infastidiva alquanto, ma non ci poteva fare nulla, purtroppo. Nagisa capì subito che le stava succedendo qualcosa, la conosceva troppo bene per lasciarsi scappare anche il più piccolo particolare sospetto nel suo comportamento.

Ovviamente la (c/c) non si aspettava nemmeno un minimo di comprensione da parte di Nagisa, dopotutto Karma era considerato quasi uno psicopatico dalla classe, quindi si ritrovò piacevolmente sorpresa quando lui la volle aiutare per far sciogliere il cuore del ragazzo tanto bramato.

Spiegata meglio la strana situazione della ragazza, direi che è arrivato il momento di spiegare il motivo di questa lunga e noiosa narrazione.

Era una giornata assolutamente orribile per tutta la classe, poiché non c'era il solito sole cociente che caratterizzava la sede della sezione E, ma una primaverile pioggerellina fine. Anzi, in realtà non proprio per tutta la classe, poiché (t/n) amava la pioggia, soprattutto nell'ultimo periodo: credeva che si adattasse perfettamente al suo stato d' animo, e non era nella parte del torto, visti tutti gli avvenimenti successi negli ultimi tempi, al posto dei suoi sentimenti infuriava una tempesta quasi insopportabile.

Arrivata a scuola si sedette al suo posto, che "casualmente" era vicino a quello di Karma. Dopotutto la ragazza aveva notato lo strano comportamento che lui teneva quando era con lei, ma non avrebbe mai immaginato che nonostante l'apparente cuore di ghiaccio anche lui potesse provare dei sentimenti per lei.

Spostò lo sguardo incontrando sulla porta due affilati occhi ambrati, proprio mentre l'astuccio le cadeva (come ogni mattina, ormai; sembrava quasi ci fosse una calamita sul pavimento e l'astuccio ne fosse particolarmente attratto). Dopo pochi secondi riuscì a distogliere lo sguardo dal ragazzo e si chinò per raccogliere la sua cancelleria.

Nel frattempo le si avvicinò Karma, che si sedette accanto alla ragazza.

-Come va, (t/n)-chan?- domandò lui.

-A meraviglia, finchè non sei arrivato tu- rispose sgarbatamente la ragazza, mentre pregava che non si sentissero i battiti del suo cuore troppo forti rispetto al normale.

-Eddai, tanto lo so che sei felice di vedermi tanto quanto lo sono io di vedere te...-

-Anche se fosse, di sicuro non verrei a dirlo a te, Karma. Saresti ancora più irritante del solito-

-Ok, ok, hai vinto tu, (t/n)-chan- disse avvicinandosi pericolosamente alla faccia della diretta interessata, che prese un colorito rossastro sulle guance.

-C-che stai facendo?- chiese lei con il volto sempre più arrossato.

-Smentisco la tua affermazione, (t/n)-chan- sussurrò lui, per poi congiungere delicatamente le labbra di lei con le sue.

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